Quartiere Jojintei, residenza Akemi.
Lunedì 12 Gennaio. Ore, 8:15.Tutto era pronto.
L'utilitaria nera tirata a lucido fresca di revisione, era stata preparata a dovere per intraprendere un lunghissimo viaggio che le avrebbe permesso di battere la fitta rete stradale che collegava tutta la nazione di Harenokuni.
Katsuki e Shoto si erano svegliati molto presto quella mattina, un po' per controllare che nelle valigie fosse stato messo tutto, e un po' per verificare l'andamento del traffico sulla tratta che avrebbero dovuto percorrere di lì a breve.
Kushin - Kanemochi, 148 chilometri.
Nemmeno due ore di viaggio sulla carta, ma la viabilità delle prime ore del mattino in pieno centro città era davvero un incubo, specie se si trattava del primo giorno della settimana lavorativa ove chiunque era costretto a riprendere il ritmo dopo un week end di assoluto riposo.
«Le telecamere non spegnerle. Non sia mai che qualcuno faccia una capatina nella casa di Akemi dacché starà via a lungo. Figurati se non ci prova nessuno.»
Katsuki stava preparando il suo ristretto arsenale bellico contenuto in una ventiquattrore nera sottile ma tutto sommato abbastanza capiente, mentre l'altro piegava con cura il vestiario civile che avrebbe indossato negli scarni momenti di pausa. «È inutile che metti camicette, maglioncini e quant'altro. Saremo sempre vestiti da damerini del cazzo tutto il tempo...», sbuffò il biondo, il quale soltanto tute, magliette sportive e sneakers aveva buttato ordinatamente dentro la valigia personale.Shoto sollevò il capo dalla pila di pullover che teneva tra le braccia squadrandolo perplesso, «Si dà il caso che magari qualche volta usciremo anche dagli Hotel in cui soggiorneremo. - l'occhio celeste sinistro si mosse nel senso opposto verso la schiena flessa del suo compagno. - Pertanto, aggiungerei qualcosa di un po' meno sportivo là in mezzo.»
«Mmm... Che palle! - e prontamente tolse dal mucchio due paia di pantaloni comodi, camminò fino al piano superiore e recuperò due jeans scuri insieme a una coppia di semplici maglioncini - Toh, va bene adesso, fashionista?»
«Dunque... - Shoto lo squadrò da capo a piede calandosi perfettamente nella parte, e poi strabuzzò le palpebre - ... la giacca di pelle! Senza quella non puoi farcela con il resto!»
«Cazzo, hai ragione! - e fece un'altra corsa su per le scale al fine di recuperare il suo amato e inseparabile chiodo nero, tornando a ultimare la valigia con un riso di sollievo a riempirgli appena gli zigomi - L'unico a darmi soddisfazioni!», e lo ripose con cura sulle piccole pile di vestiario ordinatamente disposti negli organizer da viaggio.
«Alle volte sai essere anche troppo semplice! - lo sbeffeggio era già partito dal timbro sghignazzante di Shoto, che già pregustava l'acida replica tipica del suo compagno - Guarda che Akemi preferisce gli uomini eleganti e di classe. Chisaki, ad esempio, era famoso per i capi d'alta classe firmati e sgargianti.»
«Certo. Mentre ora lo è per la divisa a righe bianche e nere e la catena al piede... Ma fammi il piacere! - il biondo chiuse la valigia e fece percorrere alla velocità della luce la cerniera che avrebbe chiuso definitivamente il bagaglio - E poi, la vuoi piantare con quella solfa su Akemi? Stai cominciando a rompere il cazzo Todoroki!»
«Uhh, tasto dolente? - ululò il ragazzo bicolore nel notare due piccole chiazze rossastre comparire sulle gote irrigidite del biondo collega - Guarda che ti ho beccato, sai?»
«A fare cosa? - urlò l'altro, alzando il manico del trolley per metterlo dritto - Che cosa avresti visto, sentiamo!»
«Beh, come la guardi...»

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𝑩𝒐𝒅𝒚𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒔
FanfictionBakugou e Todoroki x Oc. "𝑾𝒉𝒆𝒏 𝒚𝒐𝒖 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒆𝒄𝒕 𝒚𝒐𝒖𝒓𝒔𝒆𝒍𝒇 𝒇𝒓𝒐𝒎 𝒑𝒂𝒊𝒏, 𝒃𝒆 𝒔𝒖𝒓𝒆 𝒚𝒐𝒖 𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒕 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒆𝒄𝒕 𝒚𝒐𝒖𝒓𝒔𝒆𝒍𝒇 𝒇𝒓𝒐𝒎 𝒍𝒐𝒗𝒆." - 𝑨𝒍𝒂𝒏 𝑪𝒐𝒉𝒆𝒏. Proteggere, è il loro mestiere. Ma se a loro vol...