5

9.8K 487 53
                                    

CAPITOLO 5
Le lacrime diventano più fitte e la mia vista sempre più appannata,
passarono minuti che a me sembrarono ore quando vedo una sagoma nera
correre  davanti alla finestra del salotto.
Toc-toc
Rimasi pietrificata, e se fosse stato lui? Cosa mi avrebbe fatto?
Milioni di domande presero il sopravvento nella mia testa e non mi accorsi che il bussare divenne sempre più forte e persistente. Devo andare ad aprire e affrontare ciò, che adesso si trova dietro la mia porta. Mi alzo dal divano e con le gambe che a malapena riescono a tenermi in piedi, per il troppo tremolio, mi portano all'entrata, il
bussare è diventato davvero forte... ho davvero troppa paura di aprire la porta e guardare in faccia il mio destino. Mi feci coraggio e
impugnai la maniglia di metallo, che a mio parere é troppo fredda e
la spinsi verso il basso, aprendo così la porta, ma la visione che mi
trovai davanti non é quella che immaginavo.
Un Emiliano tutto bagnato con due pizze poggiate ai suoi piedi mi si
parò davanti e non potei fare a meno di farmi comparire un sorriso di
sollievo ma anche di felicità.
"emi ma che ci fai qui?"
"bhe volevo portarti una pizza, poi ha iniziato a diluviare e tu non
aprivi la porta e quindi sono sato 30 minuti abbondanti sotto l'acqua
ad aspettare che tu mi aprissi..."
"oh em scusa, dai vieni dentro"
"perché è tutto buio?"
"è s-saltata la corrente"
"ei ma perché piangi? Adesso ci sono io, stai tranquilla"
A quanto pare le mie lacrime hanno ripreso a rigarmi il viso, ma non
posso digli il vero motivo per cui sto piangendo...
-se provi solo a parlarne con qualcuno sei morta. Sono stato chiaro?-
Mi aggrappo alla prima scusa che mi passa per la testa, anche se non è del tutto una scusa
"È che ho una paura terribile dei temporali"
"oh... adesso tranquilla, accendiamo due candele, a proposito dove sono"
"secondo cassetto di destra, ma perché?"
"così facciamo luce dato che manca la corrente e poi ci mangiamo la
pizza , ormai fredda, che ti ho portato"
E così facciamo, Emi prende le due candele posandole in mezzo al
tavolino in salotto e io prendo le due pizze precedentemente portate in
cucina, ci sediamo sul divano e iniziamo a parlare di noi per
conoscerci meglio
"ma come fai a sapere dove abito?"
Con questa domanda credo di averlo spiazzato dato l'espressione che la
sua faccia assume, sono davvero curiosa di sapere la risposta
"em... il fascicolo d'iscrizione, si il fascicolo d'iscrizione alla
palestra, l'ho letto li"
"ah okay"
Non sembra molto sicuro ma di lui so di potermi fidare.
Ormai si sono fatte le 23 ed Emi deve tornare a casa, ma c'è un
problema, il temporale non è ancora finito ed io da sola ho paura.
"forse dovresti fermarti qui, per dormire intendo"
"perché?"
"emm... fuori sta ancora diluviando, e non voglio che ti bagni,
quindi potresti stare qui non mi da fastidio"
"oh, va bene"
Sussurro un grazie che non dovrebbe aver sentito fortunatamente
"di cosa?"
Mi affretto a rispondere con un niente. Come non detto, l'ha sentito.
Stranamente lo stalker di Facebook questa sera non mi ha più scritto,
ma adesso non ci voglio pensare visto che ho davanti agli occhi una
visione paradisiaca, mi spiego meglio aspettate
Emiliano era andato in bagno a prepararsi per la notte allora sono
andata nella mia camera, ho messo il pigiama e mi sono infilata sotto
le coperte, stavo per addormentarmi ma lui ha aperto la porta,
Ed è solo in boxer, mi vuole fare morire per caso?
Ha un corpo perfetto, addominali ben definiti e quella fantastica V
che esce dalle mutande e che termina... li sotto.ha il petto ricoperto di tatuaggi,
la maggior parte di loro per Emi hanno un significato profondo e ci tiene
davvero molto ad essi, sono parte integrante di lui.
Tutti hanno la propria storia e la loro motivazione, anche a me
sarebbe piaciuto avere un tatuaggio, ma mia madre non è per niente
d'accordo, li trova una cosa superflua, senza senso.
"piccola ti piace quel che vedi?"
O MIO DIO NON CI CREDO LO STAVO FISSANDO, un forte rossore ha preso
spazio sulle mie guance, che figura di merda... io mi sto facendo un
sacco di paranoie e nel mentre cerco di nascondere il rossore che non
ha intenzione di andarsene quando una risata cristallina riempie tutta
la stanza
"oddio Ari dovresti vedere la tua faccia"
Prendo un cuscino e glielo lancio adosso prendendolo in pieno
"cosa pensavi di fare furbetta?"
La mia risposta? Una semplice alzata di spalle. Tempo 2 secondi che
Emi si sta lanciando completamente su di me, adesso siamo faccia a
faccia, a pochi centimetri l'uno dall'altra, ci stiamo fissando , è tutto perfetto.
Bip-bip
"em... meglio che m-mi alzo e dormiamo"
"s-si"
Giuro che ammazzo chiunque abbia rovinato questo magico momento,
ovvio, chi se non lui
Da LFZ335
-vi prego staccatevi mi fate vomitare
"ei perché ti sei irrigidita? qualcosa non va?"
lui come fa a sapere quelle cose? Come ci può vedere?
"niente tranquillo, ora dormiamo che ho sonno"
Mi giro sul fianco dandogli la schiena, sono troppo imbarazzata per
prima, stavamo per bacarci ma...
Sento una mano prendermi per il fianco e avvicinarmi a quel corpo
caldo e perfetto
"non ti allontanare ti prego"
Mi girai per poterlo guardare in faccia e sembra sincero, dal suo
sguardo posso percepire il senso di bisogno che ha nei miei
confronti... Spero sia così o magari è solo la mia fantasia da ragazzina...
"okay"
Dico semplicemente e metto il mio braccio intorno al suo bacino, le
nostre gambe sono intrecciate tra di loro, sento il suo respiro
caldo sul mio collo e beandomi di questa sensazione mi addormento.
"scusami Ari"

SPAZIO ME
Eila ragazzuoli scusate se ho aggiornato solo oggi ma sono molto presa, sono davvero felice che vi stia piacendo e vi ringrazio per i voti che gli state dando, scusatemi per gli errori e vi mando un grosso bacio😘

My stalkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora