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Ellie's pov

Ostuni mi disse che voleva andare a fare un giro nel manicomio e io acconsentii anche se stavo male, dopotutto anche lui aveva bisogno di svogliarsi un po' dopo tutta la mattinata passata insieme. Era stato bello, sarà un dei ricordi che vorrò tenere in mente per sempre.

"Hey" gli dissi mentre stava aprendo la porta della stanza
"Si?"
"Grazie" e sorrise, un sorriso sincero che solo pochi potevano vedere, io ero una di quelli. Mi guardó le labbra e si intimidì un po', stavo sorridendo senza accorgermene. Brutto segno.

La televisione stava ancora trasmettendo un programma di cucina che non mi interessava minimamente. Mi venne un'idea, potevo cercare indizi su chi poteva essere questo 'Favij'!
Chiamai un'infermiera e mi feci portare un thé caldo con molto zucchero come piaceva a me, magari il dolore della pancia si placava con una bevanda calda, anche se ne dubitavo fortemente.
Mi alzai da quel letto mooolto comodo e lo salutai con la manina. 'Ti rivedró, stai tranquillo' dissi al letto, non mi ritenevo psicopatica ma solo legata a qualcosa importante, il letto era ovviamente uno di quelli.
Uscii dalla mia stanza e cercai la sala girando per corridoi, sperando che Ostuni non mi potesse vedere. La trovai in una parte abbastanza remota del manicomio, per me.
Era una sala semplice con ai lati i divanetti dove potevi leggere o giocare, ma erano completamente vuoti. Volevo solo trovare un agente per quello c'è cercavo.

"Salve?!" "C'è nessuno?"
"Si?" Era un uomo sulla sessantina con una barba bianca e la gobba, quelli che io chiamavo 'nonnetti' perché sembravano nonni ed erano pure carini.
"Mi servirebbe un computer, ce n'è uno?"
"Si, vai dritta e lo trovi dietro quello scaffale, però a volte c'è fila quindi non so se potrai usarlo subito"
"Okey grazie" dissi sorridendo

Mi avviai verso il fondo della stanza e notai che i libri negli scaffali erano vecchi e impolverati, probabilmente nessuno li aveva mai presi in prestito e non erano mai stati spostati dal loro scaffale.
In quel momento non stava usando nessuno il computer, quindi lo accesi.
Aprii Internet Explorer e scrissi sulla barra di ricerca 'Favijtv', il computer caricava e man mano la mia ansia saliva sempre di più, avevo paura di quello che potevo trovare nella ricerca.

Era uno Youtuber?!
Cercai Youtube in Internet e nella barra della ricerca scrissi 'Favijtv'
Trovai centinaia di video suoi mentre commentava i videogiochi.
Entrai nel suo canale e scoprii che l'ultimo video caricato, era un anno fa. I commenti sotto al video erano, 'ritorna', 'perché non fai più video', 'ti odio'
Era impressionante come così tanta gente poteva amare e odiare un ragazzo solo per quello che gli piaceva fare, era molto fortunato nonostante tutto.
Decisi di vedere il suo ultimo vlog che aveva caricato e come un fulmine, mi venne in mente un ricordo nella mente.
Ma era troppo forte da riuscire a ricordare, come se non fossi ancora pronta per ricordarlo.
Mi concentrai sul video.

"No" "com'è possibile" "sto diventando pazza"
Ma dovevo assolutamente trovare più informazioni per capire.
Non poteva essere vero.
Favij era Lorenzo Ostuni.
Il ragazzo che sta al manicomio
Il maniaco
'Sto diventando psicopatica, devo smetterla' mi ostinavo a non credere a tutto ciò e sicuramente non era assolutamente realtà, non poteva.

Ma dovevo fare qualcosa, non potevo farli sapere questo, non osavo pensare quale poteva essere la sua reazione.
Erano quasi le 19.00, così decisi di andare in camera prima che arrivasse Ostuni, o meglio Favij. Non so il perché ma mi faceva uno stranissimo effetto avere accanto lui, ora che lo sapevo. Anche se la mia testa continuava a dire 'nononono, è impossibile, non è lui. Mi sto solo sbagliando, d'altronde tutti abbiamo dei cloni in giro per il mondo'
Dovevo decidere, o glielo dicevo rischiando solo qualche pianto o qualche sgridata. Ma se non gliel'avessi detto, magari non mi avrebbe più rivolto la parola per il resto della sua vita. Ma non potevo rischiare.
Decisi di diglielo a prescindere di quale reazione avrebbe potuto avere.
Più che altro volevo sapere se poteva essere un'ipotesi giusta o solo la mia cazzo di immaginazione che stava prendendo il lancio. Volevo la verità per me stessa, non per la sua vita.
Potevano chiamarmi pure egoista ma non avevo intenzione di continuare a mentire a me stessa, volevo scoprire cos'ero. Forse un mostro?

Spazio autrice---
WOOOO la storia sta andando veloce, ma vi assicuro che il finale non è come ve lo aspettate, non sarà una vita bellissima, loro due insieme..
NO
beh lo scoprirete solo se leggerete la storia fino alla fine, ma manca ancora molto. Posso dire che la storia è più o meno a metà, muahaha
Spero vi piaccia
Byee 🎈

Insane || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora