Capitolo XXIII

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Gennaio sembrava non voler finire mai... Di solito il tempo passava velocemente, ma quel mese era così pieno zeppo di avvenimenti che il tempo scorreva denso e lento.
Per passare le serate in compagnia e allegria spesso io e i miei amici andavamo a rinchiudersi nel nostro bar preferito, a volte ci passavamo ore intere e c'era un bel calduccio.
Quella sera eravamo per strada diretti proprio lì, ma quando arrivammo di fronte ell'entrata ci accorgeremo con tristezza che la saracinesca era abbassata e le luci spente.
<< Oh andiamo! Ma che palle! >> esclamò Giò.
Rob alzò gli occhi al cielo e Chiara e Anna avevano una faccia abbattuta.
<< Ma porca troia! Per quale cazzo di motivo è chiuso?! >> dissi io.
<< Vicolo? >> propose Chiara facendo spallucce.
<< Non ho nessuna voglia di andare lì a ridurli le chiappe in due cubetti di ghiaccio. >> risposi io bruscamente.
<< Se andassimo a un altro bar? >> propose Giò.
<< Tipo? >>
<< Che ne dite del Notorius? >> rispose Rob.
Ero l'unica a non sapere dove e come fosse.
<< Sì però è un po' lontano... >> disse Anna.
<< Lontano quanto? >> fu la mia pigrizia a parlare.
<< Circa venti minuti di strada. >>
Alzai gli occhi al cielo borbottando, non avevo voglia di camminare, ma erano tutti daccordo così ci incamminammo e il mio cervello si preparò all'idea di dover camminare per venti minuti.
Il Bar era molto grande, con una veranda chiusa a vetrate sul retro. Prendemmo posto a un grande tavolo bianco, ordinammo, poi il telefono di Rob vibrò sul tavolo:
<< Pronto?..... Siamo al Notorius..... Sì...... Con chi sei?.... Va bene... A tra poco allora. >>
Rob chiuse la chiamata e si rispose il telefono nella tasca della felpa bordeaux.
<< Chi era Ro'? >> chiese Giorgio.
<< Gianluca, verrà qui con Vittorio e Andrea. >>
<< No! Vittorio no! >> dissi io piagnucolando. Se c'era una persona che mi stava atrocemente sulle palle era Vittorio. Era un ragazzo troppo convinto di sé, pensava anche di essere simpatico, ma era irritante e in oltre era così pieno di sé che si depilava le sopracciglia meglio di noi ragazze e ci prendeva in giro se avevamo anche un solo pelo fuori posto. Odioso.
<< Nah dai Sam, sarà divertente vedere te che lo fai a polpette. >> disse Rob.
<< E certo. Ti ti diverti a guardare lo spettacolo e te la spassi, intanto il pacco non me lo dai mai! Egoista! >>
<< Cosa diavolo c'entra il mio pacco ora?? >>
<< Amore il tuo pacco c'entra ovunque! Tranne che dentro di me a quanto pare. >>
<< Saaaaaammmm!!! >> la voce di Rob sembrava un mugolio.
<< Hey non ti ho ancora toccato! E quando sarai nel mio letto che farai? Urlerai il mio nome piangendo? >>
A volte esageravo davvero con Rob, ma era più forte di me! Mi divertivo troppo, poi gli altri mi incoraggiavano con urli d'effetto e applausi.
Povero Rob.
Gianluca e i suoi amici arrivano e vidi gli occhi di Lara illuminarsi, Gianluca si sedette accanto a lei. Eh si, trova quei due c'era chimica.
Rivolsi un cenno distratto a Vittorio e salutai gli altri due.
Ognuno di noi aveva ordinato qualcosa, Rob il suo solito caffè macchiato e un muffin al cioccolato.
<< Fammelo assaggiare! >> dissi posando la mia cioccolata calda.
<< Sam! Dammi tregua diamine! >>
Lo fissai perplessa, poi capii e gli rivolti un'occhiataccia:
<< Mi riferivo al muffin! Idiota! >>
Lui fissò prima me, poi in muffin.
<< Aahhh! Ahahahah! Scusa ma visto che nelle firme frasi c'è sempre qualche allusione al sesso o mio pacco credevo che volessi assaggiare altro! >>
Risi, poi dissi:
<< Beh, se ti va sì, lo assaggio volentieri! >>
A quelle parole Rob tornò serio e mi toccò un pezzo di muffin in bocca cin forza.
<< Se fai lo stesso col tuo muffin allora sono a cavallo! >>
<< Ma porca di quella...! Ma è mai possibile che tu sappia sempre cosa dire?? >> era diverito e imbarazzato alla stesso tempo.
<< Rob a che cazzo! E scopiamo una benedetta volta! Che ti costa!? Non te ne pentirai! Garantisco! >>
Rob scosse la testa e versò una bustina di zucchero nel suo caffè macchiato.
Gianluca e i suoi amici mi stavano guardando. Forse ero stata un tantino... cime dire? Spinta?
Finì la mia cioccolata calda e cercai di darmi un contegno.
Rob sorseggiò il caffè dalla tazzina e ad ogni sorso vedevo il pomo di Adamo salire e scendere, aveva un collo lungo aggraziato ed invitante. Cosa non era invitante di lui? Gli posso una mano sul ginocchio e lui le strinse, poi iniziai ad accarezzarlo col pollice, poi con le unghie feci piccoli cerchi concentrici al centro del suo palmo grande, lui muovevo il pollice su e giù accarezzando lievemente il dorso del mio pollice.
Gli posai la mano sul collo e iniziai a far scorrere l'unghia dell'indice da dietro l'orecchio fino allo scollo della felpa. Continuai a grattargli dolcemente il collo godendomi i brividi che lo percorrevano di tanto in tanto. Chiudeva gli occhi e quando gli riaprirà le pupille erano dilatate, si stava rilassando:
<< È bellissimo. >>
<< Dovresti vedere che effetto hanno qui. >> Risposi poggiandogli le dita dell' altra mano sull'inguine e scorrendo dolcemente su e giù sulla stoffa dei vestiti. Lui non rispose, poggiò una mano sulla mia e se non fosse stato per gli altri che ci guardavano gli avrei messo la mano nei pantaloni.
<< Fallo anche tu. >> dissi prendendo la sua mano e poggiandola all'intero del mio ginocchio. Lui iniziò a muovere le dita e Continuammo così per un tempi che mi parve infinito.
<< Ragazzi andiamo a pagare. >> disse Giorgio riportandomi alla realtà.
Scossi la testa, poi mi alzai.
Arrivati alla cassa Rob andò in bagno.
Pagammo il conto, poi quando quello schianto di ragazzo tornò gli misi le braccia attorno al collo e gli dissi:
<< Dovevi portarmi in bagno con te amore. >>
Rob rivolse un'occhiata ad Andrea e Gianluca che distolsero subito lo sguardo, poi mi prese il volto tra le mani e mi sussurò:
<< Sam, smettila. Non voglio che pensino che sei una puttana. >>
A me non importava un fico secco. Io amavo quel ragazzo e volevo anche portarmelo a letto e scoparmelo come cristo comanda, loro non erano nessuno per giudicare, ma quelle parole mi scaldarono il cuore. A lui importava di me...

Odiavo i girasoli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora