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Ellie's pov

Perché ero così in ansia?
Nell'aria si respirava pressione e angoscia.
Ostuni si fece più serio del solito, doveva parlarmi di qualcosa di importante per noi due.
Prese un lungo respiro e cominciò a parlare.

"Dimmelo se sto diventando pazzo, perché non ho la minima idea di quello che sto per dire. Ho fatto un sogno strano. Ero in centro a Milano e mentre mi guardavo intorno trovai una persona che conoscevo, ero io. Avevamo gli stessi vestiti e la stessa faccia, ma lui non riusciva a vedermi. Io gli parlavo ma non mi ascoltava, mi attraversò completamente come se fossi un fantasma."
Fece una breve pausa, forse non era molto convinto a dirmelo.
"Arrivammo a casa sua, era molto familiare alla mia vista ma non riuscivo a ricordare il perché. Lui prese le cuffie accese il computer e disse questa frase 'Bella a tutti ragazzi io sono Favij e oggi siamo in un nuovo vlog' io questa me la ricordo, come se l'avessi già sentita o già detta"
Ellie mi guardó con gli occhi più grandi di lei, era molto curiosa. Ragionó per alcuni minuti e calò un silenzio assordante.
Poi parlò
"Sai, anche io ho fatto un sogno del genere. Una ragazza aveva i miei stessi vestiti e la mia stessa faccia, neanche lei mi riusciva a vedermi e mi attraversò come se fossi invisibile. Parlavo ma non mi sentiva. La seguii, arrivammo a casa sua e accese il computer, scrisse su youtube 'Favijtv'. Quel nome era troppo familiare, ma non capisco chi o cosa sia'
Ci guardammo per qualche secondo come se potessimo parlare nel pensiero, poi annuimmo poiché ci eravamo capiti subito al volo.
"Dobbiamo indagare su chi è questo 'Favij' e magari ci porterà a ricordare qualcosa di noi! Quasi sono felice di averlo scoperto" disse Ostuni convinto.
"Ma se fosse solo un sogno e lui in realtà non è nessuno?"
"Non pensi che sia un po' improbabile fare un sogno che si colleghi tra due persone diverse? È un po' impossibile.."
"Si forse hai ragione, ma non sperare troppo, porta nella brutta strada"

Avevo già sperato troppo per potermi permettere di illudere un'altra volta. Mi ero stancata.
Ci ragionai un'attimo.
Se esisteva questo 'Favij' perché lo avevamo entrambi sognato?
Dovevamo pensare di più e osservare di più.

"Che ne dici di fare una specie di diario dove appuntiamo tutti gli indizi fino a scoprire chi siamo? Mi pare una buona idea" dissi un po' insicura
"Si, bella idea. Adesso chiedo al personale se hanno qualche diario o cose simili per tenere gli appunti"
"Perfetto, io intanto vado a mangiare"

Detto questo mi alzai dal letto e corsi nella mensa per mangiare, era mezzogiorno e anche se era da tanto che non mettevo qualcosa in bocca, la mia pancia non brontolava come sempre. Forse ero un po' in ansia.
Presi purè e carne e andai a sedermi da sola in un angolo remoto della stanza, così che nessuno potesse vedermi. In realtà mi piaceva stare da sola, potevo parlare con me stessa e anche ridere, stavo semplicemente bene con me. I dottori dicevano sempre che stare da soli faceva male e si poteva diventare pazzi, ma non sapeva che l'unica paura più grande che ha l'uomo, è quella di rimanere da solo. Ma io l'avevo superata ed è forse per questo che ero in quel posto, mi sentivo forte perché non avevo nulla di cui temere, oltre me stessa.
Appena finito di mangiare corsi immediatamente nella mia camera ma tre tipe mi bloccarono.

"Hey, hey, ma dove credi di andare?"
"Mmh, vediamo in camera visto non ci sono altre sale così interessanti!"
"Girano voci che tu e Ostuni vi siete messi insieme, è vero?"
"Come tua madre, tutto finto" (spentoneee, vi dico che ho gridato davvero 'spentoo')
Detto questo mi diedero uno schiaffo nella guancia destra con molta forza.
"La prossima volta eviti di prendermi per il culo o questo dito ti arriva in gola"
"Oh attenzione, violenta la tipetta!"
Le due ragazze che erano insieme a lei risero sotto i baffi ma lei non se ne accorse, per fortuna. Le tre tipette camminarono verso un'altro ragazzo e finalmente potevo correre nella mia amata stanza.
Avevo imparato a essere così acida perché non volevo nessuno intorno appena arrivata al manicomio, volevo dimostrare chi ero davvero. Ci ero riuscita ed ero molto orgogliosa di me stessa, finalmente potevo prendere in giro la gente!
Aprii lentamente la porta della camera ma notai qualcosa, che non avrei dovuto vedere.
Ostuni era seduto per terra con le ginocchia al petto e la testa fra le mani, conoscevo quella posizione.

Spazio autrice---
Ditelo che sono brava a portarvi i capitoli ogni giorno solo per voi :3
Si, nello spentone ho gridato veramente e mia mamma mi ha guardato malissimo, mi è venuto spuntaneo :')
Vi faccio una domanda seria: secondo voi dovrei cambiare qualcosa della storia? Avete consigli?
Perché io scrivo i capitoli man mano e non tutto d'un fiato, e magari mi dimentico qualcosa. Ovviamente li scrivo di notte :>
Byee¡ ✨

Insane || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora