|Capitolo 30|

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Dopo svariati attimo di silenzio, Alex trova le parole giuste per parlarmi.
Alex: come te ne vai in Francia..? Io credevo avessi scelto la facoltà di Torino e..
Lo accarezzo leggermente per tranquillizzarlo, poi prendo la parola io.
Io: lo pensavo anche io.. ma mia mamma mi ha fatto pensare e sarebbe fantastico andare la, cambiare tutto.. ma sarebbe anche più bello poterlo farlo con te.
Alex si irrigidisce di colpo. Pensavo gli avrebbe fatto piacere sapere che volevo che lui venisse in Francia con me.
Alex: non posso. -dice freddo.
Io: perché?
Alex: perché no Silvia. Ho la mia vita qua. Le corse, mio fratello. Non posso. Ho perso il mio migliore amico e penso che dovrei continuare a lavorare per Bill. Lo devo fare per lui.
Io: ma che stai dicendo Alex? Perché Davide è morto, devi continuare a servire Bill? -concludo impazientita.
Alex: questa è la punizione che mi merito. -dice abbassando lo sguardo.
Lo abbraccio.
Non deve pensare questo, perché non è colpa sua se Davide è morto, è colpa di Bill.
Ora finalmente sono riuscita a capirlo.
Io: hai perso il tuo migliore amico, non perdere anche me.. -bisbiglio, mentre una lacrima mi riga il volto.
Alex deglutisce.
Sembra triste e agitato allo stesso tempo.
Poi si ritrae dal mio abbraccio, si alza dalla panchina e mi dice semplicemente "scusami ma non posso".
Si volta e se ne va via.

Rimango impietrita.
Non posso crederci che mi abbia piantato così.
Sembrava che dovesse andare a finire bene tra noi, e invece Alex si è ritirato.
Me ne sto nel letto da sola a pensare a tutto quello che è successo.
Sono passati giorni da tutto ciò, eppure è come se quell'immagine di Alex che se ne va fosse rimasta impressa nella mia mente.
Manca sempre meno all'esame.
Ed io non so veramente dove mettere le mani.
La mia tesina.
Come farò?
Mia sorella cerca di aiutarmi in tutti i modi, ma ogni giorno che passa vede che sto sempre più male.
Anche lei è disperata, e come lei anche mia madre e mio padre.
Sanno perfettamente che è per Alex, e in loro è nato un senso di odio che avrei voluto fosse l'ultima cosa che provassero nei suoi confronti.
Non so neanche se andrò in Francia.
Sara dice che non devo precludermi la possibilità di una vita nuova per un ragazzo, che magari non è neanche quello giusto per me.
Ma io lo sento dentro di me che lui è quello giusto.
L'ho sempre saputo dalla prima volta che l'ho visto, solo che l'ho sempre negato a me stessa.
Sono così stanca di questa situazione, che l'unica cosa che vorrei è parlare con Carola, ma lei non c'è.
Non c'è mai. E forse non c'è neanche più.

#autrice
Scusate questo capitolo così corto, ma dovevo per forza farlo così!❤
Al prossimo capitolo❤❤

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