|Capitolo 2|

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Carola mi aveva detto che stasera non sarebbe venuta, cosa che mi rattristò. Oltre a Carola, non ho tante altre amiche con la stessa complicità che ho con lei.
Il campanellò suonò: Matteo.
Matteo: hey Silvia! Ma.. Sei bellissima! -disse continuandomi a fissare.
Io: grazie... Anche tu sei vestito molto bene! -risposi.
Salimmo in macchina e durante il tragitto restammo in silenzio.
Poi, una volta arrivati alla festa, Matteo non smetteva mai di tenere il suo braccio sul mio collo.
Alzai gli occhi al cielo.
Matteo: che hai?
Io: ho che pensavo di parlare stasera, ma tu non fai altro che marcare il territorio!
Matteo: ma di che territorio parli?
Io: dannazione, parlo di me Matteo!
Matteo rimase in silenzio.
Matteo: meglio che vado a prendere qualcosa da bere... -disse poi dirigendosi verso il bancone delle bevute.
Sbuffai e mi sedetti su una delle sedie.
Fabiola: hey Silvia, ti stai divertendo? -si avvicinò la festeggiata.
Io: oh si Fabi, la festa è magnifica!
Ad un certo punto sentimmo dei bruschi rumori provenire da fuori.
Io: ma che sta succedendo? -chiesi alla ragazza.
Lei alzò le spalle, segno che non sapeva niente neanche lei.
Tutti ci dirigemmo verso la porta di ingresso.
Xx: salve a tutti!
Un ragazzo con gli occhi verdi, alto e vestito di pelle fece il suo ingresso a casa di Fabiola.
Pamela: chi sono questi? -chiese una mia compagna di classe alla festeggiata.
Fabiola: io.. Non ne ho idea.
Piano piano arrivarono anche altri ragazzi, tutti vestiti allo stesso modo.
Per ultimo entrò un ragazzo molto più bello degli altri: occhi azzurri e capelli nero corvino.
I nostri sguardi si incrociarono, ed io abbassai il mio in un secondo.
Mi diressi verso il bancone delle bevute, magari per raggiungere Matteo. Solo che lui non c'era.
Xx: hey bellezza... Vuoi qualcosa da bere? -mi chiese il ragazzo con gli occhi azzurri.
Io: non accetto da bere dagli sconosciuti! -risposi orgogliosa.
Xx: beh, allora è un grande peccato perchè io sto per darti da bere lo stesso! -disse con un sorriso sfacciato in faccia.
Dopo di che, versò un pò di punch in due bicchieri, uno per lui ed uno per me.
Quando mi passò il mio bicchiere, riversai il contenuto nella sua giacca.
Io: ops.. Mi dispiace Sconosciuto! -dissi allontanandomi dal ragazzo.
Xx: peccato... Ed ora questa rosa a chi la regalo? -disse prendendo una piccola rosa rossa dal mazzo di fiori nel bancone delle bevute e afferrandomi il polso.
Mi voltai verso di lui, che mi pose la rosa.
Sentimmo le sirene della polizia: evidentemente, qualcuno spaventato l'aveva chiamata.
Tutti i ragazzi con le giacche di pelle, incluso lo Sconosciuto, uscirono dalla casa di Fabiola, lasciandola un disastro.
Io rimasi impalata, con quella rosa in mano, ad osservare Matteo che si stava avvicinando a me.
Io: dove eri finito?! -urlai arrabbiata.
Matteo: avevo paura, e sono andato di sopra... Ma chi ti ha dato quella rosa?
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
Io: buffone.
Uscì dalla casa di Fabiola e mi diressi verso la macchina di Matteo.
Matteo: Silvia ma che ti prende? -disse correndomi dietro.
Io: portami a casa.
Per tutto il tragitto, Matteo non fece domande e rimasimo in silenzio.
Ad un certo punto, nella statale, Matteo accostò.
Matteo: scendi.
Io: cosa?!
Matteo: ho detto scendi! Non voglio più avere a che fare con te, puttana.
Tirai uno schiaffo al ragazzo, e scesi sbattendo la portiera.
Matteo ripartì con la sua macchina a tutta velocità.
Sbuffai.
Ed ora come ci tornavo a casa?
Iniziai a camminare, cercando di non piangere e di mantenere la calma il più possibile.
Ad un certo punto, accanto a me, mi ritrovai un ragazzo in sella ad una moto. Lo riconobbi subito: era lo Sconosciuto.
Xx: che c'è, il tuo ragazzo ti ha abbandonata? -disse ridendo.
Io: mi dai un passaggio? -tentai sbuffando.
Xx: puoi scordartelo!
Detto questo, accellerò con la moto.
Ma perchè questa sera tutte a me?
Poco dopo mi si avvicinò una macchina.
Yy: hey bellezza, serve un passaggio?
A varcare il finestrino c'era un uomo sui 50 anni, grasso e brutto che mi stava fissando, probabilmente facendo pensieri erotici.
Xx: vattene, ha già un passaggio. -disse lo Sconosciuto sbucando nuovamente dietro di me.
L'uomo con la macchina se ne andò.
Io: wow, spaventi così le persone?
Xx: diciamo che non ho una bella reputazione.. -disse sorridendo stranamente.
Io: allora me lo dai questo passaggio?
Sconosciuto sbuffò.
Xx: eh va bene, sali.
Il ragazzo mi porse il casco e poi mi invitò a salire. Mi aggrappai al suo petto e appoggiai delicatamente la testa sulla sua schiena. Aveva un buon odore lo Sconosciuto.
Gli indicai la strada per casa mia, dove in poco tempo ci arrivammo.
Scesi dalla moto e gli diedi il casco.
Io: grazie Sconosciuto!
Xx: ahahaha Sconosciuto? Chiamami Alex... E tu sei..?
Io: io sono Silvia. -dissi sorridendo.
Alex: bene Silvia, è stato un piacere conoscerti... Ciao! -disse salutandomi in modo sgarbato.
Sorrisi falsamente e mi diressi verso casa.
Che strano ragazzo quell'Alex!

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