Capitolo 18 Nessun diguido è troppo per odiarti

7K 412 15
                                    

Non potevo farlo. Iniziai a correre gridando: -Hermione!- scesi le scale velocemente e sentii i suoi singhiozzi che rimbombavano nel sottopassaggio mentre correva via. Gira di nuovo il suo nome ma non si fermò. Mi sfiorò il pensiero di avere lasciato Draco da solo col mio mantello e la porta aperta e numerose vie di fuga, non era quello che mi importava ora. Corsi più veloce che potei per raggiungere la ragazza e fortunatamente ci riuscii. La afferrai per un polso mentre si divincolava in lacrime. -Hermione ti prego ascoltami.- sussurrai dolcemente cercando di portala vicino a me. Lei mi guardò con tristezza, nessuna forma di ira. Provai ad abbracciarla e fortunatamente quella ricambio stringendomi forte. La tenni fra le mie braccia per qualche minuto facendo sì che si calmasse. -ti spiegherò tutto, seguimi.- dissi tenendola per mano. Con la mano libera mi sistemai gli occhiali sul naso sudato e ci riportai di sopra silenziosamente. Una strana sensazione mi assalì lo stomaco quando trovai Draco seduto in una rigidità posizione riflessiva sul letto e il mantello piegato vicino a lui. Alzò appena lo sguardo evitando il mio contatto visivo e osservò Hermione. Lei rimase immobile con lo sguardo fisso sulle tavole del pavimento. La feci sedere sulla poltrona e fissai i suoi occhi gonfi per il pianto. Cercai di dire qualcosa ma le parole mi morirono in gola. -da quanto?- chiese lei con la voce spezzata. Non capii esattamente cosa volesse sapere e Malfoy mi precedette nella risposta. -circa due settimane...- disse. Mi morsi il labbro con ansia. -perché c'è lo tenevi nascosto Harry?- domandò. -ecco... Non... Nom sapevo come avreste potuto prenderla.- risposi con voce roca. -sicuramente meglio di come l'ho presa ora.- constatò lei. Abbassai lo sguardo. -come ci sei arrivata... Che era Draco intendo.- azzardai lentamente. Lei si scostò una ciocca di capelli arruffati dietro l'orecchio e mi guardò. -prima di venire qui non sospettavo minimamente di lui. Lo ammetto, ma, poi riflettendoci bene, quella volta che avevamo parlato di lui che era scappato da scuola tu eri teso, ed ora, il cravattino di serpe verde per terra non ha aiutato la vostra situazione, chi altro avrebbe potuto essere, i Serpeverde all'appello ci sono tutti ad Hogwarts, tranne uno.- concluse lei. Io annuii senza parlare. Forse sarebbe andata bene, forse sarebbe passato tutto più velocemente di quanto mi aspettassi. -c'è l'hai con me ora?- chiesi. Draco era immobile seduto nello stesso identico modo di prima che assisteva al nostro discorso. -avercela con te? Harry, sei il mio migliore amico, e questo, penso, è una cosa che ti rende... 'Sereno' spero, ti fa stare bene, ed anche se non volessi accettarlo dovrei, l'unica cosa che mi infastidisce è il fatto che tu ce l'abbia celato per tutto questo tempo.- spiegò. Sorrisi appena a quelle parole e notai che anche sul volto del mio compagno apparve un piccolo guizzo di vitalità. -ora è meglio che rientri al castello, non dirò niente a Ron, devi essere tu a dirglielo.- si alzò pigramente dalla poltrona e si diresse alla porta. -ci vediamo dopo magari, comunque, Harry non non prenderà male il fatto che sia un uomo, te lo assicuro, non sarà facile spiegargli chi è quest'uomo.- disse, intravidi un piccolo sorriso incresparsi sulle sue labbra prima di sparire richiudendosi la porta alle spalle. Sospirai sollevato da un peso enorme nonostante quelle parole. -è andata bene.- constatò Il biondo. Sbuffai quasi divertito. -si, è andata bene.- liquidai li il discorso.
Lui si stese sul letto e mi guardò malizioso. -dov'eravamo rimasti?- chiese. Lo guardai alzando un sopracciglio. Sorrisi spontaneamente e mi misi a cavalcioni sopra di lui. -sei assurdo.- detto questo lo baciai con passione fino a doverci staccare per riprendere fiato. Iniziai a sbottonare lentamente la camicia e la lanciai da qualche parte. Avevo il fiato mozzo per lo splendore che mi presentò davanti, l'avevo già visto a torso nudo, eppure ogni volta mi faceva un effetto assurdo, era così dannatamente perfetto. Iniziai a baciare l'addome vicino al ombelico lasciando una leggere striscia umida sulla sua pelle. Lui passo le sue dita fra i miei capelli mentre risalivo verso le sue labbra leggermente gonfie per i nostri baci. Decisi di lasciargli qualche piccolo livido vicino alla scapola per poi tornare ad assaggiare le sue labbra quasi in violenza. Le nostre lingue si intrecciavano veloci mentre i nostri corpi caldi si strusciavano l'uno all'altro provocando leggeri gemiti ad ognuno di noi. Succhiai più volte il suo labbro inferiore e in risposta lui mi morse talmente forte ️la farmi udire qualche goccia di sangue. Ci scroccammo per un istante e i nostri occhi si incrociarono incatenandosi. Il suo respiro era affannato e le sue labbra tenevano ad un colore violaceo. -scusa Harry.- disse lui avvicinando una mano tremante al mio labbro. Scossi la testa sorridendo e mi tolsi gli occhiali. Lui ricambiò il sorriso leggermente amareggiato ed iniziò a togliermi la maglietta, successivamente i pantaloni rimandando in boxer, filai anche a lui i pantaloni ma preferii lasciargli le mutande, vedevo la sua erezione spingere contro quel fastidioso tessuto in attesa di essere liberata ma, mi piaceva stuzzicarlo. Posso un leggero bacio sul rigonfiamento e passai le mani sui suoi fianchi unendo le nostre bocche. Con la mano cominciai ad accarezzare lentamente il suo membro e il suo respiro pian piano si trasformò in un gemito soffocato. -Harry ti prego.- supplicò lui con la fronte già madida di sudore. Lo accontentai togliendogli il fastidioso indumento e presi in mano la sua lunghezza massaggiano con un ritmo regolare. Tenemmo le nostre labbra unite fino a quando non ci fu impossibile perché i suoi gemiti erano pesarmi e ammetto che le espressioni di piacere del biondo mi eccitavano davvero troppo. Iniziai a sentire qualche goccia di pre-orgasmo bagnarmi la mano così aumentai il ritmo fino a quando Draco non esplose gridando il mio nome. Una sorta di fitta allo stomaco mi fece tremare. Lui mi guardò ancora in estasi ed esausto. Avevo la mano piena del suo piacere. Facendo attenzione che lui mi guardasse leccai il tutto fino all'ultima goccia. -tu vuoi farmi impazzire, lo so.- affermò lui senza forze. Sorrisi maliziosamente mentre il suo sapore ancora mi inebriava. Senza preavviso Malfoy si gettò nuovamente su di me e prese a baciarmi con foga dirigendo questo round. Poi mi tolse le mutande e scese a torturarmi i capezzoli. Mi irrigidì per il piacere mentre il mio ansimare riempiva la stanza. Dopo aver leccato quel punto più volte si diresse alla mia erezione che pulsava per l'eccitazione. Lecco per bene la punta e prese tutto in bocca fino alla gola iniziando a succhiare. Appoggiai una mano sulla sua testa stringendo appena quei capelli biondi mentre con l'altra mi tenevo aggrappato al lenzuolo. Il piacere aumentò fino a che non venni fra le sue labbra urlando il suo nome e lui ingoio tutto. Mi rullassi sul letto sfinito per il piacere intenso e accolsi il biondo fra le mie braccia coprendoci col lenzuolo. Strinsi il ragazzo tanto altezzoso e al contempo fragile e a me, non volevo lasciarlo andare.

Scusate non ho riletto spero che vi piaccia comunque lasciate un commento e accendete la stellina, baci💕

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora