Capitol 31. Sei in buone mani.

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Ogni muscolo presente nel mio corpo urlava contorcendosi, finalmente dopo quasi cinque minuti di atroci sofferenze quel dolore interno cessò. Le sue risate riecheggiavano nella notte.
-io ti ucciderò Harry Potter, non opporre resistenza.- disse gelido. Era vero, avrei potuto mollare, lasciare che mi uccidesse, lasciare che il sacrificio dei miei genitori fosse nulla, lasciando amici e 'familiari' in balia dell'oscuro signore... No. -lotterò fino a quando ci sarà qualcosa per cui lottare, non vincerai facilmente. Expelliarmus!- della luce rossa uscì violenta dalla mia bacchetta mentre Voldemort si proteggeva. Il serpente si avvicinava, avrei dovuto colpirti in qualche modo, dovevo solo aspettare che i nostri incantesimi diventassero talmente potenti da risultare instabili e successivamente colpirlo. Vidi gli occhi di Voldemort brillare e i mangiamorte ululavano alle sue spalle.  Ero incerto su come agire, ma non avevo un ampia scelta. Aspettai finché la mia bacchetta non prese a vibrare violentemente, vidi che anche quella del mio nemico si muoveva velocemente rendendo quasi impossibile da maneggiare. Poi puntai violentemente la bacchetta contro il serpente. Quello iniziò a contorcersi colpito in pieno dalla maledizione. Voldemort ritrasse immediatamente la bacchetta e osservo il serpente dapprima impietrito poi afflosciarsi su se stesso e smettere di sibilare. C'ero riuscito, il serpente era morto. Vidi Voldemort piegarsi in due, sentii la cicatrice bruciare insistentemente, mi sentivo svenire, provai a scagliare una maledizione sul signore oscuro ma la mia bacchetta non rispose, non era il momento opportuno per affrontare anche lui, era di nuovo umano e debole ma stranamente anch'io mi sentivo stanco, privato di qualcosa, vuoto dentro, così prima che lo sguardo penetrante del signore oscuro tornasse a posarsi su di me, mi smaterializzai, avertii lo strappo sotto l'ombelico, prima di sparire del tutto una lucente fiamma blu si fece avanti verso di me, colpendomi un fianco. Un ultimo urlò acuto e mi ritrovai nella stamberga strillante, steso sul polveroso pavimento in legno con lo stomaco in fiamme. -Harry!- urlò Hermione correndo verso di me. Tossii forte sputacchiando un liquido rosso, sangue. -fate qualcosa!- strillò Ron. Sentivo la gola brucare mentre i conati iniziarono a salirmi lungo l'esofago. -Draco tu calmalo, io corro a prendere un Bezoar nel castello, fate in modo che non si soffochi!- strillò Hermione. Le sue parole erano ovattate alle mie orecchie, la sentii correre via mentre la ferita bruciava insistentemente. -Sta perdendo troppo sangue, passami il lenzuolo che glielo lego alla vita.- disse Draco. Quelle furono le ultime parole che sentii, poi i miei occhi si chiusero pesantemente senza più riuscire a concepire niente del mondo che mi circondava.
Aprii gli occhi, ero steso sul letto e la luce del giuro mi illuminava il viso, non avevo addosso gli occhiali a. Sentivo qualcuno che mi teneva la mano, con il braccio libero cercai gli occhiali sul comodino, li inforcai e notai che colui che mi teneva la mano era Draco. Seduti sul letto c'erano anche Ron ed Hermione, stremati, che dormivano un sonno agitato, anche il bisogno vicino a me pareva essersi addormentato. Cercai di mettermi seduto ma una dolorosa fitta allo stomaco me lo impedì. Ricordai solo in quell'istante quanto successo la sera prima, mi sentivo meglio, ma ancora debole e stanco, poi sospirai profondamente e notai due occhi grigi che mi fissavano. -Scusa, non volevo svegliarti.- dissi piano. -non dormivo.- ripose lui, effettivamente si notava che non dormiva da un pezzo, aveva delle occhiaie violacee molto evidenti. -dovresti riposare...- sussurrai io. -anche tu... Come ti senti?- chiese lui. -meglio...- risposi. -posso, posso chiederti cos'è successo ieri sera?- chiese guardandomi profondamente negli occhi. -si...- e gli raccontai l'accaduto, di come dovetti aspettare per scontrarmi col serpente e di sua zia. -Vogliono che tu torni da loro Draco...- dissi. -io non voglio tornare con loro, voglio stare dalla tua parte.- disse con un filo di voce. -Draco, se stai dalla mia parte ti uccideranno.- dissi di rimando -finché sono con te, niente e nessuno può ferirmi Sferigato.- disse dolcemente con un piccolo ghigno accarezzandomi il viso. -ehilà ecco che torna tra noi Il principe delle serpi.- dissi sorridendo. Lui mi sorrise a sua volta per poi lasciarmi un piccolo bacio sulla fronte. -è il caso di svegliarli?- chiese indicando Ron ed Hermione. -meglio di si.- dissi. Draco si alzò dal letto e si accostò vicino a loro scuotendoli leggermente. -Harry è sveglio.- disse loro. Ron sbadigliò e si avvicinò mentre Hermione si stropicciava gli occhi e mi prendeva la mano. -Harry, stai bene? Cos'è successo?- chiese disperata. -sto bene, e adesso ve lo spiego, calmatevi.- dissi percependo la loro agitazione. Raccontai anche a loro di come per miracolo riuscii a sottrarmi alla furia di Voldemort. - ma come ci sei riuscito?- chiese Ron alla fine. -a smaterializzarti intendo, è impossibile dentro i confini di Hogwarts...- concluse. -Ron! Hai ragione, come hai fatto Harry?- chiese Hermione avida di sapere. -non ne ho idea... Forse ero in uno strano punto della foresta proibita...- dissi incerto, non ci avevo pensato, come avevo fatto a smaterializzarmi vicino ad Hogwarts. -️Beh, l'importante è che ora lui sia qui, e il signore oscuro sia tornato 'mortale'- aggiunse infine Draco. -Malfoy ha ragione, ora che è mortale bisogna trovare un modo per tornare da lui e sconfiggerlo definitivamente.- constatò il rosso. -questo lo sapevo anch'io amico, ma non credo di poterlo fare in questo momento.- -Harry non ce la fa ora Ron, ha bisogno di riposo assoluto, era davvero grava quella ferita. Maledizione della frusta avvelenata.- spiegò Hermione. -io ringrazierei Merlino se Harry è ancora vivo.- io annuii anche se non sapevo di cosa si trattasse, ora mi sentivo meglio è un po' di risposo non mi avrebbe fatto male di certo. -ora noi torniamo al castello, sta sera verremo a farti visita, a più tardi.- disse Hermione, tentò di abbracciarmi e filò via insieme a Ron che mi sorrise. -sei in buone mani amico.- disse lui prima di sparire dietro la porta. Io sorrisi e guardai Draco. -questo lo sapevo bene, ma che tipo di incantesimo tu abbia fatto a Ron per fargli dire una cosa del genere mi sfugge...- dissi ma tre arricciavo il naso. Lui ghignò. -smettila Potter, ora riposa.- disse lui. Mi rimboccò le coperte e si sdraiò vicino a me.

Okay ragazzi, spero che il capitolo vi sia piaciuto, lasciate un commento e accendete la stellina, sono tornata in Italia e riprenderò a pubblicare quotidianamente, comunque per ora voglio avvisarvi che ho pubblicato una nuova Fanfiction Drarry:
TITANIC-DRARRY
Spero vi piaccia passate a leggerla, baci.

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora