Capitolo XX

50 1 2
                                    

Il legame tra me e Rob si rafforzava giorno per giorno... Come se fossimo migliori amici (quasi), con un piccolo intoppo: io lo amavo.
Passavamo le sere a farci scherzi, a ridere insieme, fumare per poi ancora ridere, e abbracciarci quando faceva davvero freddo e lui mi faceva entrare nelle sue felpe. Non avevamo una relazione (a parte qualche innocuo baciò a stampo che di tanto in tanto riuscivo ad ottenere) ma ogni voltare eravamo insieme mi sentivo riempita, sazia, anche senza fare l'amore come lui, io ero colma di una felicità che solo chi ama davvero può provare.
Una sera d'inverno, come tante, io e Rob eravamo seduti su degli scalini sperduti in città, Giorgio e Lara si prendevano per il culo "amorevolmente" e Chiara e Anna chiacchierano tra di loro.
<< No!! Nooo!!! Dammi quell' affare stronzone che non sei altro!!! >>
<< Vai a cuccia Sam! Ahahahah! >>
Disse Rob mente con una mano mi teneva ferma e con l'altra a sollevava per aria un piccolo oggetto nero di forma cilindrica che emanava luci a neon colorate.
<< Che diavolo vuoi fare?! >>
<< Mettere la musica a palla, e tu non puoi impedirmelo piccoletta! >>
<< Ma Rob tu ascolti musica di merda! E poi i vecchi permalosi ci caccieranno via a calci in culo se spari al massimo il volume di quella cosa! >>
Rob collegò il suo cellulare alla mini cassa e iniziò a scorrere la sua playlist. Io odiavo tutti quegli sbruffoni che per strada mettevano la musica sparata al massimo con quei così diabolici: non è che siccome siete convinti di ascoltare buona musica (che tra l'altro vi sbagliate di grosso data tutta la merda tecno è house che mettete) allora avete il potere di far ascoltare al mondo il vostro schifo senza essere mandati a quel paese. Hai voglia di ascoltare un po' di musica? Bene hanno inventato o cosiddetti: 'auricolari'!
Ecco perché non volevo che Rob azionasse quel gingillo.
<< Prima cosa io non ascolto musica di merda ma sei tu che non capisci nulla! E poi se non ti piace la canzone che sto per mettere sei libera di picchiarmi. >>
Alzai un sopracciglio:
<< Allora: prima cosa ogni volta che ho sentito quel coso in funzione c'era sempre della tecno orrenda, seconda cosa: mai una volta che tu dica "stuprarmi" al posto di "picchiarmi"! >>
<< Sam, sei sempre la solita... >> Disse Rob sorridendo mordendosi il labbro inferiore mentre lo faceva, e giuro, quando si perdeva le labbra mentre sorrideva io... io... Cazzo! Quel ragazzo era a serio rischio stupro!
Dopo pochi secondi una canzone partì e la voce di Eminem cominciò a cantare 'Lose yourself'. Okay, quella canzone poteva andare, Eminem non mi dispiaceva affatto, certo non ero una sua accanita fan, ma lo ascoltavo volentieri, a Rob invece piaceva parecchio.
Lo guardai facendogli una smorfia.
<< Allora? Mi sono risparmiato un pestaggio gratuito? >> Chiede lui.
<< Non ti picchierò, però sullo stupro non ti assicuro nulla! >> dissi sorridendo e dandogli un baciò sulla guancia.
Lara iniziò a cantare qualche frase del ritornello, aveva una bella voce, orecchiabile, ma il guaio era che ne fosse pienamente consapevole e non perdeva mai occasione di mettere in mostra il suo talento diventando molto spesso irritante.
<< Lara vogliamo sentire la voce di Eminem, per questo abbiamo messo la cassa e non abbiamo chiesto a te di cantare. >> le dissi.
Rob mi mise una sigaretta già oltre la metà davanti alla bocca, feci un tiro e lo trattenni, poi mi avvicinai alla sua bocca:
<< Mmh! Mmh! >> emisi indicandomi le labbra, lui capì e mise le mani a coppa ripetendo le stesse mosse che avevamo fatto la sera di Halloween, quando mi aveva offerto qualche tiro di erba.
Chiara approfittò del momento per strappare la cassa dalle mani di Rob, lui la lasciò fare, poi le note di una chitarra risuonarono nell'aria e i One Republic intonavano 'I lived', mi volati verso di lei e ci demmo il cinque. Grande Chiara!
Quella canzone piaceva a tutti non è così quando il ritornello partiva noi lo cantavamo in coro a squarciagola!
Spesso modificavamo il ritornello con parolacce che avevano lo stesso "ritmo melodico" e allora sì che c'era davvero da ridere!
Erano quelli i momenti che amavo di più... Rob che mi teneva in braccio sulla spalla e mi sorrideva, mentre eravamo circondati dai nostri amici più cari e cantavamo a squarcia gola spassandocela con poco.
Con loro era come stare in famiglia... Con l'aggiunta extra di Rob, ovviamente...

Odiavo i girasoli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora