Capitolo 29. La prima volta.

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Quel giorno trascorse con tranquillità, cercammo di parlare il meno meno possibile dell'imminente incontro fra me e Voldemort. Draco riuscì a socializzare con Hermione lasciandomi stupito, si misero a parlare dell'esame di pozioni che teoricamente lei avrebbe dovuto affrontare alla fine dell'anno. Quella sera tornai con Malfoy soddisfatto al nostro rifugio. -Ho visto che hai socializzato con la tanto temuta 'mezzosangue'- lo presi in giro. -infondo non è male se superi il sangue sporco.- disse lui altezzosamente. Io sorrisi compiaciuto. Era bella anche poter parlare normalmente con Draco. Entrammo nella stanza e lui si buttò pigramente sul letto. Mi sedetti vicino a lui. -forse avrei dovuto accettare la tua mano quel giorno.- dissi pensieroso. -chissà dove saremmo ora.- commentò lui ricordando il nostro primo giorno ad Hogwarts, quando lui mi porse la mano e io rifiutai. -se non avessi insultato Ron con quella superiorità spocchiosa forse avrei accettato.- dissi io fissandolo. -non che tu fossi granché sfregiato, tutti volevano essere tuoi amici perché sei il-bambino-che-è-sopravvissuto.- disse lui ghignando. Io sbuffai divertito e mi stesi vicino a lui. -potrebbe essere l'ultima volta che mi addormento.- dissi stancamente togliendo gli occhiali e le scarpe. -ma non lo sarà.- disse fermo lui togliendo i pantaloni. Sorrisi nel sul invano tentativo di tirarmi su il morale. -vieni qui.- sussurrai allargando le braccia. Sulle sue labbra si increspò un ghigno malizioso. Si mise praticamente sopra di me a gambe spalancate. Le nostre labbra si unirono, dapprima dolcemente poi ansiose di divorarsi, esplorare il più possibile la bocca l'uno dell'altro, nonostante questi nostri gesti visti dal esterno sembrassero violenti ero sicuro che in quel che facevamo c'era qualcosa di più di qualche ormone adolescenziale impazzito. Le nostre lingue danzavano assieme mentre lui mi tolse velocemente la maglietta mentre continuammo a rimanere incollati. Svelto mi privò anche dei pantaloni lasciandomi in boxer. Passai le mani sulle sue natiche stringendole lentamente mentre il suo respiro si faceva più pesante. Continuava a strusciarsi su di me e le nostre erezioni pulsavano costrette ad aspettare rinchiuse negli ormai scomodi boxer. Passai i polpastrelli sulla sua schiena e lo sentii rabbrividire, slacciai uno ad uno i bottoni della camicia mentre lasciavo piccoli baci umidi sul suo petto. Poi gliela strappai quasi letteralmente di dosso lasciando scoperto il suo candido torace perfetto. Inspirai profondamente a quella visione per evitare di saltargli addosso. Poi baciai l'ombelico del biondo scendendo leggermente verso il suo membro, tirai la stoffa che conteneva la sua grandezza coi denti e lo sentii gemere rocamente. Tolsi le sue mutande e un espressione di sollievo gli si dipinse sul volto, poi lui fece lo stesso con me, andai per accarezzare il suo membro ma lui mi fermò. -Potter.- disse velocemente -Harry...- si corresse con un una tale dolcezza da farmi sciogliere, lo guardai dentro quelle iridi argentate incantato dalla sua calda voce. -potrebbe essere l'ultima volta...- dissi piano. Abbassai il capo a quelle parole. -lo so bene.- dissi piatto. -voglio fare qualcosa di diverso.- disse semplicemente. Ci misi qualche istante a capire cosa aveva in mente. -sicuro?- chiesi arrossendo. -si.- disse infine. Fece apparire un piccolo barattolo vicino a lui. -detesto l'idea ma io... Io ci tengo a te e voglio che tu ti senta bene, senza pensieri almeno per un po', immagino che tu sappia come si fa.- disse passandomi quasi tremante il barattolo. -vuoi... Vuoi dire che vuoi fare il passivo?- chiesi allibito. Lui annuì senza guardarmi. Io chiusi gli occhi in segno d'assenso e lui si girò di schiena mettendosi a quattro zampe. Ammetto che quella prospettiva di Draco non mi dispiaceva per niente, anzi, direi che era davvero eccitante e a parare del mio amico li sotto era davvero divina. Presi il contenitore e lo stappai, presi con le dita un po' lubrificante con le dita. -pronto?- chiesi incerto. -si.- disse più sicuro di quanto mi aspettassi. Baciai i glutei del ragazzo succhiando leggermente. Poi piano iniziai a infilare un dito e sentii il suo sedere contrarsi violentemente. -fa male?- chiesi. -no, va avanti.- borbottò a denti stretti. Infilai tutto il dito e iniziai lentamente a fare dentro e fuori per abituarlo, poi cercai di aggiungerne un secondo, non ebbi troppi problemi. Lo sentii ansimare e contrarsi ma non si lamentò.Infine il terzo dito, feci su e giù altre volte e il suo copro cominciò ad abituarsi a quella pienezza. -penso... Penso tu si pronto.- balbettai. -vai allora.- disse. -no.- dissi fermo. -girati, non ho intenzione di farlo come se fosse un gioco, voglio che le tue labbra siano sulle mie mentre lo facciamo.- lui si girò verso di me con gli occhi leggermente lucidi e mi sorrise con dolcezza. Io mi misi seduto con la schiena appoggiata alla tastiera del letto, spalmai un abbondante dose di lubrificante sulla mia erezione e lo feci sedere lentamente sopra di me. Il mio membro iniziò a penetrare in lui, alcuni gemiti rochi mi sfuggirono dalle labbra e il biondo ebbe un fremito, era caldo e piacevole una sensazione strana, unica ed indescrivibile. -dio mio Draco sei così accogliente.- ansimai pesantemente. Lui accennò un sorriso. E si sedette completamente su di me, appena fui tutto dentro vidi la sua espressione controversi in una smorfia di piacere misto dolore. Gli misi le mani sui fianchi e come se pesasse meno di un chilo iniziai a fargli fare su, ero accecato dal piacere è solo dopo qualche minuto mi accorsi che a Draco non stava piacendo quanto me. Mi fermai di colpo e lui mi strinse le spalle ficcandoci le unghie. -ti sto facendo male scusa.- dissi irato verso me stesso. -Dovevi dirmelo.- continuai calmo. -voglio solo che tu stia bene.- disse mentre si riprendeva. -no, anche tu devi stare meglio, dimmi se in qualche modo migliora.- dissi io. -se no smetto.- conclusi. Spostai leggermente il bacino verso destra e diedi un colpo, il suo ansito di dolore soffocato mi fece capire che non era migliorato per niente. Mi spostai verso sinistra, sempre lo stesso verso di dolore e poi verso l'alto, qualcosa cambiò dalle labbra di Draco sfuggi un gemito grottuale. -meglio?- chiesi speranzoso. -molto, ti prego vai avanti.- disse ansimando. Sorrisi compianto e diedi una spinta più forte. -oh dio si.- gemette lui su di me facendo si che i nostri movimenti fossero più sciolti e voluti. Inizio a fare su e giù anche lui. -ho mio dio HARRY!- quasi gridò lui. -continua, più a fondo ti prego.- disse. In quel momento afferrai il suo membro pulsante e inizia a fare su e giù mentre davo forti spinte coi fianchi. Gemevo frequentemente ormai. Continuai a spingere forte mentre i versi di piacere riecheggiavano nella stanza. -sto per venire Harry, ti prego, non ti fermare, voglio averti tutto.- ansimo. Con un ultimo colpo deciso venni dentro di lui urlando, seguito dal biondo che gridava il mio nome e mi riempiva l'addome col suo piacere. La testa mi girava ed enormi macchie nere mi offuscarono la vista, le sue labbra si unirono alle mie, morbide calde e perfette. Quando riuscii di nuovo a vedere qualcosa notai che i capelli di Draco sempre perfetti erano appiccati alla sua fronte madida, era rosso in viso e continuava ad avere il respiro pesante. Poi si distese vicino a me e lo accolsi fra le mie braccia. -sei dannatamente bravo.- disse lui ghignando. Sorrisi maliziosamente e lo strinsi a me. Era ormai notte fonda. Era stato il giorno più bello della mia vita, era stato il giorno più bella della mia folle vita, è molto probabilmente anche l'ultimo.

Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto, io lo trovo stupendo, come vi sembra? Vi prego commentate e accendete la stellina, io li amo.
Ps: cerco di pubblicare appena posso il prossimo, non uccidetemi, ma essendo a Londra non ho internet. Baci.

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora