|Capitolo 16|

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La giornata seguente passò in fretta. Forse passò così veloce perchè mi sentivo davvero felice.
Carola era contenta della decisione di mia madre di annullare la punizione, così potevamo vederci anche fuori scuola.
Lei sarebbe venuta con me stasera alle corse.
La sera, mi preparai in fretta per arrivare un pò prima dell'inizio delle corse.
Carola: sono davvero felice per te e Alex, Silvia! -esclamò entusiasta la mia amica durante il tragitto.
Io: anche io... Ma ancora stiamo solo uscendo, niente di serio!
Carola: sisi, ma se farete come me e Davide, non mancherà molto prima che vi mettiate insieme!
Annuì sorridendo.
Volevo fare le cose con calma con Alex, perchè lui era un ragazzo diverso da tutti quelli che avevo avuto in precedenza, e non mi piaceva fare piani per il futuro, mi bastava godermela al pieno.
Una volta arrivate, Alex e Davide erano già lì e stavano parlando con l'uomo enorme che mi aveva aggredito un pò di tempo fa. Sembrava arrabbiato.
Carola: chissà cosa gli starà dicendo...
Io: speriamo niente di preoccupante...

POV. ALEX
Bill: mi spieghi che fine hai fatto Alexander?! Sei scomparso per quasi una settimana! -disse Bill pieno di collera.
Io: avevo bisogno di staccare da tutto e da tutti... Posso fare una vacanza o devo chiederti il permesso? -chiesi in aria di sfida.
Davide restava lì in silenzio, non sapendo cosa fare per mettere fine a tutto questo discorso.
Bill: mmh.. Che sia l'ultima volta Alexander che fai qualcosa senza avvisarmi, sia chiaro. Sennò... Qualcuno potrebbe rimetterci.
Io: e per qualcuno cosa intendi?
Bill: ah non so.. Magari quella ragazza per cui mi hai tirato un pugno... -disse con un sorriso sfacciato in volto.
Io: non provare a toccare Silvia. -dissi stingendo la mascella e avvicinando la testa alla sua.
Bill: bene, si chiama Silvia... Ciao Silvia! -disse con lo sguardo rivolto dietro di me.
Mi voltai e vidi lei insieme a Carola con le facce un pò preocuccpate.
Silvia: non parlo con la gente che mi aggredisce. -rispose acida a Bill.
Se usasse un pò meno sfacciataggine nelle parole che dice, sembrerebbe davvero più cordiale.
Bill iniziò a ridere.
Bill: si vede proprio che non sai con chi stai parlando piccolina.. Sono Bill Gray, l'uomo che gestisce tutto questo. -disse iniziando a girare su stesso.
Silvia: wow, bel posto. -rispose nuovamente acida.
Carola sembrò bisbigliarle qualcosa, ma ormai Silvia si era intestardita su questo uomo.
Bill: ...e sono anche il capo del tuo fidanzatino.. Faresti meglio a non parlare molto piccolina, se non vuoi che gli accada qualcosa.. O peggio, che accada qualcosa a te! -disse raggiungendo Silvia e tirandole su il piccolo mento verso di lui.
Io: non provare a toccarla, Bill. -dissi spingendolo verso la parte opposta di Silvia, e mettendomi in mezzo tra loro due.
Bill: ok, ok ho capito Alexander.. -disse alzando le mani sarcastico -me ne vado. -ridacchiò andandosene.
Mi voltai verso Silvia.
Io: tutto ok? -chiesi premurosamente.
Silvia: si.. Odio quell'uomo..
Io: meglio stargli alla larga.. Ti va di fare un giretto?
Annuì sorridendo.
Ci allontanammo da Carola e Davide, e andammo verso le panchine vicino al bosco.
Silvia: quando iniziano le corse stasera?
Io: tra più o meno dieci minuti..
Un silenzio tombale invase le nostre parole.
Silvia in fondo era una ragazza timida, ma lo teneva nascosto molto bene. Faceva la sfacciata, quella che dice sempre le cose in faccia, ma in realtà era un ragazza ingenua, timida e tranquilla.
Io: vuoi gareggiare con me stasera? -le proposi.
Silvia: si! -esclamò con troppo entusiasmo.
Se ne rese subito conto, e così abbassò lo sguardo e arrossì.
Le tirai su il mento e le stampai un bacio sulle labbra.
Io: sei così.. -feci una pausa in cerca delle parole giusta.
Silvia: così..?
Io: dolce.. -dissi fissandola negli occhi.
Lei sorrise e mi baciò nuovamente, ma stavolta approfondimmo di più. Le nostre lingue si intrecciarono, e ci staccammo in mancanza di ossigeno.
Silvia: è ora di andare... Raggiungiamo gli altri.. -disse alzandosi.
Le tesi la mia mano, che lei non pensò due volte a prenderla, e le nostre dita si attorcigliarono.
Io: sai.. Forse è meglio che non vieni spesso qui.. Non mi piace Bill, ho paura che possa accaderti qualcosa..
Silvia: stai tranquillo Alex, finché ci sei tu non può accadermi niente... E poi quel Bill non mi fa paura, lo potrei benissimo uccidere con una sola mano.
Scoppiai a ridere.
Silvia: che c'è? -disse con un sorriso stampato in volto.
Io: hai detto un'immensa cazzata Silvia! -esclamai ridendo.
Silvia: perchè?! Non conosci le mie armi segrete..! -disse con fare risoluto.
Io: mmh.. -dissi avvicinandola a me.
Le stampai un altro bacio.
Carola: piccioncini, volete smetterla di stare sempre attaccati?! Sapete, stai per iniziare una corsa!
Io e Silvia guardammo Carola e scoppiammo a ridere, contagiando anche lei.
Silvia: Carola ha ragione, andiamo Alex!
Raggiunsi la mia moto da solo, perchè Silvia si fermò un attimo a parlare con Carola.
Jane: allora, stasera battiamo tutti, eh Alex?! -disse Jane raggiungendomi vicino alla moto.
Io: in realtà stasera io gareggio con Silvia...
Jane: come?! Gareggio sempre io con te!
Io: si ma ora io e Silvia siamo qualcosa di più.. -dissi lasciandole intendere tutto.
Jane spalancò la bocca, rivelandosi offesa e poi girò i tacchi e se ne andò.
Silvia mi raggiunse poco dopo.
Silvia: cosa voleva quella gatta morta?
Io: niente, voleva solo gareggiare con me..
Silvia: e tu che le hai detto? -disse allacciandosi il casco e salendo dietro di me.
Io: le ho detto che gareggiavo con te, e le ho anche detto che siamo qualcosa di più che amici... Sei contenta ora? -le chiesi ridacchiando.
Silvia: più che contenta, sono soddisfatta!
Io: gelosa.
Silvia: non sono io quella che quando ho gareggiato con Roby, ha lanciato un'occhiataccia piena di rabbia! -esclamò orgogliosa.
Io: silenzio, ho bisogno di concentrazione!
Silvia: si certo, cambia argomento caro Alex! -ridacchiò.
Ridacchiai anche io, perchè stavo veramente cercando di cambiare argomento. Quando Silvia aveva gareggiato con Roby, mi aveva dato fastidio vederla avvinghiata ad un altro ragazzo che non fossi io, ma all'ora eravamo solamente amici, se non conoscenti, e quindi sono rimasto in silenzio.
Bill: tutti ai vostri posti... 3...2...1... Via! -urlò Bill.
Tutte le moto sfrecciarono, naturalmente noi in prima fila.
Silvia: oh no! -urlò Silvia.
Io: è successo qualcosa? -chiesi preoccupato.
Silvia: ho perso il mio braccialetto! Ma non importa lo cercheremo dopo, tu pensa a vincere! -urlò infine stringendomi di più.

POV. SILVIA
Quel braccialetto era davvero importante per me.
Me l'aveva regalato mia nonna prima di morire, e da quel giorno non me l'ero mai tolto. Forse doveva essermi caduto quando Alex aveva accelerato alla partenza.
Mi aggrappai più forte a lui, con la paura di cadere ma con la consapevolezza che non mi sarebbe successo niente.
Stavo vivendo il periodo più bello della mia vita, con Alex. Era una nuova avventura per me: il mondo delle corse clandestine, delle moto e dei ragazzi sbagliati, era una cosa nuova per me.
Davide e Carola erano proprio dietro di noi e Carola mi salutava allegramente, pur essendo pericoloso staccarsi da Davide.
Io e Alex arrivammo primi.
Io: abbiamo vintooooo! -urlai entusiasta.
Alex: tutto merito tuo... -disse serio scendendo dalla moto.
Poi mi baciò. Così, davanti a tutti. Un bacio a stampo, ma comunque bellissimo. La gente iniziò ad applaudire.
Carola e Davide arrivarono subito dopo, e si avvicinarono a noi.
Davide: grande Alex, abbiamo vinto altri soldi! -disse abbracciando l'amico.
Alex: già... Senti, io torno un attimo indietro che lei ha perso un braccialetto... Ci vediamo al bar?
Davide: si okay, io accompagno Carola.
Carola: notte amica mia, a domani. -mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
Io: buonanotte Carola.
Alex risalì sulla moto e iniziò a fare il percorso inverso. Questa volta più piano.
Una volta arrivati alla partenza, Alex spense la moto e mi aiutò a scendere.
Alex: bene, siamo partiti qui.. Se non è qui, non so dove può essere perchè tu ti sei accorta di averlo perso dopo un metro dalla partenza quindi... Prima ce l'avevi?
Io: ehm si.. Controllo sempre di averlo.
Alex: okay, Allora deve essere per forza qui.. Dai cerchiamo!
Iniziammo a cercare, però inutilmente perchè alla fine non trovammo niente.
Io: oh no.. Ci tenevo davvero tanto a quel braccialetto! Me l'aveva regalato mia nonna prima di morire e... È l'unica cosa che mi rimane di lei... -dissi abbanssando lo sguardo.
Alex: dai lo troveremo..!
Io: tranquillo Alex... Accompagnami a casa.. Sono stanca..
Alex annuì e mi accompagnò come gli avevo chiesto.
Mi stampò un bacio e ripartì con la sua moto.

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