|Capitolo 11|

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POV. SILVIA
Io: è uno stronzo. -dissi tirando una freccettina.
Io: un pezzo di merda. -dissi tirandone un'altra.
Carola: brava Silvia, fa bene sfogarti! -disse Carola mettendomi una mano sulla spalla.
Ero a casa sua e continuavo a tirare freccette.
Ricaddi sul suo letto esausta.
Carola: come ti senti?
Io: sto di merda, mi ha deluso.
Carola: beh, può averlo detto per paura.
Io: ha detto che il nostro bacio è stato un errore, Carola, un errore. Io non ho mai baciato nessuno per errore, è quello che mi ha detto che mi ha spezzato in due.
Carola: sono sicura che lui prova qualcosa per te, Silvia. Ma come ti ha detto, avete abbastanza anni di differenza e..
Io: l'età non conta se si è innamorati veramente. Anche tu è Davide state insieme e avete anche più anni di differenza di me e Alex. -la interruppi.
Carola: si ma lui ha paura, Silvia. Non lo vedi che fa una cosa carina e poi dopo diventa freddo? Ha paura, si vede.
Io: si ma non può comportarsi così! Se ha paura poteva pensarci prima di entrarci dentro quanto me!
Alcuni attimi di silenzio lasciare riecheggiare le mie ultime parole.
Carola: secondo me dovresti parlargli...
Io: neanche morta.
Carola: e che cosa intendi fare scusa?
Io: continuerò come ho sempre fatto, lo cancellerò dalla mia testa e mi dimenticherò di lui. È l'unica cosa che mi resta da fare, Carola.

Più i giorni passavano, più pensavo ad Alex. Il mio piano "cancella e dimentica" sembrava non stesse funzionando.
Non l'avevo più visto da quella volta in cui mi aveva baciato, e se da una parte ero contenta, da una parte ero un pò preoccupata.
Entrai in macchina insieme a Sara, nell'attesa che nostra madre ci portasse a scuola.
Sara: tutto okay, Silvia?
Io: no.. Non riesco a smettere di pensare ad Alex.
Sara: beh, prova a cercarlo. Il suo numero ce l'hai, e quanto ti ci vuole a scrivergli?
Io: Sara anche lui ha il mio numero, eppure non mi ha mai scritto. Perchè dovrei farlo io? -chiesi in cerca di certezze.
Sara alzò le spalle.
Subito dopo, nostra madre entró in macchina.
Mamma: Silvia, mi ha chiamato la preside questa mattina. Ha detto che stasera vuole incontrare me e tuo padre. Hai combinato qualcosa, prima che lo venga a sapere da lei?
Non può aver scoperto la firma falsa, è troppo fatta bene. Ma se non per quel motivo, non so per quale ragione abbia convocato i miei genitori.
Io: non ho fatto niente mamma, non so per quale ragione la preside ti abbia convocato. -mentì.
Mamma mi guardò in modo investigatore, come se stesse cercando qualcosa che mi incolpasse.

Arrivata a scuola, raggiunsi Carola ed entrammo insieme in classe. Le ore passarono in fretta e una volta suonata la campanella della fine delle lezioni, io e Carola ci dirigemmo verso il corridoio.
La prof. Di Ginnastica ci fermò.
Prof.: scusate ragazze se vi disturbo, ma come ogni anno ci sarà il ballo di beneficenza. Voi siete davvero due bellissime ragazze, vi andrebbe di partecipare insieme ad un ragazzo?
Stavo per rispondere "no, grazie lo stesso Prof." ma Carola mi pistò un piede.
Carola: certo che ci andrebbe Prof! Ma, i ragazzi devono essere per forza della scuola?
Prof.: no non importa... Basta che vi troviate un ballerino! -ridacchiò.
Carola: a che ora sono le prove e quando?
Prof.: oggi alle 4.
Carola: okay, ci saremo!
La Prof. se ne andò e io mi buttai su Carola.
Io: ma sei per caso impazzita?! Tu andrai con Davide al ballo, ma io?
Carola fece finta di pensare un pò.
Carola: potresti andare con il tuo ex, con il nuovo ragazzo arrivato da circa una settimana di cui tu non hai fatto caso visto che eri troppo impegnata con Alex, oppure proprio con Alex!
Sbuffai.
Io: il mio ex non ci penso neanche, men che dica Alex... Il nuovo ragazzo neanche lo conosco!
Carola: però tentar non nuoce! -disse Carola affermandomi il braccio e portandomi verso il piano di sopra, ovvero il piano riservato ai ragazzi.
Una volta arrivate al piano di sopra, tutti iniziarono a squadrarci visto che li le ragazze non potevano stare.
Carola si avvicinò ad un ragazzo a me sconosciuto, forse il nuovo arrivato di cui parlava.
Carola: ciao! -esclamò Carola sorridente al ragazzo.
Xx: ehm, ciao.. -rispose imbarazzato.
Carola: senti, avresti voglia di fare il cavaliere al ballo di beneficenza di quest'anno a Silvia, che sarebbe lei?
Il ragazzo mi squadrò sorridendo e poi esclamò:
Xx: beh.. Per me va bene.. Eh che io non so i passi e non so se potremmo guadagnare qualcosa...
Io: tranquillo, neanche io so ballare molto bene... Come ti chiami?
Xx: Thomas.. Tu Silvia giusto?
Annuì.
Carola: bene allora le prove sono oggi alle 4! Mi raccomando non mancare!
Thomas annuì ed io e Carola ci allontanammo da lui.
Carola: vedi, ora hai anche il cavaliere! -esclamò soddisfatta.
Sbuffai ridacchiando.

Le prove andarono abbastanza bene. Sia io che Thomas eravamo un pò impacciati, ma abbiamo riso davvero tanto e Thomas mi ha anche invitato ad uscire questa sera.
Stavo uscendo dalla scuola per aspettare mia madre e mio padre che erano andati dalla preside. Non ero agitata per niente, perchè sapevo di non aver fatto niente di male.
Una volta che li vidi arrivare, mio padre aveva la sua solita faccia di sempre mentre mia madre sembrava infuriata. Salimmo in macchina e prima che potessi dire qualcosa, mia madre mi batté sul tempo.
Mamma: Silvia, a casa parliamo.

Ad un passo dalla felicitáDove le storie prendono vita. Scoprilo ora