CAPITOLO 24
Sì alza, si dirige nel bagno, sbatte la porta e... non esce per diverse ore chissá cosa stará facendo... deve essere dura convivere tutti i giorni con quei demoni, peró non sono nessuno per poter dire qualcosa.
Dato che non da sengni di voler uscire mi stendo sul letto e mi addormentoMi sveglio, mi alzo dal lettino osservo fuori le sbarre e noto una cosa strana... non c'è nessuno qui, sono sola, pure le altre celle sono vuote. Forse è ora di cena e non mi hanno svegliato. Strano. Non importa non ho fame, nel mentre cerco di ricordare il sogno che ho fatto ma ho un vuoto totale, sono davanti alla porta che chiude il bagno, abbasso la maniglia, apro la porta e una scossa di brividi mi ripercorre la colonna vertebrale, alzo lo sguardo e c'è una persona, mai vista prima, seduta sul lavandino
"scusa chi sei?"
"credo ti abbiano già parlato di me"
si alza e si avvicina me con la mano tesa
"sono Rosi"
non so cosa fare... lei... lei è morta, c'era Anita qui... cosa sta succedendo, non capisco più niente, non è possibile, è una cosa surreale...
"non ho tempo di darti tutte le spiegazioni che meriteresti, non c'è tempo, stanno arrivando, io non dovrei essere qui, sappi solo che"
una luce bianca mi colpisce e vengo sbattuta alla parete
"SCAPPA"
l' ultima parola che Rosi ha urlato prima che la portassero via, cosa vuol dire scappa, da chi, da cosa dovrei scappare? mi alzo e mi siedo su quel letto freddo, fisso davanti a me con sguardo perso e rifletto su quello che è appena successo, riesco ad arrivare a una sola conclusione... sto impazzendo. Una guardia a dir poco enorme entra, mi prende per i capelli e mi butta a terra, ho sbattuto la testa sul cemento che fa da pavimento, probabilmente mi esce sangue dato che ho un senso di freddo che gocciola sul collo, ma alla guardia non importa, mi sovrasta e prendendomi dai capelli mi sbatte la testa diverse volte contro il pavimento, finché, oserei dire dato che il dolore é insopportabile, la vista non si appanna e intorno a me iniza a diventare tutto nero, le urla che utilizzo per chiedere aiuto mi provocano un forte bruciore alla gola, mi fa male tutto, ora non più, non sento più niente...
Mi sveglio di colpo, vedo Anita che mi guarda strano, mi tocco la testa e non ho niente... era tutto un sogno.
"stai bene? mentre dormivi hai iniziato ad urlare, sono arrivate delle guardi ma vedendo che dormivi non sono entrate"
"si...credo, ho fatto un sogno stranissimo"
"raccontamelo"
sale sul mio letto e ci sediamo entrambe a gambe incrociate, questa immagine mi fa sorridere, mi sembra di rivivere quei pomeriggi che passavo con Alice, a casa mia, sul letto a raccontarci le nostre cose, mi mancano quei pomeriggi, chissà che fine avrà fatto la mia amica... non mi ha più cercata, come però d'altronde non ho fatto io. Le racconto il sogno che ho fatto, non riesco a spiegarmi il perché della sua reazione, è diventata bianca cadaverica e non parla
"stai bene?"
"s-si"
"sei impallidita tutta d'un tratto"
"scusa... solo che, è simile a un sogno che a volte mi capita di fare. Oltre a quello non ti ha detto altro?"
"no"
una guardia apre la nostra cella facendoci uscire, è ora di cena, non sono mai stata in mensa... a dire la verità non so nemmeno il motivo, ci scortano fino ad essa, beh non me la ero immaginata così in realtà, è una grande sala, una parete ha tre grandi finestre che rendono il muro quasi inesistente, un grande bancone con dietro una donna sulla cinquantina che serve il cibo preparato nella mensa occupa la parete dinanzi alla porta, il resto della stanza è riempita di tavoli ai quali dei detenuti già stanno cenando, le pareti sono bianche, sembrerebbe un paradiso, se non ci fossero le tute arancioni delle ragazze chiuse in carcere. Ci mettiamo in fila, giunto il nostro turno noto che anche stasera ce quella specie di poltiglia nei nostri piatti, prendiamo il vassoio e ci sediamo in un tavolo, mi sento tutti gli sguardi addosso
"cucinano sempre questa schifezza qui?"
"in realtà ci stanno servendo solo gli avanzi del pranzo che nessuno ha mangiato... salti il pranzo se vuoi ma senza pranzo e a lavorare tutto il giorno, la sera il tuo corpo necessita di energie"
"ah..."
mi guardo in torno e in effetti quasi tutti stanno mangiando la minestra, certo con facce disgustate, ma stanno mangiando. Alcuni mi fissano anche se li guardo, altri se incrocio i loro occhi abbassano la testa e fanno finta di niente
"Arianna, mi stai ascoltado?"
"no scusa puoi ripetere?"
"Stavo pensando, dato che il primo tentativo non è andato a buon fine ma ora...
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My stalker
Mystery / ThrillerTutto è iniziato con la sua iscrizione sul social. Una semplice foto ha generato un solido interesse da parte di LFZ335 che ha subito mandato una richiesta di amicizia, che, per sbaglio, è stata accettata... da questo stupido errore nascerà una stor...