Tenevo ancora stretto fra le braccia una Draco dormiente, teneva la testa appoggiata sul mio petto e i suoi resisti caldi mi procuravano la pelle d'oca vicino all'ombelico. Decisi di alzarmi per tornare ad Hogwarts a continuare le ricerche e portare da mangiare per quando il biondo si fosse svegliato. Mi vestii silenziosamente e afferrai mantello e bacchetta. Ormai l'oscurità serale aveva preso il possesso di quella giornata e qualche goccia gelida di pioggia cadeva insistente. In quel momento mi venne in mente Ron... Come avrei potuto dirgli di Draco... Di certo non l'avrebbe presa bene, ma infondo, cosa dovevo spiegargli? Fra ma e Mlafoy non c'era niente... Almeno così pensavo, poi ricordai l'amortentia e mi venne una stretta allo stomaco, ogni volta che i miei ricordi volavano a quel momento cercavo di scacciare via il pensiero, perché proprio il suo profumo... Scossi la testa, non avevo ancora voglia di rimuginarci su, magari l'avrei fatto parlandone con il diretto interessato la sera stessa. Varcai la soglia del castello è un brivido mi proseguì lungo tutta la spina dorsale. Camminai con passo felpato fino alla sala grande dove alcuni studenti stavano finendo i compiti, Seamus e Dean stavano allegramente chiacchierando con una copia del profeta in mano. Mi mancavano anche loro, oltre a tutti gli altri, li guardai un altro istante e poi mi voltai per proseguire la mia strada. Una ragazza coi capelli rossi e il viso familiare mi si avvicinò come se mi avesse notato. Ginny Weasley aveva in volto un espressione sconcertata e camminava velocemente. Decisi di non farci caso anche se sarei corso volentieri da lei. Salii le scalinate verso la torre Grifondoro e aspettai che qualcuno uscisse. Colin Canon un ragazzino del sesto anno uscì dal ritratto della signora grassa mentre sorrideva amabilmente a una ragazza bionda che appena conoscevo della nostra casa. Appena il ritratto si richiuse alle mie spalle salii fino al mio vecchio dormitorio. Entrai nella stanza circolare e cinque letto a baldacchino con le tende scarlatte dominavano la scena. Su uno di questi c'era Ron, che russava fragorosamente. Feci un incantesimo sigillante alla porta e silenziai la stanza. Era da un po' che non avevo la giusta occasione per divertirmi e ora l'avrei sfruttata, ero il prescelto, ma voleva forse dire che non potevo giocare un po' anch'io? Rovistai nel baule di Seamus e me estrassi un calice in ferro, poi tolsi il mantello e puntai la bacchetta conto il bicchiere. -aguamenti.- sussurrai. Il calice di riempì fino all'orlo. Appoggiai il bicchiere e lo colpii una volta. -engorgio.- quello diventò il doppio. Con quasi un litro d'acqua mi diressi verso Ron. Iniziai un conto alla rovescia mentale. '3' sorrisi. '2' mi preparai a rovesciare il gigantesco calice. '1' versai tutta l'acqua in faccia al rosso e lui iniziò a gridare dimenandosi. -STO ANNEGANDO! Miseriaccia! Aiuto!- urlò mentre spalancava gli occhi. Scoppiai in una fragorosa risata che mi fece piegare in due su me stesso, dopo qualche secondo quando Ron si accorse di me smise di urlare. -sei stato tu?- chiese scioccato quanto infuriato. Continuando a ridere feci cenno di si con il capo. -sei un deficente!- disse lui brontolando. Poi lo fissai divertito e gli scappò una risatina roca. Lo aiutai a mettersi bene e a sistemare il danno. -allora? Hai continuato le ricerche?- chiese poco convito. -stanno andando a cercare proprio ora, mi chiedevo se ti andava di accompagnarmi, in due andremmo meglio.- dissi piatto. -okay amico, prendo la bacchetta e andiamo.- disse alzandosi. Mi rinfilai il mantello e uscimmo dalla stanza senza troppi problemi. Arrivano alla stanza delle necessità dopo qualche minuto ed entrammo. Prendemmo a cercare un po' ovunque, nei mobili malandati, nelle statue, sopra i cumuli di libri perfino in un vecchio gabinetto buttato in un angolo. Dopo quasi due ore eravamo entrambi stufi e senza aver ottenuto niente uscimmo. -Ron... Io... Dovrei parlarti.- dissi stancamente. Lui mi guardò perplesso e mi fece cenno di continuare. -vedi, quando abbiamo... Discusso per, per il suchiotto che avevo, ecco penso che tu abbia tutto il diritto di sapere che...- -RON!- urlò una voce interrompendomi. -svelto il mantello!- bisbigliò il rosso. Con foga mi coprii e mi allontanai di poco. Seamus con la camicia stropicciata e le guance rosse per la corsa gli si fiondò addosso. -vieni presto. È successa una cosa, sbrigati.- bofonchiò e iniziò a correre. Ron lo seguii e io mi misi dietro di loro. Arrivammo in un corridoio troppo affollato e non riuscii a passare. Ron andò avanti con Finnegan. Dovetti aspettare dieci minuti buoni perché un po' di gente se ne andasse. I professori gridavano agitati di tornare alle proprie sale comuni mentre la Mcgranitt tirò da parte Ron. In quel momento lo vidi, per terra disegnato con la cenere, c'era il marchio nero. Persi un battito mentre lo osservavo e la cicatrice iniziò a bruciare, dovetti fare uno sforzo enorme per non urlare. Ron e la professoressa iniziarono con passo svelto a dirigersi nel suo ufficio. Ovviamente li seguii, entrai dietro Ron e lasciai che la porta si chiudesse. -Potter togli il mantello.- disse quasi esagerata la sua voce tremante. Non so come facesse a sapere che ero li, forse glie l'aveva detto Ron. -cosa significa tutto ciò?- chiese lei. La guardai esasperato. -non ne ho idea professoressa, ma di certo non promette bene, dobbiamo informare l'ordine, Voldemort è entrato in questa scuola.- dissi con voce roca. -ma Harry, tu-sai-chi non ha motivo di entrare a scuola, non sa dove ti trovi, ma sicuramente non sospetta che tu sia nascosto qui.- si intromise il rosso accigliato. -sinceramente signor Weasley non saprei neanche come spiegarmi il fatto che sia entrato, abbiamo misure di sicurezza di ogni genere.- accennò la Mcgrantitt sistemandosi il cappello a punta. -️magari l'ha fatto entrare qualcuno in questa scuola...- propose Ron. -Piton...- dissi sicuro. - Il professor Piton non farebbe mai una cosa simile, anche se in anni passati è stato devoto al signore oscuro.- risuonò nella stanza la voce calma della donna al mio fianco. -non ne sarei certo...- commentò Ron con disprezzo. -signor Weasley, questa faccenda è seria, non possiamo lasciarci andare per disguidi personali.- disse severa. Ron abbassò il capo. -indagheremo professoressa, ora, devo passare alla cucine per prendere da mangiare, domani tornerò al castello. Buonanotte.- dissi veloce. Mi tuffai sotto il mantello e corsi praticamente via. La cicatrice bruciava e sentivo un vuoto dentro che mi rodeva le viscere dello stomaco. Gli elfi mi diedero il cibo e tornai di corsa alla stamberga. Draco era sdraiato sul letto a leggere, ignaro di tutto. Posai le pietanze sul tavolino e tolsi il mantello. -Malfoy...- sussurrai. Lui si girò e mi fisso per qualche istante. Mi sedetti accanto a lui. -Voldemort è entrato... Al castello.- dissi tutto d'un fiato. I suoi occhi si spalancarono e sul volto apparve un cenno di terrore. -come, come ha fatto?- balbettò lui cercando di mostrarsi sicuro. Si mise seduto a gambe incrociate difronte a me ed attese risposta. -non ne ho idea. Ma abbiamo davvero poco tempo.- dissi. -pensi che sappia dove ti trovi?- chiese cauto. -per ora no, ma potrebbe scoprirlo presto...- sussurrai. Chiudi gli occhi per calmarmi e strofinai la cicatrice. -quella, ti da noia?- chiese indicando la saetta che mi sfregiava la fronte. -noia? È come una pugnalata al cranio che si ripete al infinito.- borbottai. In quel momento il dolore aumento e io strinsi i denti per non crollare. -Potter... Tutto bene?- chiese allarmanti mentre mi accasciavo sul materasso. -no. Ovvio che no!- sbraitai.
-Molto bene Harry, davvero bene, il tuo intuito non fallisce mai...- ghignò una voce beffarda e gelida nella mia testa, -pensi davvero che Severus sia fedele a me? O hai dei dubbi? Tranquillo quelli presto verranno svelati, per ora, posso solo porti un assurdo quesito: perché nascondi colui che tanto hai odiato per anni? Cosa ne guadagni?- sibilò.
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Scusate gli errori ma non ho riletto spero vi sia piaciuto, accendete la stellina e lasciate commenti. Al prossimo capitolo.
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Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissuto
FanficHarry continua le ricerche degli Horcrux in giro per il mondo babbano ma non sa cosa lo attende, Voldemort non sarà l'unica e vera minaccia di quegli istanti di paura, a volte l'odio si trasforma in amore. PS molti particolari della storia sono camb...