Capitolo 41. La vera guerra.

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-Harry!- strillò Draco. -cos'hai fatto?- chiese infuriato. -tuo padre avrebbe ucciso l'unica persona più vicina ad una famiglia che mi è rimasta, io l'ho solo schiantato temporaneamente, non ho tempo per litigare con te.- dissi secco. Lui inizialmente lo sentii sbuffare irritato, poi si ammutolì senza dire una sola parola. Continuai a camminare, ancora nessuna traccia di lui, ammetto che però non avevo ancora visto Piton... Solo in quel momento mi ricordai della fiala che mi aveva consegnato, avrei dovuto darci un occhiata prima che questa guerra iniziasse. Vidi che Hermione correva verso di me. -Non penso attaccherà.- urlò per farsi sentire. -cosa?- ringhiai. -nel senso che non penso attaccherà lui personalmente, hanno tutti l'ordine di non ucciderti Harry, sta aspettando che tu lo trovi.- disse spazientita. -è quello che sto cercando di fare!- borbottai io, uno schiantesimo sfiorò Hermione. -Expelliarmus!- gridai io rivolto all'uomo che l'aveva quasi colpita, quello venne come lanciato in aria e riatterò emettendo un roco urlo. -ha in mente qualcosa... Non so se te la caverai facilmente Harry...- disse. -Hermione... Con tutto il rispetto, non me la sono mai cavata facilmente!- sbottai guardandomi le spalle. -stai attento.- disse infine. -vado a cercare Ron, tu vai a controllare dentro ai piani alti.- mi consiglio. Così insieme, seguiti da un Draco invisibile entrammo nel castello schivando numerose Maledizioni, vidi Percy e Fred combattere con Augustus Rookwood. Passammo oltre ed iniziammo a salire le scalinate, lo spettacolo era macabro, corpi col mantello nero e con la divisa giacevano atterra, alcuni coperti di sangue, altri con la luce che stava ancora lasciando i loro occhi. Dei brividi mi percossero la nuca. -tu vai per di là, io torno da Ron.- disse lei. Annuii e svoltai a sinistra correndo, notai che nessuno dell'ordine era più posizionato nella modalità d'attacco iniziale, speravo solo stessero tutti bene. Sentii una risata acuta e una nube di fumo nero mi travolse. -Guarda chi abbiamo qui, il piccolo, piccino Potter- sputò la donna che era comparsa davanti a me. I capelli neri che ricadevano come un imponente criniera sulle spalle, lo sguardo acceso di malvagità in quei grandi occhi neri e la bocca incurvata all'insù beffarda. Sarebbe stata una bella donna se Azkaban non l'avesse rovinata. -Crucio!- non fui abbastanza pronto, ma qualcun'altro lo fu più di me. -Protego!- urlò. Draco era uscito dal mantello e mi aveva protetto. -Draco?!- esclamò la donna con un espressione sconvolta. -Non lo toccare!- ringhiò il biondo. -come osi!- ringhio lei. -come hai osato tradire la tua fazione!- urlò con gli occhi ingegnati di sangue. -Scelgo io per me, sono stufo di non aver voce in capitolo nella mi vita!- la rimbeccò lui arrabbiato.  -tu, lurido traditore!- ringhiò. -smettila!- disse lui con voce smorzata, tradire la sua casa lo stava logorando dentro, nonostante sapesse che era la cosa giusta. -basta!- urlai io all'improvviso. La donna mi guardò furente. -Il signore oscuro non avrà pietà con te Potter!- sibilò. Detto questo sparì in un altra nube di fumo nero con un crack.
-va tutto bene Draco, non ascoltarla...- gli dissi. -non voglio rimettermi il mantello Harry.- disse. Lo guardai per qualche istante poi acconsentii. Continuammo a camminare. -Harry, lo so che è assurdo, ma forse dovresti controllare dove si trova Voldemort ora, entra nella sua testa.- disse Malfoy. -no Draco, non è assurdo.- dissi inspirando. -Tu entra nella sua mente, se arriva qualcuno ti copro io.- disse poi cercando di rassicurarmi con un piccolo sorriso. Poi mi preparai, calmai i miei pensieri e mi concentrai esclusivamente sulla mente di Tom.
-Il ragazzo mi sta cercando...- disse la sua voce sibilante. -e voi state cercando lui mio signore.- disse la voce di Piton. Ora riuscivo a vedere la scena, si trovavano al piccolo molo di Hogwarts. -Sono debole Severus... Ho bisogno che il ragazzo sia debole quando dovrò affrontarlo.- disse più calmo. -con quella bacchetta, non avrà problemi.- disse poi l'ex professore. -Sai, la bacchetta in questione mi resiste, Severus.- disse Voldemort avvicinandosi all'uomo dai capelli unti, lui rimase immobile. Le acque nere erano calme in quella serata. -Come intende risolvere questo problema dunque...- chiese Piton. -Sei stato un servo fedele, e collaborativo Severus, ma è giunto il momento, che tu ti faccia da parte...- la sua voce era inespressiva. -Mio signore io...- prima che potesse aggiungere altro Voldemort fece un veloce gesto con la mano e Severus cadde per terra, la visione fini.
-Al molo, si trova al molo, ha appena ucciso Piton...- sussurrai a voce mozza. -cosa?- chiese Draco spalancando gli occhi. -perché?!- chiese nuovamente. -non ne ho idea, andiamo!- dissi iniziando a correre, lui si fiondò dietro di me. I meno di cinque minuti eravamo usciti dal castello diretti giù al molo. -sbrigati Malfoy!- dissi sottovoce. Quando arrivammo tutto taceva. -senti qualcosa?- chiese. -no, vado a vedere.- dissi. Prima che potessi dirgli che doveva stare lì fermo ad aspettarmi lui aggiunge: -vengo anch'io.- sbuffai ed entrammo. Il corpo di Piton giaceva per terra, il suo torace si muoveva ancora. -Professore!- dissi inginocchiandomi. -Potter...- disse lui con voce tremante. -come... Come...- -sei andato al pensatoio?- mi interruppe lui. -non ancora.- vacci, ti prego.- disse con un ultimo respiro. Sentivo un vuoto dentro, divorarmi le viscere, perché? Io lo odiavo. Eppure mi sentivo così debole... -devo andare a fare una cosa, vieni, andiamo da Ron è da Hermione, starai con loro.- dissi con voce ferma alzandomi. -cosa? perché? Cosa devi fare?- chiese con una smorfia mentre uscivamo.
-Harry Potter...- vidi Draco tapparsi le orecchie con le mani, la voce di Voldemort era più acuta e penetrante del solito. -smettiamo di rincorrerci, sappiamo entrambi che il nostro scontro è imminente... Vieni nella foresta proibita, entro un ora, affronta il tuo destino... Se non lo farai, ucciderò chiunque si metterà fra noi, partendo da chi hai più a cuore...- ci fu una piccola risata, non c'era divertimento in quella voce gelida. -hai un ora... Dovrai essere solo- disse concludendo quel discorso che mi fece raggelare. -Tu non andrai la solo.- disse Draco. -andiamo.- dissi.

Scusate se il capitolo non è esattamente interessante, mi rifarò promesso, lasciate tanti commenti e accendete una stellina, baci

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora