CAPITOLO SPECIALE

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Pioveva,il cielo era coperto da un manto scuro che minacciava di continuare per almeno altre quattro o anche cinque ore.
Un ragazzo,dai capelli scuri e gli occhi di un azzurro splendente,imprecava sotto voce per aver dimenticato l'ombrello,e correva verso la sua nuova auto;acquistata dopo il successo del suo primo film.
Erano passati cinque anni da quel momento.
Salì in macchina e un brivido gli scosse il corpo,allungò la mano per accendere l'aria condizionata;finalmente un po' di calore.
Si strinse ancora una volta nel cappotto fradicio e accese l'auto.
La sua migliore amica lo aspettava. Caroline,una ragazza che aveva sconvolto la sua vita e quella del suo migliore amico,Cameron.
Nash sorrise al ricordo di quella pazza ragazzina di diciassette anni,con la testa fra le nuvole, seduta su quella panchina di fronte il "The Grove",un centro commerciale tra Beverly Hills e il West Hollywood.
Fermò la macchina nel parcheggio sotto casa loro a North la Brea. Prese il vecchio ascensore ,dove per arrivare all'attico bisognava inserire una chiave. Le porte si aprirono sull'ampio soggiorno con il divano in pelle nera e il televisore 50 pollici. Quante cose avevano vissuto in quella casa,quante emozioni e quante ancora ne avrebbero passate. C'era un ottimo profumo di cannella nell'aria. Caroline ci teneva a far sì che la casa fosse in ordine e che profumasse sempre di buono.
«Nash,sei tu?».
La voce melodiosa della ragazza risuonò nell'appartamento e una figura alta e piena di energie fece irruzione nella stanza. Quando vide il suo carissimo amico,le spuntò un enorme sorriso sulle labbra e si precipitò ad abbracciarlo.
Nash l'aspettò a braccia aperte e la strinse forte a se'.
«Mi sei mancata tantissimo!».
Caroline ormai era quasi sempre via per lavoro,la sua carriera aveva spiccato il volo dopo la canzone rilasciata con Taylor Swift e da allora non si era mai fermata. Era tornata poche ore prima da un viaggio a Tokyo che l'aveva trattenuta quasi un mese.
Si allontanarono e si fissarono ancora negli occhi,come per garantirsi che non era un sogno.
I due ragazzi si amavano come fratelli e non c'era un momento in cui non si sentissero,il bene che provavano l'uno per l'altro non era mai cambiato,nemmeno per un attimo.
«Come stai?»gli chiese accarezzandogli il viso.
«Bene,sto decisamente meglio».
Nash sapeva a cosa si riferisse l'amica,tre mesi prima aveva rotto con Alana,e ancora gli faceva male ma piano piano il dolore si stava affievolendo. Era stato con Alana per quattro anni e mezzo circa,ma le loro strade si erano divise in seguito al tradimento della ragazza.
«Davvero? Lo sai che non devi mentirmi,sei il mio ometto,non voglio che tu stia male».
Nash rise,adorava sentirla parlare come una mamma o una sorella preoccupata,lo faceva sentire sempre come a casa.
«Non sto mentendo. Mi manca,quando ci ripenso,ma sta passando»e vedendo il viso ancora preoccupato dell'amica aggiunse:«lo giuro!». Lei gli riservò uno dei sorrisi più rassicuranti che possedeva e gli prese la mano.
«Dai andiamo di là,ho preparato una torta».
Entrarono nella cucina,rimodernata perché due anni prima Matthew Espinosa le aveva dato per sbaglio fuoco,e sul tavolo c'era una torta al cioccolato,o almeno Nash sperava fosse al cioccolato e non solo annerita dalle bruciature.
«Non fare quella faccia! Sono migliorata nel cucinare i dolci!» si lamentò Caroline dirigendosi verso un cassetto dove prese un coltello per affettare quella sottospecie di torta.
Tagliò una fetta e disse:«Sarà buonissima,guarda»,si portò un pezzetto alla bocca e all'istante avvertì dei conati di vomito.
Nash rise di gusto.
«Ok,non la mangiare potresti morire avvelenato. Vado un attimo a ripulirmi la bocca».
«Grazie per esserti sacrificata per me,non lo dimenticherò»le rispose scherzando. Caroline lo fulminò con lo sguardo,gli fece la linguaccia e poi corse verso il bagno.
Nash si sedette su una sedia e si versò un po' di succo d'ananas che lei aveva preparato accanto alla torta.
In quel momento sentì risuonare il familiare "din" dell'ascensore,e Cameron fece il suo ingresso nella cucina. Aveva le guance arrossate per il freddo e tremava come una foglia.
«Caroline?»domandò impaziente,cercandola con lo sguardo.
Anche lui non vedeva la ragazza da un mese e ora non ce la faceva più ad aspettare. Non aveva mai potuto raggiungerla perché anche lui sempre troppo impegnato con la campagna pubblicitaria del suo nuovo film,che lo vedeva come protagonista principale.
«Ha fatto questa cosa»disse indicando la torta bruciata«e ora è in bagno a sciacquarsi la bocca».
Cameron non poté che ridere,era tipico di Caroline fare mille pasticci,uno di fila all'altro. Era anche per questo che l'amava,era un completo disastro,lo faceva ridere sempre,in ogni momento.
«Che hai deciso per quel fatto?».
Cameron si ricompose e guardò con aria interrogativa l'amico.
«Sei proprio ottuso,quando vuoi fare quel fatto?» richiese Nash,evidenziando la parola "fatto".
«Ahh,ehm...non ho ancora deciso».
«Non hai ancora deciso cosa?»chiese una voce alle sue spalle. Si voltò e vide finalmente la sua ragazza dopo un mese,la prese in braccio e le baciò ogni angolo del viso.
«Mi sei mancata! Te lo giuro non ce la facevo più».
Caroline gli prese il viso tra le mani e lo guardò con occhi pieni d'amore e di gioia. Era questo l'effetto che le faceva sempre,quando le parlava,la guardava e le sorrideva,il suo cuore si ingrandiva e batteva il doppio. Poteva bastare il suo per far vivere l'intera popolazione.
Il mese passato a Tokyo fu abbastanza stressante,e aveva aspettato questo momento con così tanta ansia!
«Non immagini neanche quanto tu sia mancato a me!».
Dopo cinque anni erano ancora lì,dopo cinque anni erano ancora insieme.
«Domani c'è il compleanno della piccola Caroline»annunciò Nash entusiasta.
«Oh,è vero! Christine e Logan speravano tornassi in tempo»Cameron si allontanò da Caroline e si versò un po' di succo«cosa vogliamo regalarle?».
Caroline impazzì di gioia! Aveva assistito Christine durante tutto il periodo della sua gravidanza e ora quella piccola peste aveva quasi cinque anni! Caroline Junior aveva preso tutto dal padre,aveva due occhi blu enormi e i capelli erano nero corvino.Era bellissima.
«Vorrei prenderle un giocattolo,mi accompagni Cam?».
«Certo,andiamo. Nash vieni con noi?»chiese all'amico che se ne stava con il viso basso seduto sulla sedia.
Sia Caroline che Cameron odiavano vederlo così,ridotto ad uno straccio per colpa della rottura con Alana.
«Ehi Nash,basta,passa avanti. Non ti meritava,tu sei la persona migliore sulla faccia della terra. Alana non ha capito cosa ha perso». Caroline si era inginocchiata davanti a lui e gli aveva poggiato una mano sulla spalla.
Gli occhi del ragazzo erano lucidi e a lei si spezzò il cuore.
«Carol,va tutto bene. Andate voi,vi aspetto qui».
Cameron prese Caroline e diede una pacca sulla spalla all'amico.
« Pensa alla cosa positiva,ho spaccato la faccia per bene a quel bastardo»gli ricordò Cameron facendo ridere Nash.
Caroline rise al ricordo,anche se era tutto tranne che divertente. Cameron dopo aver saputo chi fosse il ragazzo lo aveva raggiunto dove lavorava e gliene aveva date di santa ragione.
«Ok,allora noi andiamo. Se cambi idea chiamaci»si raccomandò Caroline dandogli un bacio sulla guancia.

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