Capitolo XXVII

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Eravamo comodamente sedute nel nostro bar preferito: io, Chiara, Anna, Federica e Lara.
Una cosa "tutta al femminile".
Giorgio e Rob erano andati fuori città con altri amici.
<< Allora Lara, come va con Gianluca? >> Chiese Federica.
Lara arrossì un po' e poi sorrise mostrando lo spazio tra gli incisivi.
Era proprio carina devo ammetterlo.
<< Ci siamo baciati un paio di giorni fa... >> disse con la tipica vocina da ragazza innamorata.
<< Ah ah! Quindi vi state frequentando! >> continuò Fede.
<< Non lo so... Cioè, insomma... A me piace... >>
<< Se ti ha baciata vuol dire che anche tu gli piaci, almeno fisicamente. >> dissi agitando il cucchiaino da caffè per aria.
Lei arrossì nuovamente, mi faceva quasi tenerezza.
Quasi.
Fede rise, era nel suo elemento: si trovava perfettamente a suo agio quando si parlava di quel genere di argomenti.
<< Pensate che potrei piacerli? >>
Io feci spallucce, non avevo mai palato con Gianluca se non per dirgli buongiorno e buonasera.
<< Secondo me sì, dai! >> disse Chiara mostrando i denti in un sorriso perfetto.
<< Io ci messaggio spesso con lui la sera e ogni tanto gli chiedo di te, ma non so se gli piaci davvero. Però credo ci siano speranze. >> disse Fede.
Lara sgranò leggermente gli occhi e aggrottò le sopracciglia:
<< Perché ci messaggi quasi ogni sera? Che vi dite? >>
Fede non lo faceva neanche apposta, ma aveva atteggiamenti molto civettuoli con i ragazzi...
<< Oh, no, tranquilla, nulla di che, lo faccio solo perché non ho nulla da fare la sera e voglio un po' di compagnia. Tutto qui. >> Disse Federica in risposta addentando la sua ciambella al cioccolato.
<< E di tutti i ragazzi che hai nella tua rubrica devi cercare compagnia proprio da Gianluca? >> chiese Lare aggrottando ancora di più le sopracciglia e corrugando la fronte, ed effettivamente non aveva mica tutti i torti: Fede faceva colpo su molti ragazzi, nella sua rubrica aveva una vasta gamma di ragazzi che avrebbero potuto tenerle compagnia quando non aveva nulla da fare.
La cosa iniziava a farsi interessante.
<< Uffa Lara tranquilla! Gianluca non mi interessa minimamente! >> sbuffò l'altra.
Lara non sembrò convinta e aveva ancora quell'espressione scorpacciata stampata in volto, era seduta si fronte a me, si concentrò sul suo espressino, poi sollevò so sguardo e incrociò il mio, le rivolsi un sorriso rassicurante, persino a me non sarebbe piaciuto se una mia amica avesse messaggiato ogni sera con Rob per "avere compagnia".
Pagammo il conto e ci dirigemmo al nostro beneamato vicolo. Si sentiva la mancanza di quei due... senza di loro l' atmosfera era alquanto smorta... E senza Rob e i suoi abbracci ni sentivo spoglia e avevo più freddo del solito...
Uffa... Mi mancava.
<< Lara che ne dici se chiamo Gianluca e gli chiedo di raggiungerci con Andrea? >> Chiese Fede ammiccando un sorriso.
Le pupille di Lara cambiarono forma e diventarono dei cuoricini palpitanti, seguirono gridolini di allegria e saltelli di gioia:
<< Siiiiiiiiiiii!! >> quell' "Iiiii" mi aveva fatto fischiare le orecchie. Dannate corde vocali con la Potenza di un mitra!
Poco dopo udimmo il rumore del motore di uno scooter che si avvicinava nella nostra direzione, infatti lo scooter bianco guidato da Andrea e con Gianluca dietro si fermò vicino ai gradini dove eravamo sedute.
<< Buonasera! >> Salutarono i due appena arrivati.
Noi ragazze ricambiammo il saluto, chi con più enfasi delle altre.
Lara abbracciò affettuosamente Gianluca che ricambiò l' abbraccio. Erano carini insieme.
Fede sfoderò le armi da combattimento per farsi notare da Andrea, e questa volta ci riuscì perfettamente.
Io, Anna e Chiara rimanemmo sedute, alla con la mano sotto il mento e il gomito poggiato sul ginocchio, Chiara con le mani nelle tasche della felpa e io al vetro col le mani nelle tasche dei jeans e le ginocchia larghe: modalità camionista insomma. Osservavamo la scena di loro due che se la ridevano con i rispettivi polli.
Sbuffai e pensai a Rob. Sicuramente lui non stava minimamente pensando a me, probabilmente stava ridendo come un ebete sotto l'effetto della marijuana o di qualche alcolico e se la stava spassando con i suoi amici.
<< Ti manca Rob? >> chiese Anna.
<< ...Già! >>
<< Ti piace proprio tanto vero? >> mi sorrise teneramente.
<< A quanto pare Anna... >>
<< Fra tre settimane é il suo compleanno! >>
Fu come se nella mia testa suonasse in campanello d'allarme.
<< Cosa? Quando? >>
<< Il 14 febbraio! >>
<< Il giorno di San Valentino... >>
<< Sì! >>
<< Però... >> sorrisi tra me e me.
<< Sam posso farti una domanda? >>
<< Spara. >>
<< Hai mai pensato di dirgli cosa provi? Ha il diritto di sapere. E poi solo uno stupido non si accorgerebbe dei tuoi sentimenti per lui. >>
<< Credi che lui se ne sia accorto...? >>
<< Beh, non lo so con certezza Sam, ma dovrebbe essere un perfetto imbecille per non eccorgersene! >>
<< Ma, Anna! Lui è un perfetto imbeccille! >>
Io, Anna e Chiara (che stava ascoltando senza intervenire) diremmo della mia battuta, anche se io sapevo bene che Rob era tutt' altro che imbeccille...
Fede si avvicinò a noi:
<<Ragazze! >> sembrava alquanto allarmata.
<< Quando sorrido ad Andrea lui mi guarda quasi disgustato! Perché? >>
<< Sorridi. >>
Fede sorrise e notammo che sul suo incisivo sinistro era rimasto incastrato un pezzo di cioccolato della ciambella che aveva ordinato al bar.
Non resistetti e le risi sguaiatamente in faccia, subito dopo mi seguirono Chiara e Anna!
Era una scena troppo esilarante e buffa! Ma ve la immaginate? La nostra Federica perfetta da capo a piedi, che quando cerca di fare colpo su Andrea coi suoi sorrisi ammiccanti riceve in cambio solo occhiate quasi disgustate a causa di un pezzo di cioccolato tra gli incisivi?!?!!? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Mi lacrimavano gli occhi e facevo farmacia a respirare tanto ridevo.
<< Si può sapere che cazzo avete da ridere?! >> disse Fede.
<< Hai.... Hai... Ahaha... Hai un pezzo di cioccolato incastrato tra i denti!! AHAHAH!>> rispose a malapena Chiara.
Fede divenne paonazza e si passò la lingua sui denti chiedendoci se l'ospite indesiderato ci fosse ancora ma fortunatamente era scomparso.
Trotterrellò di nuovo da Andrea ma noi non riuscivamo ancora a a smettere di ridere.

Odiavo i girasoli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora