Capitolo 18

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Quando mi svegliai sul comodino c'era il mio cellullare che continuava  a vibrare e appena lo presi in mano smise. Lo sbloccai e vidi che avevo 16 chiamate perse da mamma e altre 5 da un numero sconosciuto che immaginai fosse quello del suo ragazzo. Decisi di non richiamare ancora e quando mi girai vidi Alex che mi stava guardando.

"Ha vibrato tutta la notte...forse dovresti richiamare..." Mi dice Alex con voce roca.

"Non voglio andarmene e sò che se richiamo mi obbligherà ad andare con lei...e io non voglio laciare tutto questo, ma soprattutto non voglio lasciare te..." Gli dico sentendo la tristezza salire.

Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso e Alex mi perese fra le sue braccia.

"Non ti preoccupare qualsiasi cosa succeda io ti starò sempre affinco e non ti lascerò per nessuna ragione al mondo..." Mi dice lui rassicurandomi.

Dopo un po' andai in bagno mi rinfrescai e mi cambiai. Quando scesi Alex aveva già preparato la colazione, ma io non avevo fame.

"Hey guarda che devi mangiare se no cadrai per strada... " Mi dice lui.

"Ma io non ho fame..." protesto io.

"Almeno un biscotto"

"Ok..."

Dopo aver mangiato per forza decisi di andare a casa per prendermi dei vestiti di ricambio visto che sarei rimasta da Alex per un po' di giorni. Non volevo aver a che fare né con mia madre né con il suo compagno. Avrei voluto solo restare sola immersa nei miei pensieri. Al solo pensiero di dover andarmene mi veniva da piangere. Non volevo cambiare vita e ricominciare tutto da capo, qui avevo finalmente trovato dei amici che mi apprezzano per quello che sono e non per quello che dovrei essere e oltre a loro avevo anche trovato una ragazzo speciale che mi ha inseganto ad amare e a fidarmi, che mi ha salvato quando pensavo che il mondo stesse andando in pezzi, che mi ha sostenuto in qualsiasi scelta e che sono sicura che mai e poi mai mi abbandonerà.

Come avrei mai potuto abbandonare tutto questo? Sarebbe una cosa meschina e non sò se potrò mai rifarmi una vita come l'ho costruita qui assieme alle persone più speciali che io abbia mai conosciuto. Non mi ero nemmeno resa conto che che eravamo arrivati per quanto ero immersa nei miei tristi e solitari pensieri. Non volevo affontare di nuovo mia madre...

"Pronta ad antrare cucciola?" Mi dice lui stringendomi la mano.

"Non tanto..." confesso io.

"Bhe prima o poi dovrai entrare o vorrai rimanere qui davanti a questa porta?"

"Mi sa che dovrei entrare...tanto prima o poi dovrò affrontare mia madre...se mi lascrà rimanere però dove andrò? "

"Puoi sempre venire da me, casa mia è anche casa tua ora" Mi dice lui lasciandomi un bacio sul dorso della mano.

"Grazie amore" Gli dico sforzandomi di sorridere.

Dopo un piccolo bacio presi un profondo respiro e aprii la porta di casa sperando che io ne esca ancora viva...

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