|Capitolo 1|

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Xx: Silvia, accidenti, svegliati!
A svegliarmi sono le urla stridule di mia madre. Non la sopporto quando fa così!
Mi svegliai lentamente, notando che mia sorella Sara dormiva ancora. Lei ha 16 anni ma sembra molto più grande della sua età.
Io: Sara... Svegliati se non vuoi che la mamma svegli te come sveglia me.. -dissi grullandola.
Sara: uff.. Non vedo l'ora che finisce la scuola... -disse con la voce impastata dal sonno.
Io: ne hai ancora tanta di strada da fare... -sbuffai alzandomi.
Questo sará il mio ultimo anno in collegio. Dopo di che, ci sará l'esame di maturità. Già, la mia non è proprio una scuola normale perchè la mia classe è composta solamente da femmine.
I miei genitori hanno deciso così, ed io ho sempre odiato le loro scelte.
Scendo a fare colazione seguita da Sara.
Mamma: finalmente! Siete in ritardo!
Mia madre è sempre stata una perfezionista: tiene che noi abbiamo un comportamento adeguato in ogni luogo, tiene che andiamo bene a scuola ed è sempre attenta alla gente che frequentiamo. Una vera palla, in poche parole.
Papá: mancano ancora 10 minuti... Fate con calma! -ci bisbiglia papá una volta che mamma se n'è andata in cucina.
Mio padre invece è più un tipo snob. Prende tutto con calma, tranne il lavoro, e sia a me che a Sara ci lascia abbastanza libere di scegliere. Ed è per questo che l'adoro!
Una volta pronte, mamma prendette la macchina e ci accompagnò fino alla scuola.
Mamma: buona giornata ragazze!
Io e Sara annuiamo prima di scendere e di dirigerci verso le rispettive migliori amiche.
Carola è mia amica da quando andavamo alle elementari. C'è sempre stata per me, e io ci sarò sempre per lei.
Carola: hey Silvia!
Io: Caro! Studiato latino?
Carola era una ragazza che non aveva per niente voglia di studiare, anche se la madre pretendeva molto da lei, sia sulla scuola che sulla vita.
Feci quella domanda, sapendo già la risposta.
Carola: no.. -disse imbarazzata.
Io: tranquilla, non beccherà proprio te!!
Ad interrompere i nostri discorsi fu il suono della campanella.
Dopo essere entrate, ci accomodammo ai soliti banchi.
La prima ora c'era latino: la prof. Luani è una vera stronza. Interroga, interroga e interroga. Non spiega niente, e pretende che le cose le capiamo al volo.
P. Luani: buongiorno ragazze!
Tutte: buongiorno! -dicemmo in coro alzandoci in piedi.
P. Luani: oggi... Interrogo! -disse sorridendo maleficamente.
Tutte sbuffammo e iniziammo a ripassare velocemente. Io ero molto brava in latino, non per vantarmene, ma ero quella che aveva la media più alta.
P. Luani: Griseldi e... -disse scorrendo la penna sul registro.
P. Luani: Nappi! -concluse.
Nappi era proprio Carola. Vidi come lei iniziò ad agitarsi, così le consigliai di tenere il mio piccolo quaderno degli appunti in mezzo al libro che avrebbe portato con se alla lavagna.
Glielo passai furtivamente, senza dare troppo sull'occhio.
La Luani andò alla lavagna ed iniziò a scrivere un frase in latino.
Le due ragazze interrogate andarono alla lavagna con il loro libro tra le mani.
P. Luani: Nappi traduci..
Carola: ehm.. La sedia.. -disse dando un'occhiata al mio quaderno.
Carola: è fatta... Di.. Legno. -concluse.
P. Luani: ottimo Nappi.. Vai pure a posto!
Carola andò al tuo posto sorridente.
Una volta uscite da scuola, Carola mi ringraziò.
Carola: grazie Silvia! Se non ci fossi tu, non saprei come fare!! -disse fiondandosi tra le mie braccia.
Io: tranquilla Caro! Per me è un piacere!!
Xx: scusate se vi disturbo...
Entrambe ci staccammo e ci voltammo verso l'ignoto: era Fabiola, la ragazza più ricca della scuola.
Io: dicci Fabi..!
Fabiola: volevo invitarmi alla mia festa di compleanno.. È stasera... Ci sarete?
Io e Carola ci guardammo.
Io: io ci sarò!
Carola: io non credo...
Fabiola: okay... Allora se ci siete ci vediamo stasera! -disse dandoci il biglietto d'invito e poi andando via.
Carola: quindi tu ci andrai?
Io: si... Ci andrò con Matteo...
Matteo era il mio ragazzo, anche se fidanzati non sembravamo giá da un pò. Lui faceva il cretino, io mi arrabbiavo e litigavamo in continuazione. Forse questa festa sarebbe stata l'occasione giusta per rimediare.
Carola: come va con lui?
Io: beh, come sempre... -dissi abbassando lo sguardo.
A distogliermi dal discorso, fu il clacson della macchina di mia madre.
Io: ora vado... Fammi sapere se vieni... Ciao Carola! -dissi stampandogli un bacio sulla guancia.
Mi diressi verso la macchina, dove già era entrata Sara.
Mamma: tutto bene ragazze?
Sara: si! -esclamò Sara attaccata al suo telefono.
Mamma: Silvia..?
Io: si.. Stasera ci sarà il compleanno di Fabiola... Posso andarci?
Mamma: certo! Mi piacciono i suoi genitori, e sono contenta che tu la conosca!
Alzai gli occhi al cielo: era sempre la stessa storia.
Mandai un messaggio a Matteo.
"Hai voglia di venire con me stasera alla festa di Fabiola?".
Matteo rispose subito.
"Certo. Ti vengo a prendere alle 9."

#autrice
Questa è una mia nuova storia, e come avete potuto notare, non è Jortini! ❤️❤️
Spero che vi piaccia lo stesso, e che riceva molti voti!! ❤️
Al prossimo capitolo 😘❤️

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