Dopo la nostra chiacchierata tra migliori amiche, Carola ritornò da Davide.
Carola: scusala ma.. Il tuo amico non le sta particolarmente simpatico!
Davide ridacchiò.
Davide: è sempre così.. Si mostra antipatico, quando invece è tutt'altro! Tranquilla, capisco la tua amica! -disse Davide fissandomi.
Io non riuscivo a proferire parola, ma ero rimasta ferma a quelle parole di Davide su Alex. Notai che il ragazzo non se ne era andato ma stava sistemando un pezzo della sua moto.
Feci segno a Carola che mi sarei diretta proprio li, e la mia amica sorrise imbarazzata a Davide.
Mi diressi verso Alex.
Io: neanche scusa mi chiedi? -dissi sicura di me.
Alex: e per cosa..? Per averti chiamata perfettina del cazzo?
Annuì.
Alex: dico solamente la verità.
Sbuffai.
Io: certo che con te non si può ragionare! -dissi facendo per andarmene.
Alex: no aspetta.. Okay, scusa ho sbagliato... Ora sei soddisfatta?
Io: già va meglio. -dissi sorridendo.
Lui scoppiò a ridere non so neanche per quale strano motivo.
Io: dai accompagnami a casa.. -dissi afferrando il casco che aveva in mano.
Alex: cosa?! Non ci pensare.
Io: eddai.. Solo un passaggio che vuoi che sia? -dissi montando in sella.
Alex ridacchiò, infilò il suo casco e fece partire la moto.
Mi aggrappai con le braccia al suo petto, proprio come era successo ieri sera, e chiusi gli occhi.Alex: hey bambolina siamo arrivati..!
Aprì gli occhi lentamente.
Io: mmh.. Dove siamo..? -dissi ancora addormentata.
Alex: sotto casa tua... È la prima volta che mi capita di accompagnare una ragazza a casa e ritrovarmela addormentata sulla mia schiena!
Spalancai gli occhi: la moto era ferma, e Alex mi stava parlando dandomi le spalle, sulle quali mi ero accasciata io.
Scesi velocemente dalla moto.
Io: scusami.. Ops, ti ho anche sbavato sulla giacca!! -dissi passandogli la mano sulla parte del giubbetto bagnata.
Lui scoppiò a ridere.
Alex: sei strana Silvia..
Io: allora ricordi il mio nome.. -ridacchiai.
Alex: già.. Stasera vieni alle corse?
Questa sua domanda mi lasciò perplessa. Di quali corse stava parlando?
Io: quali corse...?
Alex: ah già.. Tu sei una figlia di papá, niente corse per le ricche.
Sbuffai.
Io: di quali corse stai parlando? -dissi cercando di sembrare calma.
Alex: corse clandestine. Io e il mio gruppo le facciamo quasi tutte le sere... Mi serve una ragazza che stia dietro di me per gareggiare.. Che ne dici? -disse con un sorriso malizioso sulla faccia.
Io: ma tu sei matto! Io, sulla moto con te, a gareggiare, in una corsa clandestina?! -urlai.
Alex: okay okay, scusa. Ciao bambolina! -disse accendendo la moto e svoltando dall'altra parte.Carola: ti prego Silvia! Vienici, vienici, vienici!! -mi implorò al telefono.
Sbuffai nuovamente.
Io: non ho intenzione di venire a nessuna corsa clandestina Carola!
Carola: dai! Ti prego accompagnami!! Davide vuole che gareggi insieme a lui!!
La saliva mi andò di traverso ed iniziai a tossire.
Carola: Silvia, tutto bene..?
Io: ti è per caso andato di volta il cervello, Carola? Lo sai in che guaio ti stai cacciando?
Carola: è solamente una corsa! Che male c'è?
Io: c'è che c'è anche Alex e non ho voglia di vederlo!
Carola: strano, perchè oggi dovevo darti un passaggio e te ne sei andata via con lui!
Io: se è per questo, mi ha anche chiesto di gareggiare insieme a lui, proposta che naturalmente io ho rifiutato!
Carola sbuffò da dietro il telefono.
Carola: sei sempre la solita Silvia! Intanto stasera tu verrai senza fare storie... E poi mi racconti meglio... Ora vado, Silvietta! -disse chiudendo la chiamata senza farmi rispondere.
Rimasi ancora per un pò con il telefono nell'orecchio, chiamando invano il nome della mia migliore amica. Quando si fissa su una cosa, nessuno può farle cambiare idea... Quindi mi sarei dovuta abituare all'idea che stasera mi aspettava una fantastica corsa clandestina!
Andai a chiamare Sara in salotto.
Sara: che c'è sorella? -chiese un pò scocciata levando un auricolare.
Io: mi devi coprire stasera con mamma.
Sara rimase a bocca aperta, e si levò anche l'altro auricolare.
Sara: mmh.. È la prima volta che fai qualcosa di nascosto Silvia.. -disse soddisfatta.
Mia sorella era tutto il contrario di me. Mi assomigliava davvero tanto fisicamente, ma nel carattere no. Io ero più perfettina, rispettante alle regole, mentre lei era più ribelle.
Io: sono seria Sara. Mi serve un aiuto... Stasera tornerò a casa tardi, e tu non far entrare per niente al mondo mamma in camera... Metti dei cuscini sotto le coperte, ma non farla entrare... Dille che ero stanca e sono andata a dormire... Okay?
Mia sorella annuì soddisfatta.
Speriamo bene.#autrice
Ecco un nuovo capitolo! ❤️❤️
Mi scuso per essere scomparsa su Wattpad in questi ultimi giorni, ma sono stata molto indaffarata! ❤️❤️
Spero che vi piaccia questa mia nuova storia... Fatemi sapere che ne pensate nei commenti! ❤️
Ringrazio tutti ❤️
Al prossimo capitolo 😘❤️
STAI LEGGENDO
Ad un passo dalla felicitá
FanfictionSilvia ha 18 anni, è una studentessa modello, ha molti amici, una migliore amica ed un ragazzo. Si divide tra casa, scuola e feste private. È timida, ma estroversa allo stesso tempo. Alexander, detto "Alex", ha 23 anni ed è un teppista dal passato d...