Capitolo XII

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Fiore arrivò, in tutta la sua bellezza: indossava dei jeans chiari larghi e strappati, una T-shirt bianca, un giubbotto di pelle nero, Dottor Martens dello stesso colore e un cappello che li teneva indietro i capelli. Non mi lasciava ancora indifferente vederlo, ma penso che chiunque sarebbe svenuto davanti a un concentrato di fascino come quello.
Mi alzai dal mio posto tra Giorgio e Rob, chiamai Chiara, Anna e Fede per farle avvicinare e iniziai ad estrarre i piccoli pacchetti ragalo dalla borsa.
Li porsi uno alla volta a ciascuno di loro e dissi:
<< Questi sono per voi, li ho preparati io, per Natale... >> Sorrisero ringraziandomi e aprirono le scatoline, chi con molta delicatezza, chi con estrema mancanza di tatto.
Tutti rimasero colpiti, Fiore mi abbracciò lasciandomi sulle guance e sussurrandomi piccoli grazie all'orecchio, Chiara, Anna e Fede indossarono subito le loro collane, Fiore si mise l'anello al dito mentre Giorgio dopo averlo misurato lo aveva infilato nella catenella che aveva al collo: gli andava un po' largo e rischiava di perderlo, Rob invece aveva i guanti, perciò lo rispose in tasca e mi sorrise calorosamente.
Poco dopo Fiore tornò dai suoi amici, Lara era con noi e aveva visto i regali che avevo dato agli altri, mi fece i complimenti e poi tornò a parlare con Anna, io mi ero seduta si nuovo tra Giorgio e Rob:
<< Allora, vi piacciono davvero gli anelli? >>
<< Sì Sam. Peccato che il mio sia un po' largo. >> Rispose Giò.
<< Tu hai provato il tuo Rob? >>
<< Sì, mi va bene, guarda. >> Disse sfilandosi un guanto e infilando il dito medio nell'anello. Lo fissai fantasticando:
<< Dovresti infilare quel dito da un'altra parte, oltre che nell'anello sai? >>
Si girò guardandomi negli occhi sorridendo, io ricambiai suo sorriso e lui disse:
<< Ah sì e dove...? >> Rob... Non ti conviene provocanti in questo modo se vuoi arrivare vergine a Natale.
Innarcai un sopracciglio, mi alzai affermandosi la mano e poggiandola su di me, tra le cosce:
<< Qui. Per esempio. >> dissi senza distogliere lo sguardo dal suo.
Lui tolse rapidamente la mano imbarazzato e voltandosi verso Giorgio che ora ci osservava divertito. Vedere Rob reagire in quel modo era il mio passatempo preferito, con quel faccino imbarazzato sembrava un cucciolo indifeso. Risi e gli accarezzano il volto per tranquillizzarlo. Lui mi sorrise squotendo la testa.
<< Sam sei una bastarda... >> disse.
<< Una bastarda che muore dalla voglia di starti sul cazzo. Letteralmente. >>
<< Ma tu rimani mai senza battuta pronta?? >>
<< No, non è nel mio stile. E Non è nel mio stile rimanere senza pacco... Poi si sta avvicinando Natale... un bel pacco regalo per me. Il tuo. >>
Rob strabuzzò gli occhi e mi disse:
<< Ma sei una cosa allucinante! Pervertita! >>
Risi di gusto a quelle parole e poi risposi:
<< Andiamo Rob, non devi necessariamente inzuppare il biscotto. Mi accontenterei anche di farti un pompino! >>
Rob guardò Giorgio con la bocca spalancata.
<< Hey guarda che il pompino dovrei fartelo io, spetta a me spalancare le fauci, a meno che tu non sia così elastico da riuscire a fartelo da solo... >> Non rispose continuando a fissarmi con occhi increduli, mi avvicinai a lui poggoandogli una mano sul ginocchio e una sul membro, ma i jeans larghi rendevano il lavoro un po' più difficile.
Lui divenne paonazzo << Che c'è Rob, il gatto ti ha mangiato la lingua? Perché quella lingua la volevo io. >> indietreggiò spostandosi la mano dal membro,lo guardai con espressione imbronciata, come una bambina a cui hanno tolto il leccalecca, con la differenza che io dovevo ancora assaggiare il mio.
Devo ammetterlo, quel ragazzo aveva una strepitosa forza d'animo, chiunque al suo posto a quell'ora avrebbe avuto già i pantaloni calati e mi avrebbe messa in ginocchio. Lui invece era lì, spiazzato dalle mie avance che mi guardava senza fiato.
Prima che potessi aggiungere altro udimmo il rumore di uno scooter che veniva verso di noi, infatti dopo neanche 10 secondi uno scooter grigio con due ragazzi in sella.
Lo scooter si fermò a un metro da noi e i due scesero: erano Andrea e Gianluca, amici di Rob. Andrea faceva perdere la testa a Federica che al suono dello scooter si era precipitata a vedere se fosse lui e avuta la conferma assunse un atteggiamento civettuolo, stessa cosa fece Lara con Gianluca.
Credo che Lara stesse iniziando a provare interesse nei confronti do Gianluca, sorrisi nel vederla pavoneggiarsi con lui e notai che al ragazzo lei non dispiaceva affatto, anzi, avrei giurato che anche per lui ci fosse un interesse.
Fede cercava di farsi notare da Andrea, il quale sembrò non far caso più di tanto a lei, anche se di tanto in tanto le lanciava occhiate ammiccanti.
Al diavolo! Ero io l'unica che nonostante sbattesse letteralmente la figa in faccia al ragazzo che le interessava non ricevesse neanche uno straccio di attenzione se non bocche spalancate e occhiate stupefatte!?!
La vita era ingiusta!
Fissai Rob intento a scambiarevdue chiacchiere cin Andrea e mi chiesi cosa diamine dovessi fare per fami concedere almeno un buono per toccargli il pacco.
Si era fatto tardi, così mi incamminai con Giorgio verso casa.
<< Sam, toglimi una curiosità, ti diverti a mettere Rob iin soggezione? >> mi domandò sorridendo.
<< A dire la verità sì Giò, lo trovo esilarante, ma non è l'unico motivo per cui lo faccio. >>
<< Allora stai cercando di convincerlo? >>
<< Sì Giò, voglio portarmelo a letto e sono disposta a tutto pur di riuscirci, ma devo ammettere che quel ragazzo ha fegato, non tutti avrebbero avuto la sua stesse forza d'animo. >>
Giorgio annuì, mi lasciò sotto il portone di casa mia salutandomi con due baci per guancia e si incaminò verso casa sua.

Odiavo i girasoli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora