|Capitolo 18|

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Silvia si era addormentata. Non so esattamente quando dovesse tornare a casa, ma si stava già facendo l'ora di cena e forse era meglio andare.
Io: oiii, tesoro svegliati.. -dissi amorevolmente.
Le stavo sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio, come era mio solito fare, e piano piano, Silvia si sveglió.
Silvia: mmh.. Che ore sono? -chiese ancora addormentata.
Io: sono le 7.
Silvia: Dio, devo essere a casa subito Alex! A mia madre le ho detto che tornavo verso l'ora di cena, e noi ceniamo sempre molto presto, massimo le 7.30. -disse continuando a parlare mentre afferrava con rapidità i vestiti.
Iniziai a vestirmi anche io. Forse rimasi un pò deluso perchè Silvia per tutto il tragitto non parlò mai di quello che era successo un attimo fa. Non so, avrei voluto spere le sue sensazioni, quello che ha provato mentre stava facendo l'amore con me... Ma lei niente.
Scese dalla moto velocemente, mi stampò un bacio sussurrandomi "Ti amo", e poi se ne andò a casa lasciandomi li come uno stupido.

POV. SILVIA
Entrai in casa in fretta e furia.
Sia mamma che papá che Sara erano a tavola, e stavano aspettando proprio me.
Io: scusate il ritardo, ma tra una chiacchiera e l'altra con Carola, mi sono trattenuta li per un pò.
Papá: tranquilla amore..
Mamma: sbrigati. -interruppe mio padre in modo rigido.
Sali velocemente di sopra.
Che giornata fantastica! Finalmente l'avevo fatto, Alex era stato la mia prima volta, ed ero davvero contenta di tutto ciò.
Scesi nuovamente in sala, mi sedetti al tavolo e iniziai a mangiare.

Sara: oh mio Dio! Non posso crederci Silvia! -urlò sorpresa mia sorella.
Le avevo appena raccontato del mio pomeriggio mozzafiato, e lei stava saltellando per la camera.
Sara: non sei più vergine prima di me, cara sorellina! Stai facendo passi da gigante eh?
Il mio cellulare iniziò a squillare: Carola.
Io: zitta stupida. -ridacchiai.
Io: pronto? -dissi rivolta al telefono.
Carola: Silvietta, stasera vieni alle corse?
Io: ehm stasera no, sono molto stanca e non ho voglia... Andrò a dormire presto. Avvisalo tu Alex che ho poco credito.
Carola: sisi va bene.. Ma.. È successo qualcosa?
Io: no.. Cioè in realtà si..
Carola: cosa aspetti a sputare il rospo?!
Io: ho fatto l'amore con Alex!!
Silenzio assoluto.
Io: Carola sei ancora in linea?
Carola: non posso crederci, Silvia! Sono così felice per te!! E come è stato? Bello? Doloroso?
Scoppiai a ridere.
Io: ti racconto domani Caro, ora preparati. Notte a domani.
Carola: oh va bene, notte Silvietta.

Il giorno dopo, arrivai a scuola più felice del solito. Era tutto perfetto nella mia vita, quasi che mi sembrava strano. L'unica cosa storta era per quel braccialetto; ma ormai era perso, e dovevo farmene una ragione.
Dopo che Carola volette sapere tutti i particolari di quel pomeriggio, entrammo a scuola e le ore passarono talmente in fretta che neanche me ne resi conto.
Quando uscimmo da scuola, io e Carola ci dirigemmo sempre allo stesso posto, dove di solito ci aspettavano Davide ed Alex.
Ma quando svoltammo l'angolo, rimanemmo sorprese nel vedere solamente Davide.
Io: Alex? -mi voltai verso la mia amica.
Carola: non ne ho idea... -disse sorpresa quanto me.
Ci dirigemmo verso Davide.
Carola: ciao amore mio!
Davide: amore! -disse avvicinandola a se e stampandole un bacio.
Io: ciao Davide! Alex dov'è?
Davide: hey Silvia! Alex.. Non lo so, ha solamente detto che tu eri arrabbiata con lui...
Io: ma questo non è assolutamente vero.. -dissi confusa.
Davide: beh io non lo so.. Sai dovresti andare da lui..
Io: dov'è adesso?
Davide: alla pista delle corse.. Sta aiutando a mettere un pò d'ordine per stasera..
Io: mi accompagni?
Davide: ehm.. -disse guardando Carola.
Carola: andate pure, torno a casa a piedi non c'è problema. Mi raccomando state attenti! Ciao amore, ciao Silvia!
Detto questo, la bionda se ne andò per la strada di casa.
Afferrai il casco che mi tese Davide, e mi sedetti dietro di lui.
Ero abbastanza tranquilla nell'andare in moto con lui, ma non mi faceva lo stesso effetto di Alex.
Io: grazie mille del passaggio Davide! -dissi scendendo dalla moto e porgendogli il casco quando fummo arrivati.
Davide: di niente, tranquilla! Ora vado, il passaggio te lo darà Alex credo. Ci vediamo!
Dopo aver salutato Davide, mi diressi verso la pista, ma niente era deserta. Così mi avvicinai al grande edificio che la costeggiava.
Entrai chiedendo permesso, ma niente, non c'era nessuno neanche qui.
Stavo per uscire ma una voce conoscente mi fermò.
Xx: stai cercando qualcuno?
Mi voltai verso l'ignota: era Jane.
Io: ehm.. Stavo cercando Alex, ma non importa. -dissi frettolosamente.
Jane: ah Alex.. L'ho visto stamattina, è venuto a casa mia... Tra voi misa che è finita vero? -chiese con fare maligno.
Non capivo. Alex a casa di quella gatta morta?
Io: non ci credo Jane. E poi tra me e Alex non è finito proprio un bel niente, ora siamo una coppia. -dissi arrabbiata.
Jane: ah non ci credi? No perchè questo dovrebbe essere tuo.. -disse tirando fuori il braccialetto della nonna. -L'aveva trovato Alex, ma per sbaglio l'ha lasciato a casa mia stamattina. Ora non ci credi? -disse porgendomi il braccialetto.
I miei occhi iniziarono a gonfiarsi di lacrime, la rabbia iniziò a salire e tutto l'odio che avevo dentro iniziò ad uscire. Afferrai in fretta il braccialetto dalle mani di Jane e uscì velocemente da quell'edificio.
Iniziai a piangere perchè mi sentivo tradita, delusa, presa in giro. Camminavo, camminavo senza meta, finché non sentì un rumore di una moto. Si fermò accanto a me.
Xx: Silvia!
Non mi voltai, riconobbi la voce: era Alex. Non avevo assolutamente voglia di parlare con lui. Come aveva potuto farmi questo quando io gli avevo donato tutta me stessa?
Alex: hey Silvia fermati! -disse afferrandomi il polso e facendomi voltare verso di lui.
Dopo che vide il mio stato, rimase sorpreso e sembrò quasi preoccupato. "È colpa tua, stronzo", avrei voluto urlargli.
Io: lasciami andare! -gli urlai in faccia.
Alex: ma che ti prende?! Non ti ho fatto niente!
Io: ah, non mi hai fatto niente?! E questo?! Questo quando l'hai ritrovato?! -dissi mostrandogli il braccialetto.
Alex: l'hai ritrovato..
Io: già, ma sembra che l'abbia trovato prima tu!
Alex: io?! Ma che stai dicendo Silvia?!
Io: dannazione, perchè mi hai fatto questo Alex?! Perchè?! -gli urlai continuando a piangere.
Alex: cosa ti ho fatto Silvia?! -urlò anche lui.
Io: mi hai tradito. -dissi con un filo di voce.
Alex sembrava incredulo.
Alex: chi ti ha raccontato questa cazzata?!
Io: Jane. Tu stamattina sei stato con Jane. È lei che mi ha dato il braccialetto, molto evidentemente l'hai lasciato a casa sua quando ci sei andato. -dissi voltandomi dall'altra parte.
Alex scoppiò a ridere.
Alex: tu credi davvero a questa cazzata Silvia? Cazzo, abbiamo fatto l'amore insieme ieri, ti ho confessato di amarti e tu credi a questa cosa?! Preferisci credere ad una sgualdrina che a me?
Io: io.. Io non lo so Alex. So solo che il braccialetto l'aveva lei, e non so come ha fatto a prenderselo. Per favore lasciami andare ora.
Alex: no. Non ti lascio andare finché non ti entra in testa che io non ho fatto assolutamente un bel niente con Jane. E non voglio vederti piangere Silvia.. -disse asciugandomi una lacrima.
Scoppiai a piangere. Non so cosa mi prese, ma avevo voglia di piangere.
Io: ti prego lasciami andare Alex.. Ho bisogno di un pò di tempo.. -dissi divincolandomi dalla sua presa.
Alex: non posso crederci che tu stia mandando tutto a puttane.
Io: non sto mandando a puttane proprio niente... Ho solo bisogno di tempo. Ho bisogno di sapere se Jane è una stronza o se ha ragione. Perchè per quanto io possa amarti Alex, non mi fido di te. Per niente.
Detto questo, me ne andai, andando verso casa anche se casa mia era davvero lontana. Asciugai tutte le lacrime residue sul mio viso.
Ero sicura che Alex aveva ragione, ma Jane doveva assaporare la mia rivincita, e Alex non doveva saperne niente.

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