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ATTENZIONE
Ho cambiato il capitolo 12 perché sennò la storia correva troppo, se volete rileggetelo, cambia la fine.
Altrimenti vi dico io qui cosa ho cambiato, Ellie e Ostuni non sono ancora insieme, dovrete aspettare un po'.
Ellie's pov

Aprii gli occhi e per la stanchezza me li stropicciai amaramente, mi guardai intorno un po' confusa. Ero in un viale di una città a me familiare ma non ricordavo di quale si trattava, osservai ogni particolare per trovare qualcosa che poteva ricordarmi il posto, ma nulla sembrava così lucido da poterlo fare. Camminai un paio di minuti in questa via fino a quando non trovai un persona che, in un certo senso, mi attirava. La osservai meglio, aveva la maglia rosa a maniche corte, dei jeans sempre corti e i capelli raccolti in una coda. La guardai meglio in faccia, sembrava familiare anche lei, ero io.

"Scusa?" Nessuna risposta, questa ragazza camminava senza rivolgersi a me minimamente
"Hey?!" Nessuna risposta.

Saltai esattamente davanti a lei, almeno così avrebbe dovuto fermarsi o almeno guardarmi. Invece niente, mi passó attraverso come se io non esistessi.
Mi guardai le mani, era pallide.
Mi toccai la faccia, era fredda.
Ero morta.
Ma ero troppo incuriosita da quella 'me' per badare a me stessa. Decisi di seguirla fino a dove arrivava lei.
Dopo alcuni minuti si fermò davanti una casetta, carina dopotutto, ma spenta, forse era la casa più cupa e chiusa in se stessa che avessi mai visto.
La 'me' si guardó le mani, fece un respiro profondo e corse all'interno della casa per arrivare in camera sua, dove si chiuse a chiave.
Entrai nella sua camera passando per la porta chiusa, ormai mi ero convinta di essere un fantasma e in realtà non mi dava fastidio.
La ragazza accese il computer, aprì youtube e scrisse Favijtv.
Il mio cuore si fermó.
Quel nome.

Dopo alcuni secondi vidi un luce bianchissima provenire dalla finestra, ma non capivo cosa potesse essere. La luce mi inghiottì.
Mi risvegliai nella stanza del manicomio, il solito e vecchio manicomio.
Era tutto un sogno, ma qualcosa dentro di me diceva che non era sbagliato quello che avevo sognato. La mia mente pensó subito si trattasse dei ricordi che venivano a galla, ma era solo un pensiero e non mi fidavo molto di me stessa.

"Buongiorno"
Mi guardai intorno e mi accorsi che vicino a me, nella sedia c'era una persona a prima vista familiare.
"C-ciao" dissi molto timidamente, osservai il letto di Ostuni che stava ancora dormendo.
"Mi sei mancata un sacco, amore!"
Si alzó e fece per venire da me, ma lo fermai con le mani, non sapevo chi era e già mi voleva baciare.
"Perché? Che è successo?" Mi chiese un po' preoccupato.
"Scusa eh, non ci conosciamo neanche e mi vuoi già baciare? Ma fatti una vita!"
"Ellie... Non ti ricordi di me?"
"No perché dovrei?"
"Sono il ragazzo che ti ha spedito una lettera tempo fa perché era in Germania! Sono il tuo ragazzo!"
"Beh non mi ricordo di te, quindi se puoi scusarmi" mi alzai bruscamente dal letto e camminai verso il piccolo bagno che c'era nella stanza
"Ellie aspetta! Se vuoi possiamo ricominciare da capo"
Mi fermai un secondo, e respirai profondamente.
"Come credi che io possa ricominciare sapendo che non so nulla di te e di me? E poi nessuno vuole stare con una psicopatica del cazzo, comunque non posso sapere se stai dicendo la verità o no"
"Come cazzodevo dirtelo che sono tuo moroso? Eh? Porca puttana Ellie, sei peggio di prima!" Le nostre voci cominciavano ad alzarsi e svegliammo Ostuni che ci bloccò preoccupato.
"Calmi, calmi, che succede?" Chiese
"Questo dice di essere mio moroso e vuole ricominciare in modo che io mi innamori di lui, è possibile secondo te?"
"Scusami sai, ma mettiti nei suoi panni, cresci. Come cazzo fa a ricominciare una storia che non si ricorda come se niente fosse? Per lo più sta male veramente.."
Rimasi senza parole, non sapevo se dovevo parlare o meno ma non lo feci. Ostuni mi aveva tolto tutto quello che volevo sparagli addosso, ma per correttezza non feci, lui trovò il coraggio.
Questo tipo se ne andò senza dire una parole con le lacrime agli occhi.
"Addio" dissi più acida possibile. Chiusi la porta alle sue spalle, per evitare che senta qualcosa, anche solo su di me.
"Cazzo Ostuni, il coraggio ce l'hai!"
"Beh, si impara!"
Si guardammo negli occhi e iniziammo a ridere come matti, era stata una cosa abbastanza buffa.
Ci dirigemmo nella sala per fare colazione, intanto continuavamo a spingerci o fare la gara per chi arrivava prima, le autorità ci sgridarono anche parecchie volte ma poco ci importava.
Entrammo nella sala e tutti gli occhi puntarono si di noi, mentre bisbigliavano, ci sentivamo parecchio osservati.
Ci prendemmo la colazione e ci sedemmo nello stesso tavolo, uno di fronte all'altro.

"Hey ma perché bisbigliavate prima?" Chiesi a una ragazza seduta vicino a me
"Perché girano voci che voi due state insieme"
Io e Ostuni ci guardammo negli occhi, sapeva cosa doveva fare.
Si alzó in piedi e fece tintinnare con un cucchiaio, il vetro del bicchiere.
"Allora, so di cosa stavate parlando prima, l'abbiamo capito" tutti gli occhi dei presenti si fecero attenti.
"Io e Ellie non stiamo insieme, quindi vi prego di smetterla"
Tutte le voci dei presenti si fecero più basse fino a spegnersi del tutto. La colazione passó così tra numerose occhiate alla sala e sguardi imbarazzati.

Spazio autrice---
Zalveee
Allora io non so perché ma ci metto sempre gli anni per scrivere i capitoli, uff. Però mi sta piacendo come sta venendo la storia, spero anche a voi piaccia ✨
Al prossimo!

Insane || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora