Scorsi velocemente col pollice la rubrica del mio cellulare, trovai il contatto di Fiore e pigiai sulla cornetta verde, avvicinai il telefono all'orecchio e rimasi in attesa che la voce di Fiore sostuisse gli squilli che indicavano la linea libera.
Fiore rispose a settimo squillo:
<< Ciao Sam. Dimmi tutto. >>
<< Fiore, sei libero oggi pomeriggio? >>
<< Ehm... S... Sì sì, sono libero. Perché? >>
<< Vorrei vederti, ho bisogno di parlarti... >>
<< Il tuo tono non mi fa impazzire... Ti va bene se ci vediamo verso le 17.30? >>
<< Sì, perfetto. >>
<< Bene, a dopo allora. >>
<< A dopo Fiore. >>
Agganciai il telefono e aprii l'armadio a specchio per prendere un paio di pantaloni neri e un maglioncino di mio padre a righe nere e grigie.
Andai in bagno e aprii il getto della doccia prima che iniziassi a spogliarmi per permettere all'acqua di riscaldarsi a sufficienza.
Mi puntati il getto in faccia e mi godetti la sensazione dell'acqua calda che mi scorreva sulla pelle e del profumo del bagnoschiuma alla vaniglia.
Pensai a Rob, a quanto il nostro rapporto si fosse evoluto, e a quanto Fiore fosse diventato uno dei miei amici più cari... Volevo venderlo per annunciargli che avevo capito di amare Rob, che in realtà lo avevo sempre amato, fin dal primo momento in cui avevo incrociato quel meraviglioso sguardo.
Chissà come l'avrebbe presa...Fiore riguardò di una decina di minuti, mi salutò affettuosamente al suo arrivo poi ci incamminammo insieme in un vecchio viottolo nel centro della città.
<< Allora Sam, che cosa volevi dirmi? >>
<< Fiore... Beh ecco, io... Ehm... Tu sai che ho sempre avuto il tarlo mentale di andare a letto con Rob, vero? >>
Lui annuì facendo ondeggiare la sua folta chioma nera e mi guardò con quei deliziosi occhi nocciola da dietro le lenti trasparenti dei suoi occhiali.
<< Ci ho riflettuto parecchio, e credo che... Che... Si insomma, credo che non si tratti solo di questo... >>
Fiore strabuzzò gli occhi poi agitò le mani per aria:
<< Frena frena frena! Mi stai dicendo che ti piace Rob?! >>
<< No... Ti sto dicendo che amo Rob. >>
Fiore spalancò la bocca e mi fissò per un tempo infinito.
<< Oh cazzo! Per l'amor del cielo Fiore non guardarmi in quel modo! È stato già abbastanza difficile dirtelo! Non farmene pentire... >> Gli urlai alzandomi e camminando freneticamente avanti e dietro.
<< Sam, sai che puoi dirmi tutto. Ci siamo legati molto nel giro di poco tempo, con me puoi confidarti... Solo che... Beh... Rob...! >>
<< Lo so lo so... >> Dissi stringendomi il setto nasale tra pollice e l'indice e chiudendo gli occhi.
<< Cioè, non freintendermi, io e Rob siamo amici da anni, gli voglio bene, ma tu potresti cercartene uno molto meglio di lui! >>
Come se dipendesse da me... Come se io potessi scegliere di chi innamorarmi.
Non risposi, continuai a fissare il muro di pietra davanti a noi.
<< Sam, tu sei mille volte meglio di Rob, fidati di me. Meriti di meglio. >> disse Fiore poggiandomi un braccio sulla spalla e rivolgendomi uno dei suoi sorrisi più rassicuranti.
Mi sforzai di ricambiare il sorriso.
<< Avrei dovuto capire che tutto quell'interesse che provavo si da subito non prometteva nulla di buono... >> dissi.
Sbuffai.
<< Secondo me è solo una cotta, un paio di mesi e passerà vedrai. >>
Io invece sapevo che non era così. Mi conoscevo troppo bene... avevo provato quelle cose solo per altre due persone nella mia vita, ed entrambe le volte ci erano voluti anni per riuscire a togliermi dalla testa quei due.
<< Amare è una parola grossa Sam... Non credo che tu ami Rob.È solo una cotta al massimo. >>
<< No Foire. Fidati di me. So come va a finire in questi casi, e io lo amo, ne sono certa. So perfettamente cosa vuol dire amare. Non è una semplice cotta. >>
<< Nah, vedrai Sam. >>
Sì... come no.
Cambiai argomento, non volevo più continuare a parlare di Rob e di quello che provavo per lui.
Gli chiesi come stava e come gli andavano le cose con Giulia (l'ippopotamo col cervello di un'oca).
<< Solito Sam... Come vuoi che vada? Altalenante cime sempre. >>
<< Anche tu meriti di meglio di quella sgualdrinella tutta tette appese e niente cervello. >>
<< Adoro i tuoi commenti satirici! Ahahah. >>
Ridemmo insieme.
<< Sam, posso farti una domanda? >>
<< Certo Fiore. >>
<< È vero che avevi una cotta per me all'inizio? >>
Sgranai gi occhi, mi voltai di scatto verso di lui e diventai paonazza dall' imbarazzo. Come diavolo faceva a saperlo?! Lo avevo detto solo a Chiara e sapevo per certo che lei non mi avrebbe mai tradita!
<< Ma cosa...?! Tu come diavolo fai a saperlo?! Lo avevo detto solo a Chiara! >>
<< Tranquilla, la tua amica non ha detto niente. L'ho capito da solo. >>
<< Come cazzo hai fatto a capirlo?! >>
<< Ricordi la prima sera in cui ti parlai di Giulia? Tu qualche giorno dopo mi hai detto che ti piaceva un tuo amico di classe e cui eri 'molto legata' anche se 'lo conoscevi da poco tempo' solo che 'a lui piaceva una stupida vacca'... Ti sei tradita da sola. Bastava fare due più due. >>
Fiore, fancilo. Tu e la tua intelligenza.
Non parlai, non ci riuscivo, ero troppo imbarazzata.
<< Sam? Sam parlami! Ecco. Lo sapevo. Se non ti ho detto nulla quando l'ho capito è stato proprio per questo! Sapevo che ti saresti spaventata. >>
Dio che imbarazzo...
<< Io non volevo dirtelo perché avevo paura di rovinare il nostro rapporto... E poi sapevo che non eri alla mia portata. >>
<< Sam! Ma cosa diavolo dici?! Per me non sarebbe cambiato nulla. È solo che... per me c'è sempre Giulia... Ma ero davvero lusingato dal fatto che tu provassi qualcosa per me. Davvero Sam. >>
Sorrisi. Perché quel ragazzo sapeva sempre cosa dire per farmi stare meglio? Lo abbracciai e lui mi spiegò il braccio, poi mi sorrise e questa volta non feci nessuna fatica a ricambiare il sorriso, in oltre ero felice di avergli parlati dei miei sentimenti per Rob.
Mi sentivo più leggera.
Ma c'era ancora una domanda.
Dovevo dire a Rob quello che provavo per lui?