«Non mi stai prendendo in giro,vero?!» quasi urlò Abigail. Jason le mise una mano sulla bocca e si portò l'indice alle labbra.
«Abigail stai zitta! Comunque sì,era lì,era proprio lei»le sorrise,e la lasciò.
Gli occhi di Abigail luccicavano,le mancava tanto Caroline.
«E come stava? Intendo ti sembrava felice,triste...».
Jason si coprì il viso con le mani. Abigail gli stava facendo mille domande da quando le aveva confessato di aver incontrato Caroline a Charlotte.
Si trovavano tra due armadietti nel corridoio della "Eleonor Tools",la vecchia scuola di Caroline.
«Abi,ascoltami,te lo ripeto un ultima volta:sta bene! Si diverte,forse un po' preoccupata,e i ragazzi con cui sta sono apposto. Ah,penso anche si sia trovata un ragazzo» disse facendo l'occhiolino. Abigail gli sorrise.
Si sentì improvvisamente una persona alle loro spalle tossire.
Si voltarono entrambi spaventati.
«Quindi signorino Locks mi sta dicendo di aver incontrato Caroline Hastins. Bene,con me dal preside immediatamente». La vicepreside Dianna Siller,li aveva colti a parlare di Caroline. I due ragazzi si guardarono in faccia perplessi,avevano appena rovinato il piano di Caroline. Non li avrebbe mai perdonati. Con il capo chino seguirono la Siller nello studio del preside.Caroline dopo essere andata a trovare Dorotha,finalmente uscita dall'opedale, corse all'attico dove l'aspettavano Nash e Cam. Sarebbero dovuti uscire con altri amici dei ragazzi.
Trovò Cameron già pronto,si salutarono con un bacio.
«tutto bene?» le chiese.
«Sì,sono andata a trovare Dorotha.Nash dov'è?» domandò a sua volta.
«Eccomi!» le rispose Nash entrando in soggiorno.
«Andiamo,muoviamoci» si lamentò Cameron.
Salirono in auto.
Nash era davanti con Cameron,che guidava,e Caroline era sul sedile posteriore.
Si ricordò di quando tre mesi,una settimana e qualche giorno prima salì nella macchina di quei due ragazzi di cui non sapeva nulla. Si ricordò di quando Cameron la chiamò "Cenerentola" e Nash pensava fosse pazza perché aveva esitato sul suo nome.
Sembrava essere passata un eternità!
Arrivarono a DownTown.
Entrarono in un ristorante. All'interno già seduti c'erano: Matthew,Carter,Mahogany,altri tre ragazzi di cui Caroline non conosceva il nome e infine...Taylor. Non lo vedeva,ne sentiva da quando lui aveva tentato di baciarla. Si avvicinarono e tutti si alzarono per salutarli. I tre ragazzi che Caroline non conosceva si presentarono. Il biondino si chiamava Jack Johnson e l'amico con i capelli scuri Jack Gilisky. Erano i Jack che erano partiti per Toronto con Cam e Nash.Poi l'altro ragazzo,con i capelli di un castano più chiaro rispetto a quelli di Jack,si chiamava Shawn. Infine le si avvicinò Taylor.
«Ciao Cassandra».
«Ciao Taylor» gli sorrise.
«Come te la passi? L'ultima volta che ci siamo visti eri un po' esaurita» disse prendendola in giro.
Caroline non poté fare a meno di ridere.
«Come sei stupido! Comunque ora va tutto bene».
Taylor s'incupì improvvisamente e Caroline si sentì un braccio attorno alle spalle. Cameron.
«Io vado a salutare Nash» si congedò Taylor.
Caroline si voltò verso Cameron.
«Sai già cosa voglio che tu faccia:stagli alla larga»le disse.
«Cam,Taylor non è una cattiva persona. In ogni caso non devi preoccuparti».
Le sorrise e l'accompagnò da tutti gli altri che si stavano dirigendo verso una porta.
«dove stiamo andando?» domandò Caroline.
«Nel privet» le rispose Carter.
Il privet consisteva in una terrazza con un gazebo e un grande tavolo a cerchio.
Si accomodarono tutti,lessero i menù e ordinarono.
«Vi ricordate quando facemmo la ceretta a Cameron e gli restò tutta la cera sulle gambe?» disse matthew.
«Che sfigato! Ebbe la gamba rossa per tutta la giornata» rispose Nash,mangiucchiando del pane tostato.
Risero tutti.
«Vorrei tornare al MAGCONtour» piagnucolò Jack,il biondo. Tutti concordarono.
«Cassandra tu cosa facevi per divertirti a Miami?» chiese improvvisamente Mahogany.
Caroline avrebbe tanto voluto strozzarla.
«Uscivo con i miei amici,andavamo al mare,alle feste...le cose che fanno tutti insomma» fece spallucce.
«Non ti è mai venuto a trovare nessuno qui a Los Angeles?» chiese di nuovo quel cespuglio aggrovigliato di Mahogany.
«No»
«E come mai?»
«Per la scuola» tagliò corto Caroline. Mahogany si zittì.
«Quand'è il tuo compleanno?» le chiese Taylor,interrompendo il silenzio.
«il quindici giugno»
«tra una settimana e mezzo?» disse Nash sorpreso.
«Dobbiamo organizzarti una festa!» disse Cameron.
«No,davvero,non m'importa della festa» cercò di dire Caroline.
«Ma sei pazza?! Faremo una festa epica!» urlò entusiasta Shawn.
Erano tutti fantastici,era felice di averli conosciuti. A quanto aveva sentito erano tutti abbastanza famosi,ma aveva constatato che non erano per nulla montati di testa. Erano umili,amavano gli amici e soprattutto divertirsi.
La serata passò velocemente perché quando ci si diverte,il tempo sembra correre una maratona.
Tornati a casa Nash andò a dormire.
Caroline e Cameron si appoggiarono al divano abbracciati.
«quanti anni compi?» le chiese Cam.
«quindi vorresti dirmi che non ti ricordi quanti anni ho?» gli rispose fingendosi offesa.
«Ne hai diciannove?» ipotizziò Cameron.
«No stupido! Ne ho diciassette,ne compirò diciotto il quindici giugno» gli lanciò il cuscino che aveva affianco sul viso. Cameron la prese e la fece stendere sul divano,iniziò a farle il solletico.
«Ehi! Lasciami...basta...no! Cameron smettila!» tentò di divincolarsi.
Lui si fermò e la guardò negli occhi. Il cuore di Caroline iniziò a battere velocissimo. Sentiva il suo profumo,il suo respiro sulla pelle. Aveva la persona che amava di più. Aveva l'unica persona che la faceva sentire libera,felice. Lui le spostò una ciocca di capelli dalla guancia e poi gliela baciò,fino a darle dei piccoli baci che scendevano verso il collo per poi tornare alle labbra. Ogni volta era come la prima,solo che i baci erano sempre più profondi. Come faceva quel ragazzo ogni volta anche con un piccolo bacio a scatenarle tutte quelle magnifiche sensazioni?
«Ti amo Cassandra»le sussurrò Cameron mentre la baciava. Caroline avrebbe voluto rispondergli "anch'io",ma qualcosa dentro di lei la fermò. Anche se già si erano detto quella parola,Cameron non aveva detto "Cassandra" allora.
Rispondergli le sembrava come se gli stesse mentendo due volte. Si spostò,e si alzò.
Cameron la guardò stranito.
«Ho fatto qualcosa di male?» le chiese.
«No».
«E allora perché ti sei spostata?»
«Mi è venuto un giramento di testa,ora sto meglio. Penso sia il caso di andare a domire. Buona notte Cam» si abbassò per dargli un leggero bacio sulle labbra e poi se ne andò lasciandolo solo in soggiorno. Cameron non si meritava tutto questo. Sperava,che una volta saputo come stavano le cose,l'avrebbe capita.«Mc Callister,parli!» disse furioso il preside ad Abigail. Quest'ultima aveva gli occhi rossi e lacrimanti.
«Non so dov'è Caroline!».
Jason le teneva la mano e guardava torvo la vicepreside.
«Perché vi ostinate a mentire così spudoratamente?! Ho sentito perfettamente che il signorino Locks ha incontrato personalmente Caroline Hastins!» urlò la Siller.
Suonò la campanella.
«Convocherò i vostri genitori,andate a casa. Sappiate solo una cosa: voi vuoterete il sacco e Caroline tornerà a casa in men che non si dica! E saranno guai per lei e per voi!». Il preside era furioso. Jason ed Abigail furono scortati alla porta dalla Siller,d'accortissimo con il preside, dove restarono soli.
«Jason come facciamo?» chiese disperata Abigail.
«Abi le cose si stanno complicando,ormai è finita» disse dando un calcio al cestino dei rifiuti lì accanto.
«Non è finita. Mancano due settimane al compleanno di Caroline. Ormai manca poco,dobbiamo solo resistere un altro po'. Ti prego» lo supplicò Abigail abbracciandolo.
«Va bene,ma solo per Caroline e...per te». Abigail si allontanò di qualche passo.
«Locks ci stai provando?» gli chiese maliziosa,spostando i suo lunghi capelli biondi dietro l'orecchio.
«perché ti dispiace?»
«no»
Jason l'afferrò e le diede un bacio.
«Affronteremo questa situazione insieme Abi,almeno per queste altre due settimane».
Abigail annuì e si strinse a Jason.Caroline e il suo sogno erano in pericolo,nelle mani dei suoi due amici. E mentre tutto questo accadeva a New York,lei dormiva ancora sonni tranquilli nel suo letto a Los Angeles.
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Voli alto con me?
FanfictionCaroline vive con sua zia a New York. La città,nonostante la sua grandezza, le sembra una prigione. Un giorno,qualcuno le farà aprire gli occhi e lei prenderà una decisione che la catapulterà in una nuova vita. E si sa,i viaggi portano inevitabilm...