Capitolo 4. Il piano.

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Mi svegliai affamato.
Avevo dormito qualche ora, un sonno senza incubi fortunatamente.
Ron dormiva ancora mentre Hermione leggeva un libro preso dalla vecchia libreria di quella casa apparentemente infestata.
-buongiorno.- disse lei.
-Hei...- accennai io strofinandomi gli occhi.
-hai dormito vero?- chiesi sbadigliando.
-si , tranquillo.- sussurrò.
Annuii e tastai il comodino alla mia sinistra per cercare gli occhiali che avevo depositato li la notte precedente.
Appena li trovai me li infilai e riuscii a mettere tutto a fuoco.
Hermione stava leggendo un vecchio libro rilegato in pelle e da quello che scorgevo in lontananza si trattavano di rune antiche.
Mi alzai dal letto e sentii Ron mugugnare.
-su svegliati amico, dobbiamo sbrigarci.- dissi scuotendogli la spalla. Lui alzò le mani in tutta risposta spingendomi via.
-lasciami dormire, sono stanco.- disse lui con voce roca.
Sbuffai leggermente divertito e decisi di lasciarlo lì altri cinque minuti mentre io mi dirigevo giù per le scale scricchiolanti.
Ero in cerca di un bagno, la tenevo dal giorno prima e non so quanto sarei riuscito a reggere ancora.
Entrati nel piccolo bagno alla fine della scalinata e pronunciai lo stesso incantesimo che Hermione aveva usato per pulire la stanza.
-gratta e netta.- dissi.
La stana assume un aspetto completamente diverso.
Quando la polvere la copriva ero convinto che il pavimento fosse di un colore scuro come il nero, invece era di un legno chiaro che dava tranquillità.
Aprii l'acqua del lavello, (sorpreso che fosse ancora in uso) e mi sciacquai il viso.
Alzai il capo e mi guardai allo specchio. Avevo troppa tensione addosso, Voldemort sarebbe arrivato di lì a qualche giorno, e io, non avevo ancora compiuto la missione che Silente mi aveva affidato.
Emisi un leggero sbuffo e mi voltai. Vicino al davanzale della finestra c'erano dei segni simili a potenti graffi.
Lupin... Quei segni banali ma allo stesso tempo pieni di ricordi mi misero nostalgia, era lì che avevo conosciuto Sirius, li che crosta di era trasformato in Codaliscia e li che Lupin aveva passato tutte le lune piene dei suoi anni trascorsi ad Hogwarts.
Scossi la testa per scacciare il pensiero e andai al water, mi liberai del peso che avevo dal giorno prima e tornai nella stanza. Ron si era finalmente deciso ad alzarsi e la ragazza era ancora seduta sulla poltrona.
-ora che Ron si è svegliato vi devo parlare.- dissi veloce.
Loro annuirono ed Hermione chiuse il libro.
-non sappiamo quando Voldemort attaccherà Hogwarts, possiamo solo presumere che lo farà presto, e questo dato di fatto non fa altro che metterci pressione. A me come a voi, dobbiamo trovare il diadema, e io me lo sento, sento che si trova dentro quella scuola.-
Sputai quasi le ultime parole.
-quindi dovremmo tornare ad Hogwarts con Piton come preside?- chiese Ron con un tono contrariato.
-no, voi tornerete a scuola, se mi vedessero entrare mi ritroverei accerchiato da un centinaio di mangiamorte, andrei dritto nelle braccia di Voldemort.- risposi serio.
-e tu cosa farai?- chiese Hermione.
-resterò qui, e ogni qual volta dovrò entrare di nascosto voi sarete dentro pronti ad aiutarmi.- spiegai.
-è la cosa più saggia.- conclusi sospirando.
-ma Harry, Piton sa che che noi giriamo con te e ti seguiamo ovunque, cosa gli diremo?- chiese la ragazza che aveva i capelli sempre più arruffati dovuti al umidità. Mentre parlava il mio stomaco iniziò a brontolare, sarò pure il prescelto ma anch'io devo mangiare ogni tanto.
-ditegli che mi avete voltato le spalle, e dato che secondo voi era una missione suicida mi avete lasciato da solo.- risposi.
-e se ci sottoponessero al Veritaserum?- domandò Ron accigliato.
-non lo faranno, è illegale sottoporre degli studenti a una qualsiasi pozione o siero.- lo rimbeccò Hermione.
Ron alzò le spalle e annuì.
-oggi pomeriggio entrerte, parlate con la professoressa Mcgranitt, lei successivamente informerà il...- tentennai.
-informerà il nuovo preside.- finii disgustato.
-bene, tu rimarrai qui e noi entriamo.- riassunse il rosso facendo mente locale.
Hermione sorrise tristemente e il mio sguardo rimase fisso sul pavimento.

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora