Capitolo 9

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Perchè mi aveva fatto questo?

Pensavo che con me fosse diverso, ma in realtà è rimansto quello di sempre. È stato falso e bugiardo e io ci sono quasi cascata. Non capisco perchè mi faccio qiesti problemi dopo tutto non era niente per me, ma quando gli stavo vicino mi sentivo diversa. Quando mi prestava attenzioni mi sentivo speciale perchè pensavo che gli importasse davvero di me invece ora scopro che stava facendo un piano per riuscire a portarmi a letto ecco perchè non si è fatto vedere tutto il giorno.

Ad un certo punto arrivò mio cugino.

"Jo perchè stai piangendo?" Mi chiede lui abbracciandomi.

"Come? Io non sto piangendo..." Gli dico confusa.

"Invece sì..." Mi dice lui guardandomi dolcemente.

Mi ero immersa così tanto nei miei pensieri che non mi ero neanche accorta che avevo iniziato a piangere.

"Vieni qui...non devi piangere per uno stronzo come lui...lui non ti merita" dice lui cercando di consolarmi.

"Lo so...ma..." cerco di dirgli io.

"Non ti darà più fastidio gli ho parlato e penso che ti lascerà in pace..." dice lui rassicurandomi.

"Grazie Gio" Gli dico io stringendolo forte.

Adoravo mio cugino...mi faceva sentire protetta...era come se avesse preso il posto di mio padre e questo lo aprezzavo molto. Mi prese fra le sue braccia e finalmente riuscii ad addormentarmi.

Ad un certo punto iniziò a vibrarmi il cellullare. Era Alex. Feci finta di niente e tornai da mio cugino che avvolse le braccia intorno alla mia vita.

"Era Alex?" Chiede lui.

"Si, ma non gli ho risposto..."

"Hai fatto bene" Mi dice lui guardando di nuovi la TV.

"Ieri l'hai picchiato?" Chiedo io sentendo qualcosa in mezzo all'oscurità stomaco.

"Si, ma non da mandarlo al ospedale..." Mi dice lui.

"Non dovevi lo sai?" Cerco di rimproverarlo io.

"Si lo so, ma ti ha fatto soffrire" Mi dice.

"Grazie! Ti voglio davvero bene!"

"Anche io te ne voglio piccola Jo!"

Detto questo mi riaddormentai finchè non suonò la sveglia. Scesi giù dal letto e andai a prepararmi. A scuola mi accompagnarono Tessa e mio cugino. Quando vidi Alex era proprio mal ridotto, aveva un occhio nero e il labbro inferiore spaccato...

"Non l'hai ridotto da ospedale eh...?" I dico io un po' preoccupata.

"Era buoi non sembrava messo così male..." dice lui in sua discolpa.

"Immagino..."

Detto questo scopiammo tutti e due a ridere. Quando entrai in classe cercai di evitare Alex tutto il giorno e di stare il più possibile con le mie amiche solo che prima di uscire dalla classe per la fine delle ore lui mi bloccò.

"Perchè?" Mi chiese lui improvvisamente.

"Perchè cosa?" Chiedo io con  tono duro.

"Perchè ieri sera non sei venuta e hai mandato tuo cugino?" Chiede lui quasi arrabbiato.

"Non sono venuta perchè avevo impegni e Gio non ce l'ho mandato io!" Gli dico io con tono di sfida.

"Bugiarda! Ha detto che ti ha visto in lascrime per colpa mia quando io manco ti ho vista ieri sera!" Mi urla lui contro.

"Senti lasciami in pace, sei uno stronzo e non fai altro che illudere la gente e ora dai anche la colpa a me?! Vai a farti fottere e lasciami in pace!" Gli rispondo con lo stesso tono.

"Sei una stronza guarda come mi ha ridotto tuo cugino! E poi io non ti ho fatto assolutamente niente!"

Detto questo me ne andai senza più neanche girarmi per degnarlo di uno sguardo, ne avevo fin sopra i capelli di lui! Non lo sopporto più!! Appena incontrai Gio gli corsi incontro e lo abbracciai.

"Ti ha fatto qualcosa?" Chiede lui pensando sempre al peggio.

"No, no...non è successo niente..." Gli rispondo rassicurandolo.

"Ok...andiamo a casa?"

"Si va bene"

Quando arrivammo a casa salutai mamma e pranzammo, dopo iniziai a fare i compiti quando ad un certo punto il mio cellullare vibrò...era un messaggio da Alex:

*Dobbiamo parlare, quando ci possiamo vedere?*

*Tipo...mai! Io non ti voglio più vedre!* gli risposi io.

*Ma si può sapere che ti ho fatto?!*

*Lasciami in pace!*

Poggiai il cellullare affianco a me e continuai a studiare finchè non arrivò l'ora di cena. Alle 20.30 mamma mi chiamò per mangiare quando vidi Alex sulla soglia della porta. Mi veniva da urlargli contro di andarsene e di lasciarmi una volta per tutte in pace...

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