#Canzone per il capitolo- "High" dei LightHouse Framily.
In Australia il cielo era lievemente coperto dalle nuvole.
Al "Kingsford Smith Sydney Airport" c'era un viavai di passeggerei con le loro valigie e Cameron,con Sharon,si spostava faticosamente.
Una volta fuori dall'aeroporto,trovò un uomo con un cartoncino,sul quale c'era scritto il suo cognome e quello della sua compagna.
La prima tappa era l'hotel e poi la cena con i produttori.
La saga doveva svolgersi in uno spazio aperto,quindi,era stata scelta la foresta pluviale del Daintree.
Cameron era esausto,avrebbe preferito gettarsi sul letto e dormire tutto il tempo.
«Come stai,amore?»gli chiese Sharon.
Odiava essere chiamato così,non amava le cose sdolcinate.
«Stanco».
«Non vedo l'ora di visitare Sydney e,soprattutto,di iniziare le riprese!».
Cameron annuì distrattamente,aveva la mente altrove:a Los Angeles,a quando, solo la sera prima,tra le sue braccia aveva l'unica persona che realmente aveva amato.
Si erano baciati,abbracciati,toccati dopo un tempo che sembrava un' eternità.
Sharon gli schioccò le dita davanti al viso costringendolo a voltarsi;la guardò malissimo.
«Ho detto,cosa ne pensi di questa nuova sfumatura di rosa?»gli domandò.
Ma come poteva mai interessargli?
«Io ti vedo sempre uguale»le rispose più annoiato di prima.
«E io ti vedo sempre più egoista!»strillò.
Cameron sbuffò sonoramente e cercò di non arrabbiarsi con Sharon,ignorandola.«Quindi,c'è scritto solo questo sul biglietto?» chiese ancora Alana.
«Lo ripeto un'ultima volta,c'è scritto: "Premetto che sto benissimo e che non dovete preoccuparvi per me. Penso di aver dimostrato che so cavarmela da sola. Non posso dirvi nulla,ma sappiate che vi amo e che tornerò,ora,ho bisogno di risolvere delle cose,vi voglio bene". Ecco,è tutto» spiegò Nash ormai sfinito.
Alana era su tutte le furie;Caroline era una pazza,ma non poteva abbandonarli così.
Sapeva che stare da soli in momenti di riflessione fosse fondamentale,ma perché non avvertire?
«E quindi che facciamo?».
«Nulla. Alana,davvero,non preoccuparti,penso stia bene».
Lei si andò a sedere sulle sue gambe e lo abbracciò. Nash la strinse forte,amava il profumo dei suoi capelli.
«Se mi dici che va tutto bene,allora ci credo»gli sorrise e lui fece lo stesso.Cameron si era finalmente sbarazzato di Sharon. Dopo aver finito di cenare,aveva finto di andare a dormire per poi uscirsene in segreto.
Era fermo al bar dell'albergo e stava ordinando un cocktail.Non intendeva ubriacarsi,ma voleva qualcosa per far sì che gli passasse almeno un po' il malumore.
Sorseggiava piano il suo drink,quando qualcuno si accomodò sullo sgabello affianco al suo.
Non si voltò,anche perché non voleva sembrare invadente,e anche perché non gli interessava.
«Cosa posso servirle?»chiese il barman,rivolgendosi alla persona appena arrivata.
«Della semplice acqua con ghiaccio andrà benissimo».
Il cocktail gli andò di traverso;tossì violentemente.
Dei leggeri colpetti sulla schiena lo fecero riprendere.
«Dimmi che non è l'alcol che mi fa immaginare che tu sia qui»chiese finalmente ripresosi,ma ancora senza avere abbastanza coraggio per voltarsi.
«Ricordi? Per dimenticare e avere allucinazioni forti dovresti provare della vodka».
Si voltò per poterla guardare negli occhi.
«Caroline,tu...sei....qui»sussurrò piano.
«Sì,e devo chiederti scusa. Ho capito solo poche ore fa quanto fossi stata una vigliacca. Ho corso,credimi ho fatto di tutto per raggiungere in tempo l'aeroporto...ma era troppo tardi».
Una lacrima le scese lenta lungo la guancia;Cameron gliel'asciugò immediatamente.
«Io temevo di averti perso per sempre,e per davvero. Ho temuto ogni secondo passato per arrivare fino a dove sono ora. Nella mia vita,ho dovuto cavarmela da sola,non so cosa sia giusto o cosa sia sbagliato,tranne per le cose ovvie. Con te è stato tutto nuovo. Ma te lo giuro,tu sei giusto,quello che provo è giusto,vero. Avevamo paura di ferirci,e tutt'ora sono terrorizzata all'idea di poterti far soffrire ancora,ma ho capito che stare distanti è peggio. Sei tu,sei sempre stato solo tu,e non voglio perderti».
La voce le tremava,e cercò di resistere all'impulso di saltargli addosso e abbracciarlo così forte da stritolarlo.
«Lo sai una cosa? Sono stanco,stanco di parlare. Io ti voglio vivere Caroline! Sei l'amore della mia vita,non mi interessa di nient'altro. Lascio tutto,andiamo via,lontano. Solo io e te».
Era tutto quello che voleva sentirsi dire. Caroline si alzò dallo sgabello con un sorriso a trentadue denti e si avventò contro Cameron,per abbracciarlo forte come aveva desiderato fare da tanto tempo.
Alle lacrime si unirono sorrisi e risate.
«Temevo mi avresti urlato contro e dato un calcio in c...».
Cameron le tappò la bocca,erano ancora nel bar dell'albergo davanti al barista,anch'egli commosso e divertito allo stesso tempo.
«Mi è passato per la mente,lo ammetto»scherzò lui.
Poi la prese per mano e insieme,finalmente,si diressero nella sua camera.
«accomodati»le disse,mentre prendeva delle aranciate dal mini bar.
Caroline si sedette sul letto,e gli prese l'aranciata da mano.
«Sai ho finito di incidere con Taylor,la canzone si chiama "I can't lose you now". Shawn l'ha data ad Harold»gli disse.
«Quella canzone...lo aiutai io a scriverla! Disse che ne avrebbe fatto buon uso e che avrebbe giovato anche me. Ora capisco cosa intendeva. È un grande amico». Cameron era sorpreso.
«È bellissima»confermò Caroline.
«È bellissima perché l'ho dedicata a te».
Caroline gli sorrise. Lui rendeva sempre ogni instante unico.
«dove alloggi?»le domandò.
«Da nessuna parte,ehm,sono partita e basta»gli spiegò.
Lui la guardò divertito.
«Cos'intendi?».
«Penserai sia pazza,ma ormai credo che tu già abbia quest'opinione di me. In ogni caso,all'inizio,dopo che non ti avevo raggiunto in tempo, mi ero rassegnata,poi non so come mi sono ritrovata a fissare la porta,e speravo che tu l'attraversassi e mi abbracciassi,ovviamente era impossibile,così ero arrabbiata con me stessa per verti lasciato andare via e sono uscita,sono andata all'aeroporto e ho preso il primo volo disponibile. Quello che mi vedi addosso è tutto ciò che ho con me».
Cameron pensò a quanto fosse incredibile,era partita,non si era creata problemi e tutto questo solo per raggiungerlo.
Era per questo che l'amava,perché lei non si faceva scrupoli,mai,neppure una volta,se lui aveva bisogno di lei.
«Ti amo,Caroline»le disse all'improvviso,avvicinandosi al suo viso e prendendole delicatamente il volto,l'attirò a se' e la baciò.
«Ti amo,Cameron».
Lui la fece distendere sul letto e le si adagiò sopra.
I baci diventavano sempre più intensi.
Le sfilò delicatamente la maglia bianca,e così fece con i suoi pantaloncini.
Il cuore di Caroline batteva fortissimo,non era mai stata con nessun ragazzo,ma ora si sentiva pronta.
Si fece coraggio e gli sbottonò la camicia,e i jeans.
Ansimavano entrambi,perché tra un bacio e un altro non si davano il tempo di riprendere fiato.
«Po...posso?»le chiese vicino l'orecchio.
Caroline annuì e gli sorrise,quella domanda suonava tenera detta in quel momento,le aveva chiesto il permesso;aveva le guance di fuoco.
Le sganciò con un po' di fatica il reggiseno,e quello che ne venne dopo fu solo amore.
I loro corpi erano un tutt'uno,ma nulla di perverso,malsano,solo due ragazzi che si amavano,due ragazzi che avevano sofferto la mancanza dell'altro.
Quella notte non l'avrebbero dimenticata mai più.
Si svegliarono insieme alle prime luci dell'alba,nessuno dei due parlava.
I ricordi nitidi della sera precedente erano ancora impressi nei loro sguardi.
Erano abbracciati,e si fissavano imbarazzati.
«Dove vuoi andare?»le chiese Cameron dolcemente.
«ovunque ci sia anche tu»gli rispose dandogli un bacio sulla guancia.
«Mmm,Brasile?»le propose.
«Sì,voglio andarci!».
Caroline era entusiasta,non vedeva l'ora.
«Allora vestiamoci,prima che si accorgano della mia assenza voglio già essere in volo per il Brasile!»le disse Cameron.
Si vestirono;lui prese l valigia e si diressero all'eroporto.
Fortunatamente c'era un volo diretto per la loro meta.
«Allora sei pronta?».
«Sì,vorrei chiamare solo un attimo Nash».
Cameron annuì,anche lui voleva parlare con il suo migliore amico,e sapeva quanto la sua ragazza ci tenesse a fargli sapere che stavano entrambi benissimo!
Nash rispose immediatamente.
"«Caroline,tutto bene?»".
Era così bello sentire la sua voce,aveva sempre quel tono che esprimeva calore fraterno.
"«Nash,scusami,ma sto bene. Ora sto con Cameron,stiamo partendo per il Brasile»"gli disse tutto d'un fiato.
"«Lo sapevo! Sono felicissimo! Mi mancate ragazzi,quando tornerete?»".
"«Presto. Ora vado ,l'aereo sta per partire. Sei il mio più grande orgoglio,anche Alana,salutamela e dille che la ringrazio. A presto Nashy!»".
"«Salutami quello stronzo di Cameron. Vi amo ragazzi,siete la mia famiglia. A presto»".
Cameron la prese per mano e insieme entrarono in aereo. Avevano entrambi un enorme sorriso stampato sul viso.Nel West Hollywood,a casa di Cameron e Nash,si erano riuniti tutti.
Stavano dando una grande festa.
Alana ballava con Nash.
Matthew aveva finalmente trovato una ragazza,Lorena.
Carter e i Jack,si divertivano a dare fastidio a Mahogany e Shawn.
Christine e Logan giocavano con la piccola Caroline.
Anche Harold era stato invitato,e dava consigli di moda ad Aaron Carpenter.
Sharon era tornata a Los Angeles,dopo la delusione di essersi svegliata e non aver trovato Cameron,e aveva incontrato Nash per dirgli che partiva per l'Italia,e da allora era sparita.
«Facciamo un brindisi!»urlò Nash,facendo avvicinare tutti.
«Voglio brindare a noi,a quello che abbiamo creato insieme. Siete stati grandissimi! Sono orgoglioso di potervi chiamare amici. Un brindisi a noi,a Dorotha e a Caroline e Cameron! Cin-cin!».
«Cin-cin!» dissero in coro.
Era quello che volevano tutti,essere felici,scherzare,fare quello che avevano sempre fatto,divertirsi incondizionatamente,insieme,per sempre.«Dove stiamo andando?».
Erano arrivati in Brasile da ormai due giorni.
Avevano visitato Rio ed erano stati al mare.
Cameron quella mattina aveva detto che c'era una sorpresa,così l'aveva bendata,affinché non vedesse nulla.
Ora,Caroline,sentiva un venticello fresco che le avvolgeva il corpo,un profumo di erba fresca e terra.
«Siamo arrivati.Togli la benda. Comunque sei proprio impaziente!».
Caroline rise,e slegò la fascia che aveva davanti agli occhi.
Quando la vista si abituò alla luce,scorse che si trovava su una montagna,davanti a lei c'era uno strapiombo;indietreggiò.
«Ti sei stancato di stare con me e vuoi uccidermi?»scherzò.
«Mi piacerebbe,ma non ne ho avuto ancora abbastanza della tua presenza»le disse.
Si avvicinò un uomo con un paracadute in mano.
Caroline aveva una mezza idea su quello che ne sarebbe venuto fuori dopo.
«Signorina,pronta a lanciarti nel vuoto?»le chiese l'uomo sorridendo in modo inquietante.
Lei guardò spaventata Cameron che le fece l'occhiolino.
«Non tanto...».
«Verrò anch'io con te,è per due»cercò di rassicurarla Cameron.
«Va bene,mi fido».
L'uomo si avvicinò e mise l'imbracatura a entrambi. Strinse bene ogni cintura,e si assicurò che fosse tutto perfetto.
«Cameron sa cosa fare,io posso anche andarmene. È stato un piacere signorina,arrivederci».
Lo salutarono con un cenno della mano.
Guardò il suo ragazzo negli occhi,gli occhi più belli che avesse mai visto.
Gli diede un bacio sulle labbra.
Lui le strinse un braccio attorno alle spalle.
«Allora,Caroline,VOLI ALTO CON ME?» le chiese.
«Volerò con te sempre,e da oggi in poi saliremo solo in alto».
Con un gesto veloce si gettarono nel precipizio,ma con la consapevolezza che non sarebbero mai caduti,perché insieme potevano solo arrivare dove il sole era più splendente. Infondo lo avevano sempre saputo,erano sempre stati solo loro due,Caroline e Cameron.#SPAZIO AUTRICE.
E siamo arrivati all'ultimo capitolo. Sto piangendo,perché per me è difficile credere che sia finita. Voglio ringraziare mia sorella e la mia amica Maddalena che hanno sempre avuto un buon consiglio e mi hanno aiutata quando ne avevo bisogno.
E voglio ringraziare voi,voi tutti per esserci stai sempre,per aver creduto in me e in questa storia!
Grazie per aver creduto in Caroline,Cameron ,Nash e tutti gli altri personaggi.
Un grazie anche a @dallasaddiction per una foto fantastica che mi ha inviato e che potrete trovare sulla pagina instagram VOLIALTOCONME.
Questa storia,la immaginai un anno fa,sapete i soliti filmini mentali che si fanno la notte quando non si riesce a dormire ,ma poi ha preso vita ed è diventata importante,una parte di me.
Grazie ancora,a tutti.
-Ila.
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Voli alto con me?
FanfictionCaroline vive con sua zia a New York. La città,nonostante la sua grandezza, le sembra una prigione. Un giorno,qualcuno le farà aprire gli occhi e lei prenderà una decisione che la catapulterà in una nuova vita. E si sa,i viaggi portano inevitabilm...