- Alexander -

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Non riesco a non pensare a Skye avvinghiata e William, una visione a dir poco orribile per me che mi fa rendere sempre più conto della grande cavolata che ho fatto anche se in realtà non ricordo minimamente cos'è successo, neanche Sarah mi parla più per non parlare di Jack e di tutta la combriccola degli amici di Skye che mi guarda come se mi volesse uccidere, non dovrei avere paura di loro ma a volte soni veramente agghiaccianti.

- Al stai veramente da cani... Dovresti davvero cercare di pensare ad altro.- Nella mia stanza accanto a me c'è Ethan, l'ho conosciuto il primo anno che sono qui, diciamo che lui non sa della gloriosa storia della mia famiglia, crede che mio padre sia del tutto normale e che non sia il pazzo psicopatico che è in realtà.

- Come posso non pensarci?! Non volevo che finisse così, ho sbagliato e lei si è stufata di perdonarmi per ogni per quello che faccio. In fondo me lo merito.-

- Non ti ho mai visto così abbattutto, ci sono un sacco di ragazze che ti vengono dietro non avrai problemi a trovati una nuova fidanzata.- Per quanto lo consideri in buon amico è un emerito idiota, come crede che li senta in questo momento sapendo che la persona che amo non vuole neanche più sentirmi nominare?!

- Ma lei era perfetta.-

- Alex ad essere sincero non era un granché, oltretutto era sbadata, non capiva neanche le cose più evidenti e alla prima occasione se ne è tornata da suo padre...- Come se la conoscesse bene, con tutti i suoi difetti non posso pensare quelle cose, per quanto a volte mi arrabbiassi con lei non posso dire di aver mai pensato di lasciarla od altro.

- Non mi sei d'aiuto, ormai tra le persone che conosco sei tra i pochi che non mi sparla troppo dietro.- Siamo in camera mia, lui è sdraiato sul mio letto ed io sono felicemente adagiato sul pavimento a crogiolarmi nel mio dolore mentre fuori dalla finestra c'è quel maledetto gatto che mi fissa ridendo, gode nel vedermi soffrire, potrei ucciderlo in questo momento ma so che a Skye non farebbe piacere, dopotutto è affezionata a lui, gli ha persino dato un nome. Credo si chiami Nico.

Sono tentato dal tirargli qualcosa ma se rompessi la finestra finire i di nuovo nei guai e per come stanno le cose persino il fidanzato di mia sorella sarà contro di me.

- Stasera esco con Carmen e Sophia, sarebbe meglio stare da soli ma se vuoi puoi venire, mi sto sacrificando per te.-

- Guarda non me la sento di uscire, voglio rimanere qui, il pavimento sembra troppo comodo e alzarmi sarebbe faticoso.- io rimango rannicchiato a terra e fissare il vuoto mentre sospirando Ethan se ne va chiudendo piano la porta alle sue spalle, sono solo, di nuovo.

Non mi dispiace rimanere solo qui tra i miei tristi pensieri ma non mi aiuta a sentirmi meglio, in questo momento vorrei sapere come sta Skye, dovrei chiedere a Sarah ma non mi parla da quel giorno, non credo che qualcun altro possa firmi qualcosa di rilevante su di lei. Sicuramente William starà approfittando della situazione. Lo odio.

- Non pensavo stessi così male.- quel gatto che prima mi guardava da fuori è riuscito ad entrare non so in che modo e mi fissa seduto davanti al mio naso mentre con la zampina si pulisce il naso, sono tentato di tirargli il collo.

- Sai... Non dovrei dirtelo ma... Skye mi ha mandato qui per vedere come stavi, è una ragazza di buon cuore al contrario di te.- lui mi salta sopra la testa e io lo afferro e lo lancio via mentre inizio a sentirmi meglio, sapere che in fondo è preoccupata per me mi fa stare un po' meglio.

- Come sta lei? La tratta bene William?! È felice? Non le è successo niente di male vero?!-

- Calmati forza, certo che sta bene e William è un ragazzo d'oro, la tratta sempre bene e ieri l'ha persino portata ad un parco divertimenti, avresti dovuto vederli mentre si tenevano per mano. - Quel gatto ride e si avvicina di nuovo a me mentre io mi sento sprofondare. - Se me l'avesse chiesto avrei potuto portarla anche io in qualche posto del genere, non mi ha mai detto di voler andare in posto così.-

- Certo certo, se lo dici tu. Tanto ormai è troppo tardi, idiota.- lui saltella qua e là e poi scompare dietro alla porta della mia camera aperta, non ho sentito nessuno avvicinarsi od aprire la porta eppure la porta è aperta e c'è Sarah e il professore che stanno per entrare. Che bella giornata che sto passando.

- Cosa volete? Lasciatemi solo sto già abbastanza male così.- loro due entrano sbattendo la porta senza dire assolutamente nulla e si piazzano in piedi vicino a me fissandomi, li sto odiando, sto odiando ogni cosa.

- Alex, Sarò sincera con te, mi fai veramente schifo.-

- Sei venuta qui per insultarmi ancora? Se è così puoi anche andartene soffro già abbastanza.- lei mi guarda con pietà ma non dice comunque niente mentre il professore si accascia sulla mia poltrona a non dice niente mentre si addormenta.

- So che quello che ti ha detto Skye ti ha ferito, forse non saranno state le parole più dolci che ha detto ma so che ti vuole bene... In fondo... Molto in fondo.-

- Quanto era dolce con me, non sai quanto era bello ricevere una sua carezza o soltanto un suo sorriso.- io sorrido amaramente mentre lei fa una faccia schifata. - Non mi serve una descrizione grazie, non voglio sentire questo genere di cose sulle mie migliori amiche. Sono venuta qui per dirti che tuo padre ti vuole vedere, ho saputo che ha un nuovo obbiettivo, dovresti preoccuparti.-

- Non mi frega niente di che diavolo vuole fare quel vecchio, può anche morire per me. Mi ha rovinato la vita. Senza di lui ora Skye non mi avrebbe lasciato più di una volta, non si sarebbe trasferita da suo padre e non mi avrebbe abbandonato.- Sarah inizia a ridere e scuote la testa sorridendo tristemente. - No Alex, non è colpa sua se ti ha abbandonato questa volta, sei stato tu.-

- Grazie di ricordarmelo.-

- Sbrigati ad andare da lui, si arrabbierà.-

Dark PrincessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora