Era un manicomio per i dipendenti di sesso. Fantastico.
Ma se Ostuni era dipendente dal sesso, perché era in camera mia?
Glielo avrei chiesto appena capitava l'occasione giusta, di certo non adesso.
Mi sdraiai sul letto e mi addormentai tranquillamente.Lorenzo's pov
Entrai in camera mia e c'era quella di stamattina buttata nel letto che dormiva. Che ci faceva qua?
Mi sdraiai nel letto e mi addormentai pensando a quale fosse il mio passato perché non mi ricordavo nulla.Mi svegliai di soprassalto e mi accorsi, pian piano, di non essere nella mia solita stanza, ma ero circondato da dottori.
Mi dimenai come se non ci fosse un domani e mi alzai dal letto a cui ero legato. I dottori mi parlarono ma non li sentii, o semplicemente li ignorai. Presi un collo di uno dei dottori e lo stritolai gridando di lasciarmi libero, ma non lo fecero. Dopo una manciata di minuti mi addormentai, e non mi ricordai più nulla.Ellie's pov
Mi svegliai per il troppo mal di testa e corsi in bagno, dovevo vomitare ma qualcosa dentro di me, mi obbligó a quardare nello specchio.
Solo allora mi accorsi di avere dei segni rossi ai lati della testa, ma non avevo la minima idea di cosa fossero, non potevo saperlo.
Ritornai in camera, ancora più stanca di prima e trovai il tipo sdraiato sul letto, era l'occasione giusta per chiedere cosa ci faceva qui.
Forse era l'unico momento in cui poteva essere anche simpatico, se mai lo fosse stato.
"Ciao" gli sorrisi timidamente
"Ciao" disse acidamente, decisi comunque di continuare la conversazione anche se mi rispondeva male.
"Posso farti una domanda?"
"Vabbè"
"Perché sei qui?"
"Non sono affari tuoi" un po' mi aspettavo questa risposta ma chiaccherai lo stesso con lui.
"Okey"
"Ti va di giocare a obbligo o verità?"
"Si dai"
"Allora comincio io, vuoi obbligo o verità?"
"Obbligo"
"Devi... Sederti sopra di me"
"Ehm... Devo proprio?" Dio mio, non volevo neanche lontanamente fare cose sconcie con quel tipo.
"È obbligo, devi"
Mi sedetti e sentii il suo coso, lo schifo. Peró alla fine mi è piaciuto un po', solo un po'.
"Tocca a me, obbligo o verità?"
"Obbligo"
"Signor Ostuni tu devi baciare la tipa qui presente, cioè io" non potevo credere a quello che avevo appena detto ma non ero io, non avevo parlato io, non volevo quello. Non sapevo perché, boh. Per un tempo che sembrava infinito, restai con la bocca semi-aperta a fissare il vuoto che non potevo colmare.Si alzó mi prese per i fianchi e mi sbattè contro il muro, gemetti un po' per il dolore. Mi sussurró qualcosa nelle labbra, ma non capii. Cominció a baciarmi, e mi piaceva molto, mi chiese l'accesso leccandomi il labbro inferiore e io glielo concesi. Che mi stava succedendo?
Dopo una manciata di minuti ci fermammo per prendere fiato.
Lo guardai dritto negli occhi e c'era una strana luce, come se quel bacio gli fosse piaciuto veramente, ma non credevo più a quello che diceva la mia coscienza.
"Piaciuto?" Chiesi ancora incredula di averlo fatto.
"Sei brava, ma ho visto di meglio"
Che dovevo rispondere? Non lo feci. Mi buttai semplicemente nel letto a guardare il soffitto.Dopo qualche ora di riposino, suonó la campanella della mensa e mi precipitai a mangiare perché avevo molta fame, come sempre.
Presi la carne con patatine fatte al forno, non era buonissime ma neanche tanto male.
Dopo aver mangiato decisi di andare a vedere nei corridoi se c'era qualche ragazza per conoscerla e magari fare amicizia. Fu impossibile, la maggior parte delle ragazze erano troiette con problemi di sesso, le altre non era possibile vederle.
Lasciai perdere.Corsi in stanza perché mi ricordai che probabilmente era arrivata una lettera della mamma.
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Insane || Lorenzo Ostuni
FanfictionE se Lorenzo fosse una persona diversa? Come sarebbe?