28. I'd give you the moon

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Spensi la macchina e suonai più volte:

"Sbrigatevi! Se mi beccano, Steph ci uccide."

Dinah ed Ally salirono sull'auto, cercando di non sbattere gli sportelli, ed io corsi via lungo la statale.

"Dov'è che devo portarvi?"

"A Los Angeles."

"WoW" Dissi ridendo: "Pensavo in Italia."

Dinah mollò il cellulare e mi disse la via precisa in cui era stata organizzata la festa.

"Resti con noi?"

"Oh no" Guardai i fari della macchina dietro di me: "Se Steph sa che ho preso la sua macchina, diventerete le 4H. e poi lo sapete, non sono tipo da fare queste cose."

Annuirono e si sistemarono i vestiti attillati:

"Siete bellissime comunque" Sorrisi: "Ma non fate troppo tardi, altrimenti non so come coprirvi."

"Non preoccuparti, Lauren. Ci sarà Taylor ad accompagnarci a casa."

Impossibile: Camila, se Tylor fosse stata alla festa, sarebbe stata in quella macchina con noi. mi sistemai i capelli, abbassando il finestrino ed immettendomi nella via di destra, e guardai nello specchietto retrovisore:

"E come mai Camila non c'è?"

"Sarà occupata a donare le sue grazie."

"Vi prego." Dissi sospirando: "Basta parlare di questo. Se solo sapesse che ve ne ho parlato, si arrabbierebbe a morte."

La più grande spuntò tra i due sedili e mi guardò accarezzandomi la spalla:

"Se lo meriterebbe" Confessò Ally: "è il minimo, dopo quello che ti ha detto."

"Vogliamo bene a Camz" Dinah si intromise: "Ma è stata lei ad ammettere che le piace spazzolare il suo pony. E anche se non l'ha riferito a noi, dovrebbe immaginare che il suo cavallo da monta se ne vanta con gli altri."

"Oh" Risi: "Va bene: direi che per oggi basta parlare di cavalli e doti."

Ally, da dietro, rise come una matta. Mi ci voleva un po' di normalità: in quel bus mancava da quasi un mese.

"è questo?"

"Un po' più avanti" Disse Dinah: "E comunque grazie del passaggio."

"Di niente: dovevo prendere un po' d'aria."

Le ragazze mi baciarono una guancia e scattarono fuori dall'auto, sorridendo e salutando tutti. Rimisi in moto la macchina, ma Brad infilò la testa nel finestrino:

"Tu non ti fermi?"

"Oh" Sorrisi: "Ciao. No, oggi non sono in vena."

"Vuoi che venga con te?"

Strinsi il volante tra le mani, mostrando le mie nocche bianche, e poi sospirai scuotendo la testa:

"Sto andando a dormire" Mentii: "Non so quanto ti convenga."

"Va bene."

Bradley si sporse di più e mi baciò le labbra rosse. Dando poi una botta allo sportello per farmi capire che potevo andare:

"Ci vediamo domani, amore."

"Certo." Dissi a mezza bocca: "Buonanotte."

**

"Ma che cazzo."

"Wow" Disse Normani: "Buonasera anche a te."

Alzai la testa, restando comunque a quattro zampe, e socchiusi gli occhi sbuffando:

The fault of the moon || CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora