Scuola.

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Il corridoio è freddo e umido, non ho voglia di tornare in mensa a mangiare, non che creda che sia rimasto qualcosa da mangiare, mi è passata la fame.

- non so te, ma a me è passatala fame, dovrebbero pulire quelle macchie di sangue sulle pareti, sono agghiaccianti, chissà cos'è successo qui, credo un triplice omicidio.- si asciuga le lacrime con il palmo della mano e si stacca da me voltandosi verso il corridoio vuoto. - cosa c'è?-

- ho sentito come.. come se ci fosse qualcuno ad osservarci, sarà stata soltanto una sensazione, andiamo via, questo posto mi mette i brividi.- io rido e mi avvio verso il corridoio davanti a lui saltellando, quella cosa che mi ha appena rivelato mi ha leggermente scosso, io non me l'aspettavo ma sinceramente non fa tanta differenza, non credo che questa cosa cambi qualcosa di lui, è sempre lo stesso.

Quando cammino per il corridoio mi giro ad osservare le persone per il corridoio, stranamente non tutti mi guardano male anche se vedendo alcune coppie di ragazze bisbigliare fra loro mentre mi guardano capisco che stanno sicuramente parlando di me, non posso farci nulla. Cerco di evitare il loro sguardo perché sicuramente non è dei più rassicuranti, spero soltanto non lo notino.

jack cammina accanto a me, sembra calmo, sono felice che si sia tolto un peso dallo stomaco.

- Hai lezione pomeriggio?- mi parla arrossendo, non ne capisco il motivo, ma devo dire che è veramente tenero! - Ho una lezione di demonologia e un corso di recupero, devo accudire un maledetto essere demoniaco e non ci riesco.- sbuffo e metto il broncio incrociando le braccia davanti al petto. - E nico? dopotutto lui non è il tuo famiglio?-

- Hanno detto che lui è escluso dalla mia valutazione perché è autonomo, devo accudire un cucciolo non un demone centenario.- ridacchia e comincia nervosamente e giocherellare con l'orlo della sua camicia. - Ora credo di dover andare, tra poco devo incontrare il preside, ci vediamo stasera e magari possiamo incontrarci in caffetteria dopo cena.- mi fa velocemente un cenno con la mano e corre via, non so dove vada ma mi ha lasciato un po' scossa, non è suo solito scappare via senza smdare spiegazioni.

Io sbuffo e continuo a camminare per raggiungere la mia stanza, prima di andare a lezione passo da Sarah e cerco di capire cos'ha e soprattutto se sta ancora male, non può soffrire ancora per un tipo del genere! Appena lo incontro per strada lo prendo e lo picchio.

Cammino sbuffando persa nei miei pensieri che non sono del tutto " carini " sul come picchiare a sangue l'ex fidanzato della mia migliore amica, non può trattarla in questo modo, sarebbe dovuta essere lei a lasciare Valentine!

Do per la frustrazione un calcio al muro che vibra leggermente, per fortuna non fa la stessa fine dell'arena spaccata in due e il mio piede è ancora intero, accanto a me sento una risata familiare, mi volto all'improvviso verso un rumore e i miei occhi si illuminano di rabbia.

Quel maledetto Valentine appare davanti a me mentre parla e scherza con due ragazze vestite in modo decisamente provocante che scherzano e che flirtano con lui come se niente fosse; mi muovo da dove mi trovo e s atto verso di lui afferrandolo per il braccio mentre le due ragazze appaiono realmente confuse.

Lo trascinò in mezzo alla gente e come se niente fosse lo trascino in un angolo senza curarmi del flusso di persone che passeggia.

- Brutto idiota prima lasci la mia amica e poi te la fai meno di quarantotto ore con due tizie qualunque?!-

- hey calmati, inizieranno a guardarci tutti...- cerca di staccarsi dalla presa della mia mano sul suo braccio ma non ho la minima intenzione di farlo, lo stringo ancora più forte e lo osservo, non ha nessuna caratteristica particolare, nessun segno che lo distingua, puro, come una volta credevo anch'io di essere.

Dark PrincessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora