Capitolo 9. Il ragazzo che non ha avuto scelta.

7.6K 409 6
                                    

POV Harry
Quella sera tornai alla stamberga da solo. Avevo ancora le energie della fiala che Draco mi aveva dato. Era davvero funzionale. Hermione mi aveva dato un po di libri sulle arti oscure per trovare un modo di distruggere il diadema dato che il logorroico folletto traditore si era preso la spada. Mi avevano in oltre raccontato che Piton spesso e volentieri se ne stava rinchiuso nel suo ufficio a parlare da solo. Non che lo trovassi troppo strano da uno come lui, ma comunque non era proprio normale. Quella sera mi addormentai sul tardi non avendo trovato nessun indizio. Feci dei sogni tranquilli, niente Voldemort. Sognai i miei genitori. Mi svegliai sul tardi, erano quasi le dieci.
Misi gli occhiali e il mantello. Uscii dalla mia presunta e temporanea abitazione ed entrai nel castello. Erano tutti a lezione a quell'ora. Andai a controllare i tabelloni. I Grifondoro in quel momento stavano facendo pozioni assieme ai Tassorosso col professor Lumacorno.
I Serpeverde e i Corvonero del settimo anno invece avevano una divertente lezione di rune antiche. Decisi di avviarmi verso il laboratorio. Già in corridoio si sentiva l'odore del amortentia. Ci fu solo un problema. Non sentivo il solito balsamo per capelli di Ginny, era un profumo più stuzzicante, che avevo già sentito ma non ricordavo dove. Alzai le spalle e continuai il mio tragitto.
-senti Draco non starò a contrattare con te, spiegami perché sei tornato!- sputò una voce familiare.
Svoltai seguendo quelle parole e mi ritrovai in uno stretto corridoio buio. Un uomo dai capelli unti ed il naso adunco teneva stretto il polso del purosangue che mi aveva 'salvato' da morte certa.
-cosa ne vuole sapere lei?! Mi lasci!- sbraitò Draco cercando di scostare il braccio dalla sua presa.
-non ti permettere.- Disse Piton alzandogli la manica.
-lo vedi? Questo è il simbolo della tua scelta, non puoi sottrarti.- sibilò.
-no.- fece una breve pausa.
-NO! IO NON HO SCELTO, NON HO AVUTO SCELTA!- Urlò dimenandosi e correndo via altezzosamente mentre il professore rimaneva li con le labbra serrate è uno sguardo assassino. Decisi di seguirlo.
Corse via fino ai sotterranei.
Quasi singhiozzando borbottò la parola d'ordine.
Entrò e mi feci largo dietro di lui.
Lo seguii fino al suo dormitorio dove si buttò sul letto ringhiando. Strinse le coperte spettandosi il ciuffo biondo perfetto. Tolse il pullover che aveva addosso e rimase in camicia, lo guardai bene, il giovane mago era scarne con lividi violacei sulle braccia.
Mentre lo osservavo per sbaglio sbattei il piede contro il baule di Blaise.
-chi c'è?- sibilò lui a denti stretti.
Sbuffò e puntò la bacchetta davanti a se.
-Homenum Revelio.- disse.
Sentii il mantello bruciare e dovetti gettarlo per terra per evitare di ustionarmi.
-Potter.- disse acido mentre mi fissava.
-Malfoy.- ricambiai il suo strambo saluto.
-cosa ci fai qui?! Perché mi hai seguito?- chiese. Ero a corto di idee.
-volevo vedere come se la cavavano Ron ed Hermione, e tornando ho visto che litigavi con Piton.- risposi veloce.
- e cosa centra col seguirmi sfregiato?-
Effettivamente averlo seguito non aveva senso, era stato il mio subconscio a parlare.
-perché hai voluto tornare?- azzardai.
Le sue guance si fecero rosee.
-fatti gli affari tuoi idiota.- sbraitò lui.
-ora vattene.- mi ordino. Mi guardo per qualche istante negli occhi e poi fece un cenno.
-va al diavolo.- disse stanco. Scossi la testa. Sbuffai e mi rimisi il mantello.
Scesi per i gradini in roccia della sala comune e uscii rapido.
Decisi di andare dai miei amici per dirgli di Malfoy se già non lo sapessero e per chiedergli di controllare la sezione proibita più i libri sui fondatori di Hogwarts e le loro vicende personali. Era quasi ora di pranzo probabilmente si stavano dirigendo verso la sala grande. Misi il mantello e passai per i corridoi dei sotterranei per tornare vicino al ingresso.
Li trovai a parlare con Luna e Ginny.
Tirai Hermione per il mantello e subito capì.
-ragazze scusateci un attimo, abbiamo dimenticato un libro nel aula di pozioni.- disse. Mi allontanai un secondo e il rosso la guardò confuso.
-no, non è vero, ho controllato io vicino ai calderoni, non abbiamo lasciato niente.- disse tranquillo.
-no Ron, il mio libro è rimasto la.- disse Hermione spazientita.
-ma Herm...-
-Ron per l'amor del cielo vieni con me!- strascicò lei. Lo afferrò per un polso e lo tirò verso il corridoio che portava al ufficio di Lumacorno.
-sei un imbecille.- commentò lei.
-perché?- domandò lui.
-Harry fatti vedere.- al suono di quelle parole mi tolsi il mantello e lo fissai.
-ma tu... Ah, c'era Harry.- continuò il ragazzo che stava iniziando a capire.
-ci hai messo un po' ad arrivarci amico.- sottolineai io.
-scusatemi se non ho una specie di dono che mi permette di vedere le persone sotto il mantello che le rende invisibili.- borbottò. Accennai un mezzo sorriso e li guardai.
-dovete cercare informazioni sugli effetti personali di Cosetta. Trovate qualcosa che riguardi il diadema, chiedete a Luna se ne ha mai sentito parlare o se nella sua sala comune c'è qualcosa che può tornarci utile.- spiegai. -dobbiamo sbrigarci.- conclusi. -va bene.- affermò Ron.
- Luna un po' di tempo fa ha detto che la fondatrice di Corvonero progettò molti trucchi e passaggi che aiutano Hogwarts ad essere un posto 'sicuro'.- ci aggiornò Hermione.
-quindi dite che potrebbe trovarsi tipo in delle botole nascoste nei passaggi segreti, magari voi-sapete-chi ha usato la mappa del malandrino.- sbuffo Ron appoggiandosi al muro.
-oh certamente Ron. Ti devo ricordare che la mappa del malandrino l'ha creata il padre di Harry, i malandrini, Ramoso, Felpato, Codaliscia e Lunastorta? Ti dice qualcosa?- chiese Hermione sarcastica.
Il rosso strinse le labbra e fece una piccola smorfia:
-quindi come ha fatto a trovare e nascondere successivamente il diadema?-
-non lo so.- nella voce della ragazza c'era una punta di desolazione.
-troveremo una soluzione, voi fate ciò che vi ho detto, ci vediamo sta sera, io cercherò informazioni per il castello.- dissi sottovoce. Mi sistemai gli occhiali e me ne andai rimettendomi il mantello.
-a sta sera.- dissero debolmente.

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora