|Capitolo 24|

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Aspettai che la ragazza uscì definitavamente dall'officina, e mi diressi verso la moto di Davide.
Odiavo fare questa cosa, neanche volevo, ma dovevo per forza. Mi dispiaceva così tanto che quello a doverne pagare le conseguenze fosse Davide, ma non potevo lasciare che accadesse quello che stava per accadere.
E purtroppo stava accadendo tutto per colpa mia.

POV. SILVIA
Uscì con le lacrime sul viso e infuriata più che mai, avevo bisogno di stare un attimo sola, di riflettere con me stessa.
Mi andai a sedere su una panchina a pochi metri da dove si stava per svolgere la gara, cercai di asciugarmi tutte le lacrime rimaste.
Non volevo farmi vedere così da Carola sennò anche lei ci sarebbe stata male, ed io non volevo contagiare anche lei con il mio malumore.
Dopo che fui certa di essere presentabile, mi alzai e raggiunsi la mia amica che era ansiosa di vedere il suo ragazzo gareggiare.
Carola: hey ma dove eri finita?
Io: ero andata a dire due cosette ad Alex..
Carola: come è andata?
Io: come sempre, ci siamo urlati a vicenda.
Carola rimase in silenzio e mi accarezzò leggermente la testa.
Carola: sono sicura che si sistemerà tutto..
Io: io lo spero, ma non ne sono sicura.. Questa volta sembra davvero finita..
Carola rimase in silenzio.
Anche lei lo sapeva che questa volta era definitavamente la fine, ma non me lo voleva dire. Voleva lasciarmi una piccola speranza, quella piccola speranza che ormai non c'era più.
Ad irrompere il silenzio che si era creato da un pò, fu Davide che ci raggiunse nuovamente.
Davide: ragazze sto per andare in pista... Mi accompagnate a prendere la moto? -disse con un sorriso smagliante sul volto.
Entrambe annuimmo e ci dirigemmo verso l'officina per andare a predere la moto.

Finalmente la gara stava iniziando.
Ero entusiasta di vederla, e per un attimo non pensai costantemente ad Alex. Lui si trovava dalla parte opposta alla mia, e quindi fortunatamente non potevo vederlo.
Dopo che Carola fece le ultime raccomandazioni a Davide, egli salì sulla moto e si mise nella linea di partenza.
Piano piano, anche gli altri concorrenti si misero al pari di Davide e tutti si misero ad aspettare il fischio di inizio.
Quando finalmente si senti il fischio, le moto sfrecciarono per superare tutte le altre.
Davide era fortissimo, già da subito si piazzò primo davanti a tutti, e mantenne la sua posizione per molto Tempo.
Carola: è proprio bravo il mio amore!! -ridacchiò Carola entusiasta.
Io: già, si vede che ci sa fare!
I gareggiatori girarono una curva, che era impossibile vedere da dove stava il pubblico, e quindi non ci rimaneva che aspettare di vedere chi arrivasse prima.
Aspettammo per un pò, ma non vedemmo nessuno arrivare.
Tutto il pubblico, incluse me e Carola, iniziammo a chiederci dove fossero finiti tutti.
Poi capimmo quando vedemmo arrivare uno dei giocatori senza moto che correva verso i dirigenti.
Carola: oh mio Dio... -disse preoccupata Carola.
Io: che sta succedendo? -chiesi agitata.
Carola non mi rispose, ma mi prese semplicemente per mano ed iniziò a correre, a correre verso la curva.
Io: Carola che sta succedendo?! -urlai spaventata.
Carola: è successo qualcosa Silvia, devo andare a vedere.
Davide.
Forse era successo qualcosa a Davide.
Il pensiero mi si annebbiò, non potevo immaginare che il mio amico avesse potuto farsi male.
Una volta svoltata la curva, vedemmo tutti accerchiati ad una persona.
E quella persona era Davide.

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