Aria
Non mi piace questo mondo. C'è qualcosa di sbagliato, qualcosa che stona. Mi dà l'impressione che dietro questo gioco, a cui dobbiamo per forza partecipare, ci sia un ostacolo nascosto per bloccare la nostra strada, come se fosse tutta una messa in scena orchestrata dal Re e dalla Regina. Una trappola. Mi sembra quasi che nessuno sia destinato a vincere davvero.
Guardo Lily. Cerca di apparire forte, con quel suo sorriso di sfida, ma vedo la stessa preoccupazione nei suoi occhi. È come se condividessimo lo stesso sospetto, lo stesso peso.
“Anche a te sembra tutto sbagliato?” sussurro, senza allontanare lo sguardo da lei.
Lily annuisce appena. “Non so cos’è, ma ho questa sensazione… come se fossimo solo pedine in una partita che non possiamo vincere.”
Leo, accanto a noi, si avvicina, alzando un sopracciglio. “Di che state parlando?” chiede, accigliato.
“Di questo gioco, Leo,” rispondo, mantenendo il tono basso. “Non ti sembra che sia… che ci sia qualcosa sotto?”
Leo guarda intorno a noi, alle decorazioni stravaganti, ai colori che sembrano più vividi del reale. Poi sospira. “Non lo so. Forse sono solo paranoico, ma è come se tutto qui fosse progettato per confonderci, per tenerci bloccati. Ho visto come ci guardano i personaggi del gioco… sembrano divertirsi alle nostre spalle.”
“E se fossimo destinati a perdere?” aggiunge Lily con un tono incerto.
Proprio in quel momento, una figura si avvicina. È un ragazzo, giovane, con un mantello nero che sembra ondeggiare in assenza di vento. Si presenta come Rufus, e il suo sguardo è strano, quasi insondabile.
“Qualcosa non vi torna?” domanda con un sorriso obliquo, quasi beffardo. Sembra sapere più di quanto voglia dire.
Lily lo fissa, gli occhi stretti in sospetto. “Sì, Rufus, hai indovinato. Questo gioco non ha senso. Ci sono troppe regole, troppi trabocchetti.”
Lui ride, un suono morbido ma vuoto. “Nessuno ha mai detto che dovevate capirlo. È un gioco, dopo tutto. La comprensione non è un requisito per la vittoria.”
“Ma una vittoria è davvero possibile?” lo incalzo, stringendo i pugni. “O siamo tutti destinati a fallire?”
Rufus ci osserva per un lungo istante, i suoi occhi scintillano in modo inquietante. “Forse c'è una possibilità,” dice, il suo tono è enigmatico, “ma dovrete scoprire da soli se è reale… o solo un'illusione.”
Poi si allontana, lasciandoci con più dubbi di prima.
Leo sbuffa. “Beh, questo non aiuta per niente.”
“Almeno ora sappiamo che sospettare non è solo una paranoia,” risponde Lily. “Se Rufus sa qualcosa, allora c'è davvero qualcosa di strano.”
Mi guardo intorno, osservando i colori distorti, le ombre che sembrano muoversi. Questo mondo sembra fatto per ingannarci, per farci credere di poter vincere. Ma in fondo al cuore sento che forse è solo una grande bugia.
Entriamo nella casa assegnata a noi. L’atmosfera è sospesa, come se ogni oggetto fosse in attesa di rivelare il proprio ruolo. Al centro della stanza, su un tavolo consunto, c’è un mazzo di carte, suddiviso in tre pile. Mi avvicino, e noto che queste carte sembrano già destinate a ciascuno di noi.
“Queste… devono essere per noi,” mormoro, incrociando lo sguardo di Leo, che annuisce, ma con un’espressione tesa.
Prima che possiamo reagire, il Giullare appare all’improvviso davanti a noi, come se già sapesse dove ci trovavamo. Saltellando e con la solita aria inquietante, ci osserva con un sorriso allungato, come se ogni nostro sussulto lo divertisse più di qualsiasi altra cosa. Anche se lo conosciamo, non riesco a evitare un brivido: sembra sempre pronto a svelare un nuovo enigma… o un nuovo incubo.
“Non dovete aver paura di me,” esclama con la sua solita risatina sinistra. “O almeno, non ancora!” Il tono della sua voce mi mette i brividi, come se stesse trattenendo un segreto oscuro.
Poi, con un gesto teatrale, si schiarisce la gola. “Da questo momento, miei cari, i giochi avranno inizio. Queste carte saranno il vostro destino, e vi troverete ad affrontare prove che metteranno a dura prova la vostra astuzia e il vostro coraggio.” La sua espressione si fa più seria, e aggiunge con un tono misterioso: “Ogni indizio che troverete, ogni piccolo segreto che scoprirete… tenetelo stretto. Qui, nulla è come sembra.”
Con una risata roca, si allontana in una serie di piccoli balzi, lasciandoci soli nella casa. La sua presenza sembra persistere nella stanza anche dopo che è sparito, come un’ombra minacciosa. Guardo le carte davanti a me e sento un nodo allo stomaco. Siamo davvero pronti per affrontare quello che ci aspetta?
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L'ultimo Riflesso
Mystery / ThrillerLily vive nel tormento dopo che sua figlia le è stata strappata via. Persa nel dolore, tra alcol e farmaci il suo matrimonio è sospeso, bloccato in uno stallo emotivo; il marito è spesso assente, e Lily non sa se sia possibile recuperare quel legame...