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Lorenzo's pov

Dopo aver sognato Ellie non riuscii a tenere gli occhi aperti, quindi caddi in un sonno che più profondo di così non esisteva.
E sognai, sognai le stesse cose che si ripetevano come un loop.
Io che registravo i video, sempre di più e tutti uguali.
Non riuscivo a uscire da questo circolo vizioso ma qualcosa o meglio qualcuno, mi tese la mano.
Stavo giocando a Happy Weels e questa ragazza che non conoscevo, mi tese la mano aspettando la mia. All'inizio fui molto indeciso ma mi buttai e le posi la mia, sorridendo.
Era una ragazza molto bella, gli occhi nocciola e i capelli neri come la pece, era magra e quasi diversa.
Mi alzai dalla sedia e uscimmo dalla mia camera che automaticamente si trasformò in un manicomio, familiare.
Ci sedemmo e le guardai la faccia, aveva le lacrime che scendevano dagli occhi ma erano nere, come i suoi capelli. Non faceva paura ma capii. Le alzai la manica destra e vidi tagli, molti tagli profondi quasi fino alle vene.
La ragazza mi toccò i capelli per poi toccarmi nel petto, nel punto in cui stava il cuore.
Mi sorrise come se, senza mai parlare o esserci presentati, ci fossimo capiti.
Le presi la mano e la guardai negli occhi, mi ricordava una persona familiare ma non riuscivo a ricordare chi fosse.
Questa ragazza mi disse una frase.
L'unica di tutto questo incredibile sogno.

"Angelo ..... Diavolo"

Ma che voleva dire?

Mi svegliai in preda ad uno strano panico e mi sedetti cautamente nel letto, mi sentivo osservato.
Cercai di ricordare chi fosse questa ragazza ma mi venne in mente solo Ellie, mi sembrava troppo strano. Non lo misi in dubbio, si era lei.
'Angelo, diavolo' mi piaceva capire cosa sognavo perché rispecchiavano come mi sentivo in quel periodo, ma non avevo la minima idea di cosa volesse dire.
Riflettei un secondo in più e mi portó a pensare come fossero ora i miei genitori, cosa stavano facendo e se gli mancavo. Non gli avevo mai scritto una lettera perché pensavo di disturbargli e comunque non ero abbastanza pronto per risentirli.
Passó circa mezz'oretta e la situazione non cambió, mi sentivo osservato e cercavo ancora di capire quel sogno.

Mi ricordai della stanza con l'elettroshock solo in quel momento e decisi di andare a darci un'occhiata, sicuramente Ellie mi avrebbe seguito ma almeno avevo una sicurezza in più anche se era un fantasma, sempre se veramente esisteva.
Aprii la pesante porta di ferro e entrai facendo attenzione di trovare nessuno nei dintorni.
Ormai era qualche mese che non ci andavo più e la stanza, infatti, era cambiata leggermente.
Il lettino non era più in centro ma nascosto dietro l'armadio, si notava che questo laboratorio non era più stato usato e neanche aperto.
Nell'aria girava la puzza di chiuso, di sangue e di qualche pozione chimica ma nulla di più. O forse si.
Mi avvicinai al bancone dove c'erano diverse siringhe con l'ago più fino o più grosso. Lessi il grande titolo del giornale:

Favij, dopo anni di successo, sparisce nel nulla.

Cosa voleva dire? Lessi anche l'articolo che con mia sorpresa, era in prima pagina.

Lorenzo Ostuni, alias Favij, un giovane di 20 anni, scompare dalla faccia della terra.
Aveva un canale youtube che contava più di 2m di iscritti, era uno dei primi Youtuber italiani.
I suoi genitori trovati morti nella loro casa, ma si dice che Lorenzo sia un un manicomio specializzato nel combattere e togliere il ricordo sbagliato.

Girai pagina, ero troppo curioso.

I manicomi usano l'elettroshock, è legale?
È una macchina che manda delle scosse al cervello per far perdere la memoria, il passato nelle menti malate non esiste più.
Ma gli esperti dicono che è pericoloso e dovrebbe essere illegale, una persona senza memoria, non è umana.

Girai pagina ancora, avevo il cuore a mille senza neanche sapere il motivo.

Gli elettroshock sono legali?
Nasce una nuova legge, gli elettroshock nei manicomi sono illegali.
Verranno controllati tutti gli istituti psichiatrici, per chi li tiene ancora, verranno rilasciati i pazienti.

Non so perché, ma Ellie mi parló dritta nell'orecchio, mi disse che dovevo andare in camera mia e non uscire finché non mi sarebbero venuti a prendere. Ma che intendeva?
Avevo da farle milioni di domande ma non ebbi neanche il tempo di rispondere che suonó la campanella dell'incendio.

Spazio autrice---
... Sono un po' triste, questa storia sta per finire.
Spero vi sia piaciuto, byee🎈

Insane || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora