Dotty
La notte cala densa e pesante attorno alla casa. Nessuna luce all'interno, solo un flebile bagliore lunare che si insinua dagli spiragli delle finestre socchiuse. Le porte sono sbarrate, un vecchio divano e una consunta credenza piazzati davanti all'ingresso, a formare una fragile barriera contro l'oscurità esterna. Lily, Leo e Aria si stringono l'uno accanto all'altra, ma c'è qualcosa di inquietante nell'aria, qualcosa che si percepisce fin nelle ossa.
Mi rannicchio accanto alla finestra, gli occhi fissi sulla notte mentre sento un ringhio profondo, sinistro, avvicinarsi.
È Malakia.
È lì fuori, come un'ombra fatta carne, una ferita aperta nel buio che sa di terrore antico. Ma non è solo la sua presenza. Questa casa buia, l'attesa pesante, il silenzio rotto da quei passi cupi... tutto mi riporta indietro, nel mio passato, tra i ricordi che non mi danno pace.Guardo Lily, Leo e Aria. Sono una famiglia, unita nella paura e nell'affetto, e una parte di me si spezza. Ricordo la mia, di famiglia, così vivida che quasi sento ancora le loro risate, i loro abbracci, i loro profumi.
Anni fa, vedevo mio marito e i miei bambini ovunque intorno a me, come se non se ne fossero mai andati. Vivevo in un mondo che solo io potevo vedere, un mondo dove loro esistevano ancora per me. Poi, quel maledetto giorno, il medico mi ha detto che era tutto nella mia testa.Tutto il mio mondo è crollato. Nessun Jessy, nessuna Lidia, nessuno. Solo io, intrappolata in una follia che mi aveva regalato spettri per colmare il vuoto. Quando ho preso quella prima compressa, il mio mondo si è spento. I miei cari sono svaniti come nebbia, lasciandomi più sola di quanto avessi mai immaginato. Ogni volta che ci penso, sento un vuoto enorme che non posso riempire, e l'abbandono mi consuma.
Un altro ringhio profondo risuona fuori. Malakia è più vicino. Non posso fare a meno di pensare a quella notte, al ricordo più doloroso di tutti. Litigavamo in macchina, io e mio marito. Ero furiosa, lo guardavo mentre gli urlavo addosso, senza curarmi della strada, senza badare ai bambini dietro di noi. Poi, lo schianto. La mia vita, tutto il mio mondo, ridotto a un cumulo di lamiere e sangue. Jessy, il mio bambino, il mio piccolo. E Lidia... il suo corpicino, sbalzato fuori. Non passa giorno in cui non riviva quell'istante, in cui non mi senta colpevole, come se fossi io il mostro che ha portato via la mia famiglia.
E ora... ora guardo Lily, Leo e Aria, e mi rendo conto di quanto fragile sia la felicità, di quanto sia effimera questa unità che loro hanno e che a me è stata strappata. Desidero proteggerli, forse perché non sono riuscita a proteggere i miei cari, forse perché in loro rivedo tutto quello che ho perso.
Malakia è lì, fuori, un promemoria crudele che sembra parlare proprio a me. Lui è il guardiano delle cose perdute, il giudice delle anime tormentate. E io? Sono solo un'ombra che ha smesso di vivere quella notte, una sopravvissuta intrappolata tra la follia e il rimpianto, tra il bisogno di trovare una via d'uscita e la consapevolezza che forse, ormai, non c'è più scampo.
Abbraccio me stessa, tremante, mentre sento che il passato si confonde con il presente.
La porta si spalanca con un fragore assordante, e Malakia appare in tutta la sua mostruosità. Le sue tre teste si ergono come torri minacciose, e i suoi occhi rossi bruciano di una furia antica e inarrestabile. Le zanne acuminate scintillano nella luce debole che filtra dalla notte, e gli artigli scavano solchi profondi nel pavimento, quasi a segnare il destino di chiunque osi sfidarlo.
Mi volto verso Lily, Leo e Aria, i miei occhi tristi ma decisi. Li prendo tra le braccia, stringendoli forte, come se potessi trasferire loro la mia forza in un ultimo abbraccio. "In questa vita, ragazzi, sono le scelte a contare, non gli avvenimenti," sussurro, sentendo la tensione che sale nei loro corpi. "Le scelte ci portano su strade che non avremmo mai immaginato, e a volte ci conducono a un punto di non ritorno. Io... io quel ritorno non lo voglio, ormai. Mi sono arresa tanto tempo fa. Questo è l'unico mondo dove posso ancora vivere qualcosa, un mondo in cui non posso più fare del male a nessuno."
Lily scoppia in lacrime, stringendosi ancora di più a me. "Dotty, no... non puoi farlo, non puoi lasciarci così. Non... non possiamo perderti." Leo è vicino, e nonostante cerchi di trattenere le lacrime, le sue spalle tremano. Aria, con gli occhi sbarrati dal terrore, si aggrappa a me, le sue mani piccole che stringono la mia giacca come se volesse impedirmi di andare. "Dotty, ti prego... ti prego, non farlo," sussurra, la voce rotta dal pianto.
Li stringo ancora più forte, combattendo le lacrime che mi bruciano gli occhi. "Vi ho portato un regalo," mormoro, cercando di mantenere la voce ferma. Sollevo la manica e mostro loro una scheggia di specchio grande quanto un mandarino. La luce si riflette sulla superficie lucida, e i loro occhi si fissano su quell'ultimo dono. "Prendetela, vi sarà utile, ma ricordate sempre di proteggere la vostra vita. Non arrendetevi mai. Proteggete ciò che vi è rimasto."
"Dotty, ti prego..." Leo singhiozza, il volto bagnato dalle lacrime. "Non lasciarci... non andare contro quella cosa. Non c'è speranza, non farlo..."
Sorrido, un sorriso triste ma determinato. "È quello che devo fare, ragazzi. Non è solo per voi; è per me stessa. Ho bisogno di fare questa scelta, di trovare un senso nel tempo che mi è rimasto." Mi alzo lentamente, scostandomi da loro, e sento le loro mani scivolare via, la loro presa disperata che cerca di trattenermi.
Mentre mi alzo e mi avvio verso la finestra, vedo apparire una porta accanto, come un ultimo segnale, un'uscita. Guardo i ragazzi, i loro volti devastati dal dolore, e il mio cuore si spezza. "Andate," sussurro, la voce rotta ma decisa. "È ora che troviate la vostra strada."
Malakia ringhia, più vicino, pronto ad avanzare ancora. E senza esitare, mi lancio contro di lui con tutte le mie forze, il mio ultimo atto di amore e sacrificio. Mentre lo affronto, sento i loro singhiozzi, vedo i loro volti pieni di lacrime e paura, e so che questa è la scelta giusta.
Il mio ultimo sorriso si imprime nei loro occhi mentre il mio grido riecheggia, e mi scaglio su Malakia, distogliendo la sua attenzione dai ragazzi. Con l'ultima immagine dei loro volti impressa nella mente, vedo che corrono verso la porta, verso la salvezza, mentre io, finalmente, trovo pace.
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L'ultimo Riflesso
Mystery / ThrillerLily vive nel tormento dopo che sua figlia le è stata strappata via. Persa nel dolore, tra alcol e farmaci il suo matrimonio è sospeso, bloccato in uno stallo emotivo; il marito è spesso assente, e Lily non sa se sia possibile recuperare quel legame...