Accarezzai i lunghi capelli di Camila, stesa con la testa sulle mie gambe, e poi mi bagnai le labbra per parlare:
"Sicura che vada bene questo?"
La cubana si tolse gli occhiali da sole ed alzò il mento per guardarmi da sotto. Poi sorrise e mi baciò di nuovo:
"Certo" Sospirò felice: "Inizia a leggere."
Prima di fare quello che mi aveva chiesto, guardai per un secondo le sue iridi marroni: amavo così tanto i suoi occhi. Le toccai una guancia come se toccandola avessi potuto capire cosa stesse provando in quel momento, e lei mi sorrise ancora. Mi guardai attorno, facendo bagnare il mio corpo dai primi raggi del sole mattutino:
"Okay" Mi schiarii la voce scherzando: "Vado."
Mi toccai i capelli neri, preoccupata di saper leggere abbastanza bene per lei, e poi sospirai con il cuore a mille, non per la lettura, ma perché l'amavo:
"<< So che sai che mi piace Craig. E so che ti ho detto di non pensare a me in quel modo. So anche che io e te non possiamo stare insieme così... ma voglio scordarmi tutto questo per un minuto, Ok?>>.
<< Ok.>>
<<Voglio essere sicura che a baciarti per la prima volta sia una persona che ti vuole bene, Ok?>>
<<Ok.>> Stava piangendo a dirotto, adesso. E piangevo anch'io, perché quando sento frasi simili non posso farne a meno.
<< Voglio solo essere siura, Ok?>>
<<Ok.>>
E mi ha baciato. È stato quel genere di bacio di cui non puoi parlare a voce alta con i tuoi amici. Quel genere di bacio che mi ha fatto capire che non ero mai stato felice, prima."
Mi fermai un attimo, deglutendo rumorosamente per la strana sensazione, e Camila se ne accorse, scattando in piedi:
"Cos'hai?" Mi guardò preoccupata: "Ho fatto qualcosa?"
Rimasi in silenzio, chiudendo il libro, e scossi la testa velocemente. Quando la cubana si sedette sulle mie gambe, socchiusi gli occhi:
"Hey Lo" Mi toccò il viso: "Che hai?"
Mi sembrò così stupido dirlo che quasi volevo piangere.
"Sono felice." Dissi infine: "E non hai idea di come mi senta."
Camila tirò un sospiro di sollievo e poi mi abbracciò, restando con le mani avvinghiate alla mia schiena:
"Mi farai infartare" Si alzò: "Andiamo?"
"Certo."
Mi alzai anche io, afferrando la mano che mi aveva porto, e raccolsi le nostre cose, mettendo la coperta sulla mia spalla nuda. Camminammo dal giardino dell'albergo fino a raggiungerne l'entrata. Ci dirigemmo verso l'ascensore, dove Camila mi spinse contro il vetro e mi baciò di nuovo per una durata di 2-3 minuti. Prima che le porte si aprissero, spinse il pulsante 'stop', facendoci fermare di colpo:
"Cazzo" Esclamai ridendo: "Comincio ad avere paura."
"Ascoltami" Mi accarezzò il braccio destro: "Come vuoi che mi comporti davanti alle altre ragazze?"
"Come vuoi." Sorrisi: "Non voglio obbligarti o fermarti a fare niente. Comportati come faresti tu: a me andrà bene."
Mila annuì, baciandomi ancora e ancora, ed io lasciai cadere a terra tutte le cose. Quando le mie mani raggiunsero i suoi capelli neri, fummo costrette a risalire visto che qualcuno aveva spinto il pulsante da fuori. Quando le porte si aprirono, io e Camila barcollammo stanche fino alla mia camera:
STAI LEGGENDO
The fault of the moon || Camren
Fanfiction"Quindi mi stai dicendo che non sei rimasta sveglia per me." "No, mi dispiace deluderti. Nicholas Sparks mi ha chiamata a gran voce per tutta la sera." Annuii, mettendo il libro da parte e mi ricomposi, rendendomi conto della mia pazzia. Ma poi la v...