6.Beats Strong

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Era stata una mattinata abbastanza strana, per via del tempo cambiato tutto d'un botto, da caldo a freddo. Ma il fatto che Camila mi avesse dato la mano, di nascosto, mentre facevamo la cover, mi rallegrò per parecchio tempo. I concerti passavano veloci ed io vivevo la mia vita come avevo fatto da tre anni a questa parte. Il cielo era diventato più assolato e le giornate più calde ed io e le ragazze provavamo più piacere ad esibirci che a stare nel bus per ore.

Aprii gli occhi, di scatto, sentendo dei rumori nello stretto corridoio. Mi immobilizzai, perché capii che non si trattava di nessuna delle ragazze. Osservai la cuccetta, accorgendomi che avevo la possibilità di controllare, visto che Camz dormiva contro il muro. Avevo un po' di timore, ma Big Rob avrebbe maciullato chiunque fosse lì dentro. Mi alzai lentamente, mettendo prima fuori la testa ed uscii dalla cuccetta. Aprii lentamente la porta che divideva i letti dal resto del pullman ed infartai, completamente, quando vidi Bradley tapparmi ma bocca:

"Buonasera, tesoro."

Io risi, facendo il più piano possibile, e quando Bradley mi baciò lo lasciai fare, mettendo le mie dita tra i suoi capelli mossi. Non era il nostro primo bacio, ma ogni volta mi sembrava che lo fosse e non ne capivo il motivo.

Continuando ad esplorare la mia bocca, il ragazzo si diresse verso il divanetto, dove la porta poteva essere chiusa, e mi fece sedere sopra di lui. Ogni volta che mi sfiorava, un senso di nausea mi invadeva il corpo e, per quanto cercassi di non pensarci, non mi sembrava una cosa così positiva per una relazione.

Mi staccai dal bacio, arrossendo, e gli accarezzai una guancia:

"Se ti trovano qui, ti uccidono."

"Ma sono in servizio."

"Per?"

"Per proteggere la tua vita."

Mi diede un altro bacio ed io scossi la testa:

"Per quello c'è già Big Rob."

"Beh" Alzò le spalle: "Per uno che era la guardia del corpo dei Jonas Brothers, io non mi fiderei molto."

"Hey" Gli diedi una botta sul petto: "Non offendere il nostro Big Rob."

Bradley sorrise di nuovo e si piegò ancora sulle mie labbra, stavolta con più foga, ed io lasciai gli occhi aperti, corrugando la fronte. Sembrava stesse nel pieno di uno spasmo sessuale e, quando le sue mani cercarono il ferretto del mio reggiseno, caddi a terra nel tentativo di alzarmi:

"Si può sapere che fai?"

"Non ho fatto niente, Lo."

"Non chiamarmi così."

Solo Camila poteva utilizzare quel soprannome e tutti lo sapevano bene. il ragazzo mi sorrise, trovando la cosa poco grave ed io mi allontanai di più:

"Non puoi fare così, non con me almeno. Stiamo insieme da due giorni, Bradley."

"Non sono abbastanza?"

"Sono abbastanza per scrivermi il messaggio della buonanotte, non per cercare di stuprarmi su un divanetto."

"Wow" Rise: "Sei così casta."

"Non sono casta" MI irritai: "Va bene? solamente non credo sia il momento giusto."

"Ma non possiamo mai vederci, Dio santo!" Alzò la voce: "Vengo qui solamente per stare con te e tu mi respingi così?"

"Non ti sto respingendo, Bradley. È che non credo di essere ancora pronta, va bene?"

"Ti stavo solamente toccando la schiena, Lauren."

The fault of the moon || CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora