Caroline tornò a casa,la zia non c'era e nemmeno le aveva lasciato nulla da mangiare. Aprì il frigo e trovò: insalata,pomodori,prosciutto cotto e acqua. Era ancora più convinta della decisone presa.
Mentre mangiava ,quello che c'era, le squillò il telefono.
Sullo schermo c'era il nome di Abigail,una delle sue più grandi amiche.
«Hey bionda!» rispose.
«Carol,oggi ci sei? Andiamo dalle gemelle Fosters,danno una festa!»disse entusiasta.
Caroline non se la sentiva,il giorno dopo doveva scappare e non sapeva come fare,una festa avrebbe peggiorato la situazione.
«Abi,io...non me la sento. Ti devo parlare,ci vediamo tra dieci minuti a Central park?» le disse Caroline,che doveva confessare quell'enorme peso a qualcuno,e Abigail era assolutamente quel "qualcuno" di cui si potesse fidare.
« Carol,qualcosa non va?» le chiese Abigail, si sentiva il tono preoccupato.
«Ne parliamo da vicino,a tra poco» e Caroline riattaccò. Ripulì il tavolo e uscì di corsa.Arrivò al parco con due minuti di ritardo,il traffico di persone era anche peggio del traffico delle macchine.
«Caroline! Sto qui!» urlò Abigail,seduta su una panchina. Caroline la raggiunse e si abbracciarono.
« cos'è successo?» chiese Abigail,andando dritta al dunque.
«Lo sai che non sopporta zia Jenna,e la scuola e tutto il resto. Il mio sogno è cantare,ma mia zia non me lo permetterebbe mai...» sospirò «domani scappo» disse infine.
Abigail restò a bocca aperta.
«cosa?! Ma sei matta? E come farai?» disse Abigail, agitatissima.
«Non lo so,ma non m'importa. Non farne parola con nessuno,promesso?» le chiese Caroline.
« io...te lo prometto. Mi mancherai Caroline,però so quanto tu stia male...ti aiuterò ,ho tanti soldi da parte!» disse Abigail,con un mezzo sorriso sul volto.
«non devi..» iniziò Caroline.
«a mio padre i soldi non mancano e lo sai,quindi zitta. Domani a scuola ti porto tutto.»
Le due ragazze si abbracciarono e dopo mezz'ora Caroline tornò a casa.«Dove sei stata?» urlò zia Jenna.
«in giro..» rispose,con calma,Caroline.
Salì in camera,prese tutto quello che le serviva e mise il tutto nello zaino.Dopo un paio d'ore s'addormentò.La mattina seguente si svegliò,da sola. Zia Jenna rimase sbalordita.
«che miracolo,miss dormigliona si è alzata da sola!» sbraitò la vecchia strega.
Caroline le abbozzò un sorriso e ancora più convinta prese lo zaino,che anziché contenere i libri,conteneva tutto ciò che le serviva e uscì. Non si voltò una sola volta indietro. Era libera,non doveva subire le prepotenze e i maltrattamenti di quella vecchia zitella,mai più!
Andò fuori scuola dove l'aspettava Abigail.
«mi mancherai amica mia!» disse Abigail ,abbracciandola fortissimo.
«anche tu,ma ci terremo sempre in contatto» le disse Caroline ,con le lacrime agli occhi.
Abigail le diede un borsellino-rigorosamente "Prada"-contenente minimo cinque mila dollari. Caroline non sapeva cosa dire,se non grazie. Abigail apparteneva a una tra le prime cinque famiglie più ricche di New York,e per loro quelli erano nulla.La campanella era suonata,e ora per la prima volta,Caroline, s'incamminava per il lato opposto. Una vita nuova!
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Voli alto con me?
FanfictionCaroline vive con sua zia a New York. La città,nonostante la sua grandezza, le sembra una prigione. Un giorno,qualcuno le farà aprire gli occhi e lei prenderà una decisione che la catapulterà in una nuova vita. E si sa,i viaggi portano inevitabilm...