27

1.3K 94 3
                                    

CAPITOLO 27
Perché si comporta così nei miei confronti che le ho fatto?

Decisi di chiederglielo, di dare voce ai miei pensieri, alla fine è la mia migliore amica, non l'ho cercata perché avevo dei problemi ma ora mi manca...

"Non mi sto comportando in nessun modo, hai voluto vedermi? Eccomi qui, parla pure"
"Volevo solo stare con la mia migliore amica dato che sono stata abbastanza occupata"
"La tua cosa?"
"La mia migliore amica... Alice che ti prende?"
"Io.non.sono.la.tua.migliore.amica."
"Ma cosa stai dicendo?"
"Forse ti sei già dimenticata cosa é accaduto a ME? sono stata rapita da un pazzo psicopatico per colpa tua, mi hai cercata per quanto? Due giorni? Poi sei sparita"

Non so cosa dire... ha pienamente ragione, con tutte le cose che mi sono successe mi ero dimenticata di lei; ma... ma non l'ho fatto di proposito... mi sono solo dimenticata...

"Scusami, sono una amica di merda ma ti prego predonami"
"Sì..."
"Davvero?"
"Non mi hai fatta finire, si sei un amica di merda. Ciao Arianna"

Senza nemmeno guardarmi in faccia si alza e se ne va... ho appena distrutto un amicizia di una vita
Eppure c'è qualcosa che non mi torna in questa situazione, ma davvero non riesco a capire cosa, Alice come ha fatto a salvarsi? E da quando é così amica di Fede?
Con più domande di quante già ne avessi in testa prima di venire qui esco dal locale e mi dirigo alla macchina

perché non posso avere indietro la mia vita normale?

appena salgo in macchina iniziano le domande nemmeno fosse mio padre, ma questo cosa vuole? decido di non rispondergli, ho bisogno di risolvere tutto questo il prima possibile, da sola.

sono nella mia stanza, da sola, ci sto pensando da ora mai qualche ora immagino...

"stasera mi porti fuori in qualche locale"

"ma sei scema?"

"dai Tobia, ho voglia di divertirmi"

mi avvicino a lui e inizio a strusciamici addosso facendo gli occhi da cerbiatta

"va bene ma solo per sta volta"

"grazieee"

sembra che io faccia come una bambinella di 12 anni che corrompe i genitori... ma ho uno scopo, ho un piano, e procede alla perfezione.

mi sto preparando, decido di mettere un vestito molto corto e attillato color rosso fuoco, tacchi neri e un po' di trucco, giusto il necessario per non sembrare una che non dorme da giorni. Nellaa mia borsa nera, quella più spaziosa che ho, ci infilo dentro un paio di Converse, il ciondolo di Anita e la lettera. Fuori dal locale è pieno di macchine, il viaggio è stato abbastanza veloce  e silenzioso tranne per tutte le volte che mi è stato ripetuto di stare attenta e non allontanarmi, entriamo, l'odore di alcol fa venire quasi la nausea, persone che si strusciano l'una contro l'altra tutti sudati, coppie che si allontanano dagli amici per stare da soli, gente sola al bar che continua a ingerire alcol, poi ci sono io, che sembro estraniata da tutto questo mondo, la vista diventa soffusa e la musica si abbassa, sembra che stia succedendo tutto a rallentatore quando vedo due occhi, due occhi marroni che conosco binissimo, tutto riprende vita, la musica che mi scoppia nelle orecchie e la gente che mi balla vicina, non lo vedo più...
Parecchi drink dopo Tobia é abbastanza ubriaco così colgo l'occasione, mi avvicino a lui e gli sossurro all'orecchio che vado in pista, di divertirsi.
Corpi sudati e maleodoranti ovunque.
Che schifo.
Non sono un'amante di questi posti credo...
Non ci metto molto ad uscire dalla mischia, prendo la giacca e la borsa e me ne vado fuori, decido di andare in macchina a cambiarmi, metto leggins, felpa e converse, beata la borsa capiente.
Esco e inizio a camminare, solo dopo che la macchina è uscita dalla mia vista mi accorgo di non avere con me il telefono, meglio così in un certo senso.
Ho una paura terribile, ubriachi che dormono sul marciapiede, o che mi camminano da parte, persone che mi fissano e ho come la sensazione di essere seguita, é una sensazione che mi porto dietro da quando sono uscita dalla discoteca ma tutte le volte che mi giro i miei occhi incontrano solo quel buio tenebroso che mette i brividi...
Cammino da ore ormai, non so dove sono né dove sto andando, ma vedo finalmente un'insegna luminosa con qualche lettera che salta ogni tanto <da Beck> non sembra il massimo ma decido di entrare, almeno a chiedere qualche informazione, il portone parecchio trasandato, quasi fosse un luogo abbandonato da anni, lo spingo leggermente e davanti mi si prospetta una grande sala dalla moquette verde e le pareti rosse, un mobile simile a quelli dei vecchi film americani ambientati negli hotel, sempre sui toni del verde e del rosso, con qualche ricamo color oro, una cosa abbastanza insolita si trova su di esso, un campanellino, decido di suonarlo e attendere che qualcuno si faccia vivo.
È un luogo abbastanza macabro... e la persona che mi appare davanti non aiuta a placare la mia paura

Ho ripreso la connessione wow ahahah va beh spero vi piaccia e che non vi abbia annoiati
Per il gruppo whatsapp info in chat o nei commenti
Un bacio😘

My stalkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora