A MALINCUORE TE LO PROMETTO

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Sapete quando ci si sveglia dopo essersi addormentati con un forte mal di testa? Riposati,rilassati,come se con quel sonno aveste risolto tutti i vostri problemi. Caroline con quel bacio aveva colmato tutte le voragini che aveva nel cuore.
Quando Cameron la guardava o le sfiorava la guancia,ogni dolore,ogni ricordo brutto spariva.
Dopo il bacio,entrambi restarono seduti in silenzio l'uno accanto all'altro,mano nella mano.
Poco dopo,circa un'ora,il jet arrivò nel North Carolina. Precisamente atterrarono nel " Douglas International airport" a Charlotte. Raccolsero le loro valigie e salirono su un "Van" nero.
«La famiglia di Nash è molto simpatica,soprattutto la sorellina!Non stare in ansia» le disse Cameron.
«Oh,ma non sono in ansia...solo che l'aereo mi ha un po' frastornata».
«L'aereo o il bacio?» le sorrise malizioso.
«Ah-Ah,comunque è stato l'aereo. Il bacio non mi ha fatto nessun effetto»gli fece l'occhiolino.
«Davvero? Allora non preoccuparti troverò qualche amica di Nash che non avrà problemi a baciarmi»
«Tu provaci,e io ti ammazzo!».
Cameron le si avvicinò e le stampò un leggero bacio sulle labbra.
«Non ti allontanare da me stasera,siamo stati lontani già troppo».
Caroline arrossì,non era ancora abituata alla situazione che si era appena creata. Annuì,gli poggiò la testa sul petto,e lui la cinse tra le braccia.
La macchina si fermò davanti ad una grande villa. Cameron aprì la portiera e le fece segno di scendere. C'era un sentiero in asfalto,che divideva il giardino all'ingresso in due,e che le permetteva di camminare bene sui tacchi alti. Cameron la stringeva sotto il braccio. Bussarono e li aprì un ragazzo più grande di loro.Era alto,muscoloso e con capelli scuri.
«Ehi Will!» lo salutò Cameron,abbracciandolo e dandogli una pacca sulla spalla.
«Cam,tutto bene? Ah,piacere sono Will,il fratello di Nash» disse rivolgendosi a Caroline.
«Piacere Cassandra» gli strinse la mano e gli sorrise. Li accompagnò in un grandissimo salone,sui divani c'erano: Nash,un altro ragazzo,una bambina e una donna che quando la vide si alzò e le corse vicino.
«Tesoro,ciao! Tu devi essere Cassandra,giusto? Piacere Elizabet,sono la mamma di Nash»
«Salve signora,il piacere è tutto mio».
Quella donna era davvero bella,Nash le somigliava.
«anch'io voglio mettermi i tacchi» si lamentò la bambina,che aveva seguito Elizabeth.
«Tu devi essere Skylynn,la sorellina di Nash» le disse Caroline,ricordandosi di quando Nash le parlò della sua famiglia.
«Sì. Tu sei la fidanzata di Nashy?» le chiese guardando Caroline con aria di sfida.
«No,siamo solo amici. È tutto tuo».
Skylynn soddisfatta della risposta le sorrise e la fece girare in tondo,cosa che fece perdere l'equilibrio a Caroline,ma per fortuna Cameron che le era ancora accanto la mantenne.
«Sky! La stavi per far cadere! » la sgridò un ragazzo un po' più piccolo che doveva essere Hayes.
«Ciao,sono Hayes»
«Cassandra».
Nash si avvicinò e l'abbracciò.
«Mi sei mancata un sacco Andra»
«Anche tu,tantissimo».
Era come un fratello,e le era mancato tanto. Skylynn si unì all'abbraccio. Era una piccola peste,però era troppo carina.
Ci fu una specie di interrogatorio,che Caroline tentò in tutti i modi di sviare. Elizabeth aveva accennato un paio di volte al fatto che già l'avesse vista da qualche parte,ma che c'erano dei particolari diversi.
Cameron le fu accanto tutto il tempo e ogni tanto le stringeva la mano,le accarezzava il viso o le dava un bacio sulla guancia. Tutto questo con il disappunto evidente sul viso di Nash. Caroline già si aspettava un interrogatorio ancora peggiore da lui appena ne avesse avuto l'occasione.
«Oh,sono le nove! Muoviamoci andiamo tutti alle macchine che dobbiamo arrivare al locale»si lamentò Elizabeth,correndo verso l'uscita seguita da tutti gli altri.
«Cameron va con mia mamma,Andra tu vieni con me»disse Nash.
Cameron annuì e andò con Elizabeth.
Caroline salì in auto seguita da Nash. Partirono.
«Com'è andato il viaggio?» le chiese.
«bene»
«solo bene? sei sicura?»
«Nash non girarci intorno,dimmi cosa vuoi sapere».
Fermò l'auto in un parcheggio,e si voltò a guardarla.
«Cameron era fin troppo affettuoso,e a te non dispiaceva».
Caroline si mise le mani sul viso e rise.
Rise perché era stanca di dover stare attenta ad ogni minima sua azione.
«Nash basta,ok? Sono stanca,non ce la faccio più! Vuoi la verità? Quella che in realtà già conosci?Sono innamorata di Cameron e lui mi ricambia,ci siamo baciati».
A quest'affermazione Nash spalancò gli occhi e diede un pugno sul volante.
«Siete due deficienti! Lui sta con Sharon,quella ragazza lo ama. Non potete stare insieme,ti rovinerai la carriera e poi nel caso vi doveste lasciare chi dovrà abbandonare la casa? Non ci pensate alle conseguenze?!» le urlò adirato.
«Me ne andrei io! E per quanto riguarda le persone,non ci vedrebbe nessuno!»
«Cassandra lasciamo stare,andiamo alla festa e ne parleremo dopo» le disse Nash,rimettendo in moto.
«No! Non ne parleremo dopo,decido io cosa fare della mia vita,e ora smettila Nash,mi stai stufando!» gli rispose indignata.
Non le rispose e guidò fino ad una villa,dove c'erano tante persone.
Scesero e gli si avvicinò Cameron.
«Ma che vi è successo?» chiese.
«niente!» risposero in coro,con tono nervoso.
Nash li lasciò soli e loro entrano dentro la villa. C'era un grande buffet, già affollato dagli invitati.
«Andra cos'è successo?» le richiese Cam.
«Nash ha capito che era successo qualcosa,me l'ha chiesto e io gliel'ho detto»disse prendendo un bicchiere di vino.
«Dovrà acettarlo,e appena torneremo lo dirò anche a Sharon»Cameron l'avvicinò a se' e le diede un bacio sulla nuca.
Era così bello averlo accanto,il suo profumo,le sue labbra sulla pelle,erano una sicurezza che a Caroline mancava da tanto tempo.
Le vibrò il cellulare,lo prese e lesse un messaggio. Era Abigail.
-Caroline,ci sono dei problemi! Una settimana fa misero di cercarti,ma ieri è stato trovato un video di te il giorno della tua scomparsa che prendi un treno,e una signora ha testimoniato di averti anche vista. Ho paura per te,mi manchi Carol. È stata una pazzia troppo grande quella che hai fatto. Non so per quanto reggerò,mi stanno pressando. Ti verrò a trovare al più presto,almeno starò lontana dai poliziotti. Mi farò sentire presto. Abigail-.
A Caroline quasi cadde il cellulare a terra. Solo un altro mese e sarebbe diventata maggiorenne,ce la poteva fare.
Le vibrò di nuovo il cellulare. Christine.
-Andra,ho litigato con Logan. Gli ho detto del bambino,ma ho detto che non è suo. Ho bisogno di te torna presto-.
Ci mancava solo questa! Aveva aiutato Christine in quest'ultimo periodo nelle varie ecografie,avevano legato molto. Era una brava ragazza.
-Torno tra due giorni Chris,ci sono io con te non aver paura!
«Ehi Cassandra,torni sul pianeta terra?» le domandò Cameron.
«Scusami! Cam,vado a prendere un po' d'aria fresca»
«Vuoi che ti faccia compagnia?»era preoccupato,e in quel momento era la persona più tenera che Caroline avesse mai visto.
«No grazie,ci metto un attimo».
Uscì fuori ad un terrazzo,fece un bel respiro profondo. Isabelle le aveva insegnato che per calmarsi bisognava fare un profondo respiro. Funzionava sempre.
«Caroline?» domandò una voce familiare.
A Caroline si fermò il cuore,si voltò.
Non ci poteva credere.
Jason. L'amico che le aveva detto "Hai mai pensato di scappare? Lontana da tutto questo?" .
«Jason...cos...cosa ci fai qui?»la sua voce era debole. Lui corse ad abbracciarla,la strinse forte. Si conoscevano fin da bambini,avevano frequentato insieme tutte le scuole.
«Pensavo ti avessero rapita,o addirittura uccisa!». Il ragazzo stava piangendo,e anche a Caroline le guance si bagnarono di lacrime.La strinse più forte.
«Jason,promettimi che non lo dirai a nessuno. Non posso tornare a New York,non da zia Jenna. Me lo prometti?» gli chiese con il cuore che tra un po' si spezzava.
Lui si allontanò,la guardò fisso negli occhi.
«Stanno tutti male Hastins,perfino tua zia».
«Ti prego Jason,non rendere le cose più difficili,me lo prometti?» gli chiese ancora.
«Caroline,ti conosco da quando eri piccola,sei come una sorella. Ci siamo ubriacati per la prima volta isieme,mi hai coperto in tutte le mie scappatelle,mi hai aiutato sempre e io aiuterò te,perché se l'hai fatto un motivo ci sarà. Per me l'importante è che tu stia bene. A malincuore te lo prometto». Le sfoggiò uno dei sorrisi che solo Jason Locks sapeva fare,ai quali le ragazze svenivano ogni volta. Caroline sapeva di potersi fidare di lui,avevano condiviso insieme le migliori avventure a New York con anche Abigail. Per fortuna ora c'era anche Jason con lei.

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