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CAPITOLO 30

Non me ne ero nemmeno accorta, mi sento male
I miei occhi si chiudono e finalmente ho un po di pace, buio, silenzio, solo io e la mia mamma.

Siamo abbracciate, mi mancava sentire quel calore che solo una mamma può dare, niente parole, niente di niente, solo un abbraccio
Sembra sciocco, ultimamente continuo a svenire, la testa mi scoppia e ho lo stomaco in subbuglio, forse è quello che mi è successo, non sto facendo niente di buono da tempo... Da quando mio padre è sparito e gli altri sono morti... Forse il mio cervello sta dicendo che è ora di porre fine a tutto, fosse così semplice... Non avrei il coraggio di farlo in realtà
Poco dopo mi riprendo e noto che siamo fermi, Federico mi fissa spaventato, come se davvero gli importasse...
Come sempre mille domande iniziano a riempirmi la mente, cos'è successo? Quanto sono rimasta svenuta? Perché ha frenato?
"Cos'è successo?"
"Una macchina davanti a noi ha perso il controllo e per evitarla ho frenato e siamo finiti sulla ghiaia, quando ti ho chiesto come stavi eri già svenuta, come stai?"
"Ah"
Evito di rispondere al come stai, realmente, come sto? Non saprei
Ho troppi pensieri per la testa, troppi quesiti a cui non so rispondere, troppi problemi sulle spalle per una ragazza della mia età... È un periodo davvero buio è ho bisogno di qualcosa o qualcuno che possa portarmene fuori.
Fede scende e va ad assicurarsi che non ci siano problemi, e che ce ne possiamo andare, lo vedo gesticolare con un uomo sulla sessantina, basso, magrolino, quasi come uno stecchino, con dei vestiti troppo larghi che non ingannano nessuno, sembra il classico nonno di famiglia, magari ha due nipotini piccoli, che lo adorano, ma lui soffre di alzheimer e non sempre se ne ricorda, stava andando a comprare il pane per la moglie che lo aspetta a casa esausta, forse è così, o forse è solo un vecchio, ubriacone che è triste per la perdita dell'anziana moglie... Potrebbe essere tantissime cose, ma quello che è in realtà non mi interessa, la realtà è monotona, grigia, la mia immaginazione può viaggiare verso confini inimmaginabili.
Poco dopo entrambi tornano alle proprie macchine, Federico, si siede, sbuffa e mi avverte che si riparte
Voglio scappare da questo mondo, voglio tornare alla mia vecchia vita, quando ero una bambina innocente che giocava con le barbie.

Ragazzi ci sono, mi è tornata l'ispirazione, scusate se il capitolo è corto ma chi mi segue si instagram sa che mi sto dedicando alla scrittura e alla correzione del libro, per poterne creare qualcosa di serio.
Spero vi piaccia, ora cercherò di pubblicarne uno a settimana, e se riuscissi anche due non sarebbe male.
Un bacio

Scusate per eventuali errori, il mio profilo instagram è b3a__ (due trattini ahah) per qualsiasi cosa non esitate a contattarmi

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