Il suo nome le rimbalzava in testa come un martello pneumatico,Dorotha era lì difronte a Caroline con un viso cereo,proprio come se avesse visto un fantasma.
«Ieri,mi sembrava di averti già vista da qualche parte,però pensai che fossi già stata qui e che quindi era normale che ti avessi già presente. Ora è stato come un apparizione,ragazzina devo avvertire la polizia!» disse furibonda.
Per fortuna non c'era nessuno nel pub in quel momento.
«NO!» urlò Caroline «Dorotha non lo fare,ti prego! Tu non sai perché sono dovuta fuggire...lascia che ti spieghi.» la supplicò Caroline,avvicinandosi a Dorotha,che aveva preso il telefono,e posandole una mano sul braccio. Doveva apparire disperata agli occhi della donna perché Dorotha posò il telefono. «ti do solo il tempo di spiegarmi perché hai fatto questa pazzia». Caroline si sentì un po' offesa, come poteva permettersi una persona,che non sapeva quello che aveva dovuto passare ,rovinare tutto. «Ok...ora ti spiego tutto;sono scappata perché mia zia è una bestia,mi ha sempre tratta malissimo,anche da piccola dovevo vedermela da sola,a solo sei anni...»iniziò Caroline ,ma poi si disse che non doveva spiegazioni «Dorotha io non ti devo convincere di nulla,non mi importa! Chiama! mandami da mia zia,io scapperò di nuovo!» prese lo zaino che aveva posato sul bancone e fece per andarsene.
«Caroline! Aspetta! » le urlò Dorotha, raggiungendola «non chiamerò tua zia,mi dispiace...hai ragione non tocca a me,ma perché a quei due ragazzi non hai detto la verità?».
«perché ho paura Dorotha,cambiare identità e tutto...all'inizio pensavo fosse una follia ma da quando da "Caroline Hastins" sono diventata "Cassandra Doyle" è andato tutto meglio. Semplicemente non sanno il mio vero nome,ma questa sono io. Ho mentito solo su una piccola parte,appena sarò maggiorenne gli rivelerò tutto,è una promessa» disse Caroline,stanca. Dorotha si avvicinò e l'abbracciò «conta su di me bambina,per qualunque cosa!» Caroline le sorrise e si avviò verso l'uscita. Si voltò per guardare Dorotha che la fissava con compassione per poi voltarsi,di nuovo, e dirigersi verso casa.Ci impiegò mezz'ora a piedi ,primo perché era stanca,secondo perché si era imbrogliata un paio di volte.
Finalmente trovò il palazzo,si diresse verso l'ascensore e digitò "privato",inserì la chiave e questo prese a salire. Quando l'ascensore si riaprì,la casa era illuminata,Caroline controllò l'orologio e vide che erano appena le cinque e quarantadue,non potevano essere già tornati.
«Andra?» si affacciò Nash dalla porta che conduceva in cucina «pensavamo di trovarti in casa e invece non c'eri,devi ancora darci il tuo numero,vieni ti presento degli amici!» disse Nash ,abbracciandola e scortandola in cucina.
Quando entrò trovò: Cameron,una ragazza dai ricci capelli rossi e un ragazzo con i capelli biondi.
«Ciao,piacere Cassandra» disse Caroline ,sorridendo.
Il biondino si alzò e le strinse la mano «Piacere mio! Mi chiamo matthew,ma chiamami Matt»
La ragazza dai capelli rossi invece si limitò a squadrare Caroline dalla testa ai piedi e poi sbuffare. «da dove hai detto che viene?» chiese rivolta a Nash.
«io non ho detto proprio niente» rispose Nash,con aria turbata.
«vengo da Miami,visto che ti interessa» disse Caroline,dicendo la prima città che le fosse venuta in mente.
«andiamo ragazzi,mi ricorda più una principessa di Manhattan che una di Miami» fissando Caroline,con puro disprezzo.
«Mahogany smettila» le disse Cameron,con uno sguardo gelido.
«Una principessa di Manhattan...tacchi a spillo,se mi si rompe un unghia muoio,capelli sempre perfetti...no direi proprio che non sono una di loro,ma grazie per il complimento» rispose Caroline,guardandola con aria di sfida.
Mahogany le sorrise «ora mi stai decisamente più simpatica».
«Lasciala perdere fa sempre così,più che altro le da fastidio il fatto che tu a differenza sua abiti con Nash e lo potrai vedere tutti i giorni» rise Matt ,lanciando una gomma addosso a Mahogany.
«ma che cazzo dici? Smettila,io me ne vado.» ora il viso della ragazza era dello stesso colore dei capelli. Caroline la guardò passarle accanto senza degnare nessuno di un saluto,dopo di ché Caroline si andò a sedere al suo posto.
«Wow! È sempre emozionante trovarsi in mezzo a questioni amorose» disse guardando Nash che scuoteva la testa e rideva con Cameron e Matthew.Dopo aver scherzato per tutta la sera e dopo che Caroline aveva sviato il discorso sulla sua vita precedente,Matthew si alzò dal divano dicendo : "«vado o dovrò restare e dormire con Cassandra,visto che non avete altre camere»". Cameron si era alzato e l'aveva sollevato di peso fino all'ascensore "« ti piacerebbe!»" gli rispose,e tutti risero. Salutarono Matt,e tornarono sul divano.
«Io vado a dormire,a domani» disse Nash,dando la mano a Cameron e abbracciando Caroline.
«'Notte» avevano detto in coro.
Nash era andato via e tra Cameron e Caroline era sceso un silenzio imbarazzante.
Caroline si trovò a fissare i lineamenti marcati di Cameron,i capelli all'insù,il modo in cui irrigidiva il mento quando era teso,ma perché era teso? Il modo in cui aggrottava le sopracciglia. E poi se lo ritrovò a fissarla,con quello sguardo dolce e profondo allo stesso tempo.
«cosa c'è?» chiese Cameron.
«oh...nulla» si affrettò a rispondere Caroline.
«accompagnami fuori» disse Cameron,e le porse la mano. Andarono fuori al balcone e l'aria fredda colpì all'istante il viso di Caroline che rabbrividì,si voltò verso Cameron e lo vide prendere un pacchetto di sigarette dalla tasca.
«fumi?» domandò,anche se pensò fosse una domanda banale.
«sì,però non lo sa nessuno. A parte te,adesso» le rispose.
«E perché?» chiese,ancora,Caroline.
«perché non posso...è per la mia immagine,quella del ragazzo perfetto che devo mantenere,non è facile stare in questo mondo. Quando entri,diventi di loro proprietà,marketing o roba del genere. Una mossa sbagliata e sei fuori,capisci cosa intendo? È come una prigione del cazzo» concluse buttando la sigaretta appena accesa in un impeto di rabbia.
A Caroline ricordò se stessa una settima prima,quando aveva deciso di scappare,le stesse parole.
«a me sembravi felice,con le tue fans e tutto il resto».
«e lo sono,davvero,ma è tutto il resto che mi frega. Vorrei avere maggiore libertà,sapevo cosa avrebbe comportato diventare famoso,e va bene perché è stata una mia decisione,ma ora non è come prima.» Cameron la guardava fisso negli occhi.
« cos'è cambiato?» chiese Caroline,fissandolo dritto negli occhi a sua volta. Era la prima vera conversazione con Cameron,e le piaceva. Si assomigliavano molto.
«lasciamo stare,stai congelando rientriamo» e se ne tornò dentro, seguito da Caroline.
«Ci vediamo domani,va a dormire. Buona notte Andra» e le diede un bacio sulla guancia. Caroline sentì di nuovo quella strana morsa allo stomaco,era strano per lei ricevere così tante attenzioni. Cameron era stato il suo primo bacio della buona notte. Zia Jenna più che altro le urlava contro.
«Buona notte Cam» disse. Lo guardò allontanarsi e si diresse anche lei nella sua camera. Si mise il pigiama,e si infilò sotto le coperte.
Pensò che l'indomani avrebbe dovuto chiamare Abigail era tanto che non la sentiva,le mancava la sua amica.
Dopo poco chiuse gli occhi e si addormentò.
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Voli alto con me?
FanfictionCaroline vive con sua zia a New York. La città,nonostante la sua grandezza, le sembra una prigione. Un giorno,qualcuno le farà aprire gli occhi e lei prenderà una decisione che la catapulterà in una nuova vita. E si sa,i viaggi portano inevitabilm...