Aprii lentamente gli occhi quando una voce maschile, ma famigliare, mi svegliò dolcemente:
"Ciao amore."
Toccai le tempie pulsanti e sorrisi nel sentire quella dolce parola a pochi centimetri dal mio viso. Mi tirai su lentamente, sui gomiti, e sospirai aprendo la bocca per un grande sbadiglio:
"Spero che tu abbia avuto il permesso di entrare."
"Oh" Si sedette a terra: "Ho già chiesto a tutti."
Annuii sollevata e mi rigirai in cerca di un orologio. Non mi fu facile trovarne uno, poiché nella mia cuccetta c'era di tutto tranne quello, e così mi ricordai del pacchianissimo rolex di Bradley. Afferrai il suo polso, socchiudendo gli occhi per la stanchezza, e poi mi alzai dirigendomi verso la 'cucina'.
"Oggi si ricomincia."
"Già" Lo guardai: "Sono tutti emozionati."
Il ragazzo si guardò attorno: era la prima volta che saliva e per prima cosa mi chiesi se a dirgli la posizione della mia cuccetta fosse stata Camila.
Afferrai un cartone di latte dal piccolo frigo e poi mi voltai verso di lui:
"Latte?"
"No" Scosse la testa sorridendo: "Ho già fatto."
Tornai alle mie cose ed addentai un biscotto, camminando lungo il bus per prepararmi, e poi bevvi velocemente la mia colazione:
"Mh" Deglutii: "Perché sei qui?"
"Posso anche andarmene."
Scossi la testa, consapevole del fatto che stesse scherzando, e poi sorrisi nuovamente:
"C'è un motivo preciso?"
"Ti ho portato questa. L'hai lasciata sul sedile ieri, quando sei scappata via."
Rimasi un attimo immobile al pensiero della serata precedente e masticai lentamente, chiedendomi come avevo potuto dimenticare di chiedere a Camila come si sentisse adesso.
"Allora?"
Alzai di scatto lo sguardo verso Bradley ed afferrai il peluche vinto la sera prima. Sospirai, posando l'oggetto sulle mie gambe, e poi mi pulii la bocca dalle briciole rimaste:
"Hai ragione, avrei dovuto mandarti almeno un messaggio."
"Tranquilla" Mi accarezzò la mano: "Puoi raccontarmi?"
"Certo."
Mi alzai, facendomi spazio tra le sue gambe, e mi sedetti tra le sue braccia, posando la testa sul petto scoperto da quelle cazzo di camicie sempre slacciate:
"Sono andata da Camila, come puoi aver immaginato, perché credo si sia lasciata con Mahone."
"Si" Annuì accarezzandomi i lunghi capelli neri: "Austin me l'ha detto."
"E cosa ti ha detto esattamente?"
Bradley sospirò alzando le spalle ed allora capii che di nuovo non c'era nulla; ma il ragazzo si bagnò le labbra e continuò a parlare:
"Mi ha detto che è stata Camila a lasciarlo."
"E non sai bene il motivo?"
"Dice che secondo lui c'è un'altra persona nella vita di Camila."
Alzai lo sguardo, inarcando le sopracciglia confusa, e poi scossi la testa:
"No" Sorrisi: "Camila non tradirebbe mai Austin."
"Non ho detto che l'ha tradito" Mi guardò negli occhi: "Ho detto che potrebbe esserci qualcun altro."
Mi tolsi dalla sua presa e mi diressi verso il lavandino, afferrandone i lati freddi, e guardai fuori. Mi sentivo strana, davvero strana, e non ne sapevo il motivo: Camila me lo avrebbe detto, di questo ne ero davvero sicura.
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The fault of the moon || Camren
Fanfiction"Quindi mi stai dicendo che non sei rimasta sveglia per me." "No, mi dispiace deluderti. Nicholas Sparks mi ha chiamata a gran voce per tutta la sera." Annuii, mettendo il libro da parte e mi ricomposi, rendendomi conto della mia pazzia. Ma poi la v...