"Basta!" Urlai ridendo: "Ti prego, Brad, basta."
Mi agitai sotto di lui, poiché le sue mani ormai da uomo mi solleticavano la pancia, e con una leggera spinta lo buttai all'indietro, facendolo atterrare sul divano:
"Odio il solletico." Mi asciugai le lacrime per le risate: "Dovresti saperlo."
Bradley si alzò, afferrando la camicia dalla mia cuccetta, e poi mi sorrise raggiungendomi ancora a petto nudo:
"è ancora bagnata" Disse indicandola: "La prossima volta che mi ci fai cadere la colazione sopra, giuro che ti faccio il solletico fino a farti rimanere senza fiato."
Il ragazzo buttò la stoffa alle sue spalle e mi spinse contro il lavandino, facendo mici sedere sopra:
"Mi sei mancato" Accarezzai i ricci scuri: "Mi sento davvero bene."
Ormai tutta la finzione era diventata parte di me. Fingevo sempre: ero diventata la protagonista di un vortice di bugie. Mi stavo auto convincendo che con Camila non era mai successo nulla e che a me Brad piaceva per davvero: mi stavo facendo il lavaggio del cervello senza nemmeno accorgermene.
"Oggi si canta?"
"No" Scossi la testa: "Dopo una settimana che cantiamo, oggi non abbiamo nulla."
Il ragazzo mi sorrise e si avvicinò alla mia bocca, leggermente aperta per parlare, e mi baciò guardandomi prima negli occhi.
"Ti amo, Lauren."
Posai il mento sulla sua spalla nuda, abbracciandolo, e sospirai a quelle due parole tanto forti. Steph mi avrebbe detto sicuramente di accontentarlo; ma non lo avrei mai fatto: un bacio andava bene, ma mai avrei detto parole tanto forti.
"Sai" Disse lui cambiando discorso: "A quanto pare non vale molto la regola della 'prima volta' per la tua amica."
Mi rizzai con la schiena, corrugando le sopracciglia, e poi spostai leggermente la testa per guardarlo meglio:
"Aspetta" Dissi fredda: "Che vuol dire?"
Brad si guardò attorno, assicurandosi che non ci fosse nessuno, e poi si bagnò le labbra divertito. Sembrava mi stesse dicendo la cosa più figa della terra:
"Ho parlato con Austin." Si guardò di nuovo alle spalle: "E sembra che Camila sia andata nel suo appartamento, l'altra notte."
"Mhmh."
"Davvero non capisci?"
Guardai il finestrino di fuori, dietro di me, e ci pensai un attimo:
"No" Alzai le spalle: "Cos'è che devo capire?"
Brad alzò gli occhi al cielo divertito dalla mia ingenuità, e poi si grattò il dietro dell'orecchio, segno che non sapeva come dirmelo.
"Oh" Gli diedi una piccola botta sui pettorali: "Allora?"
Sospirò e rise leggermente, abbassando la voce:
"Sembra che la Cabello abbia dato le sue 'doti' al ragazzo."
"Ma cazzo" Sbottai: "Puoi parlare bene? Sono stupida e non capisco."
A quel punto Bradley rise rumorosamente e poi socchiuse gli occhi, ripensando alla parolaccia che avevo usato ed io lo invitai a parlare. Ma lui era ancora un po' scosso:
"Ho detto una parolaccia, e va bene" Alzai le mani al cielo: "Non sono una principessa, fattene una ragione."
Annuì divertito e tornò alla spiegazione:
"Dai Lauren..." Sorrise: "Cosa vuoi che abbiano fatto?"
"Visto un film?"
Scosse la testa:
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The fault of the moon || Camren
Fanfic"Quindi mi stai dicendo che non sei rimasta sveglia per me." "No, mi dispiace deluderti. Nicholas Sparks mi ha chiamata a gran voce per tutta la sera." Annuii, mettendo il libro da parte e mi ricomposi, rendendomi conto della mia pazzia. Ma poi la v...