Capitolo 8. Una strana pozione.

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POV Harry.
-eccomi qui, nuovamente al cospetto del ragazzo che è sopravvissuto- sibilo il signore oscuro.
-cosa vuoi Tom?!- sbraitai agitato.
-sai Potter ti credevo più perspicace.- accenno lui tendendo stretta la bacchetta fra le lunghe dita bianche.
-cosa vuoi dire?- subito dopo la cicatrice prese a bruciare. No, non di nuovo, era come se mille e più mangiamorte mi stessero puntando contro un incantesimo crucio nello stesso istante.
-non riuscirai mai a vincermi. Sono troppo forte ormai, Silente era convinto che un povero sfregiato come te riuscisse a sconfiggermi, si sbagliava.- ghigno lui.
-no, non si sbagliava, io riuscirò a mettere fine a questa guerra.- sputai veleno con quelle parole. Silente si fidava di me, sarei riuscito a compiere il mio destino.
Dopo un sibilo la scena cambiò, mi trovavo in una stanza abbastanza angusta e Voldemort non si era ancora accorto della mia presenza.
-si presume che quel mostro rintracciato vicino a villa Malfoy fosse lui. L'hanno preso ma è riuscito a scappare mio signore.- disse la voce roca di un mangiamorte che mi dava le spalle.
-molto bene...- disse calmo Voldemort.
-dobbiamo trovare qualcosa per farlo venire allo scoperto, ora che come dice Severus, i suoi amici lo hanno abbandonato, sarà più semplice rintracciarlo.- concluse lui gelidamente.
L'altro annuii inchinandosi e mi svegliati di colpo. -Hermione, Ron!- esclamai.
Successivamente mi resi conto di dove mi trovavo.
Sentii la porta scattare e strinsi le dita attorno alla mia bacchetta mettendomi seduto sul letto pronto a scattare.
-urla un po' di più la prossima volta Potter.- disse Draco entrando. Sospirai. Ero quasi felice di vedere che era lui. Guardai fuori, era ancora giorno. Mi sentivo riposato e in forze, l'incubo di quella notte non mi aveva dato troppi problemi al risveglio.
-che ore sono?- chiesi stiracchiando la schiena.
-le undici Potter, non volevo svegliarti.- affermò il purosangue.
-le undici?! Le undici di mattina?- chiesi sconcertato.
-si, hai dormito quasi diciannove ore.- ghignò Draco.
-impossibile.-
-certo sfregiato pensala come vuoi, come va la testa?- chiese gentilmente.
I suoi modi garbati mi spaventavano quasi.
-meglio, molto meglio.- risposi.
-puoi smaterializzarti?- domandò.
-si penso.- dissi appoggiando un piede per terra.
-Potter...- disse lui mentre ero intento a mettermi dritto senza cadere.
-cosa vuoi?- chiese neuro.
-ecco io... Non so come spiegarmi.- borbottò. Trasse un profondo respiro e mi guardo negli occhi.
-scusa.- disse velocemente.
Sbarrai gli occhi.
-ti stai scusando per quello che successo ieri?- chiesi notevolmente sorpreso.
-in teoria.- disse lui poco convinto.
Basta, quello non era il vero Malfoy, impossibile che mi stesse chiedendo scusa.
-fa niente.- dissi neutro.
Lui annuì.
-sai Sfregiato, mia madre ha deciso di farmi tornare ad Hogwarts.- disse fissando il vuoto. Impallidii.
-quando?- domandai sconcertato.
-da domani. Tornerò da Tiger, Goyle, Pansy e Blaise.-
-️beh, sono contento per te, anche Ron ed Hermione sono li.-
Il suo sguardo distratto si crucciò.
-come mai? Ti hanno voltato le spalle?-
-si, diciamo di si.- mentii io.
-quindi il nostro famoso ragazzo-che-è-sopravvissuto, dovrà cavarsela tutto da solo per sconfiggere il signore oscuro.- ghignò. -esattamente.- feci una breve pausa -ora vado. Ciao Malfoy, grazie di avermi aiutato per un danno che hai combinato tu, da te è una cosa davvero strana- sospirai.
Lui mi guardò e si frugò nelle tasche.
Mi porse una fiala con dentro un liquido rossastro tenente al rosa pallido.
-bevilo appena arrivi dovunque tu debba andare.- sussurrò. -ti darà energie per l'equivalente di due pasti abbondanti.- concluse. -dopo tutto te lo devo, tranquillo non è un folto mortale o roba simile.- feci un cenno di ringraziamento e presi la pozione mettendola nella tasca dei jeans. Afferrai la bacchetta e mi smaterializzai da quella casa ritrovandomi nella stamberga strillante.
Sbuffai e mi sedetti sulla poltrona.
Tolsi appoggiai la bacchetta sul tavolino e trovai un foglietto di pergamena spiegazzato.
Lo aprii e ne lessi il contenuto:

"Harry, dove miseriaccia sei?
Io ed Hermione siamo appena arrivati per dirti che è tutto a posto e che la professoressa Mcgranitt ci ha garantito una totale protezione. Fatti vivo appena puoi. A presto.
Ron&Hermione"

Beh, almeno a loro era andato tutto bene... Mi passai una mano fra i capelli spettinati ed presi l'infuso di Draco dalla tasca. Lo osservai bene, poteva essere qualsiasi cosa, non aveva senso credere a quello che mi diceva, avrebbe potuto uccidermi, ma, per ragioni a me ancora sconosciute lo stappai e lo bevvi tutto d'un fiato.
Immediatamente mi sentii meglio.
Impressionante che avesse detto la verità.
Presi il mantello dell'invisibilità dalla borsa di Hermione e me lo misi.
Uscii attraverso il passaggio del platano picchiatore e mi ritrovai nel giardino di Hogwarts, in lontananza si scorgeva casa di Hagrid.
Camminavo di passo svelto per la piccola collinetta che mi separava dal castello, non ebbi problemi ad entrare. Ormai era mezzo giorno passato e sapevo dove poterli trovare. Silenziosamente mi avviai verso la sala grande. Fuori dal portone si sentivano schiamazzi di ogni genere. Entrai piano lasciando che la porta cigolasse per far credere fosse il vento.
Scrutai il tavolo dei Grifondoro. Il rosso e la ragazza coi capelli arruffati erano seduti vicini, lei leggeva attentamente il Cavillo mentre Ron ingoiava un grosso pezzo di carne.
Neville era di fronte a loro che chiacchierava con Dean.
Passai piano fra i tavoli annusando bene il profumo del cibo preparato con cura dagli elfi, dai Corvonero proveniva un forte profumo di cannella.
-Ron, Hermione.- sussurrai alle loro spalle. Di scatto entrambi si girarono.
-venite con me.- bisbigliai uscendo.
So che loro non potevano vedermi ma sapevano che ero diretto fuori. Non appena le porte della sala si furono chiuse mi tolsi il mantello.
-sei un idiota!- squittì Hermione dandomi una pacca sulla spalla.
-per l'amor di Merliono Harry dove sei stato?- chiese Ron.
-a villa Malfoy.- risposi schietto.
I loro sguardi si incupirono scoraggiati.
-perché?- chiese Ron.
-volevo spiegazioni da Malfoy.- risposi.
-non ne hai avute vero?- domandò la ragazzi per rimbeccarmi.
-non proprio... Ma ho testato una leggenda dei mangiamorte.- spiegai.
Gli raccontai tutto quello che mi era successo.
-poteva l'essere veleno Harry!- tentò Hermione stringendo gli occhi.
-️a quanto pare non lo era.- conclusi.
-per fortuna, la cicatrice fa ancora male?- chiese lei.
-un po. Pizzica solo niente di che, ormai di questi tempi è normale.-
-io giuro che gli spezzo tutte le ossa che ha in corpo se prova anche solo a farci del male- intervenne Ron.
-sei troppo scontroso- risposi.
-scontroso?! Poteva ucciderti!- sputò lui
-volete davvero litigare per questo?- chiese Hermione separandoci.
-scusa.- dicemmo in coro.
-il serpeverde domani torna a scuola sapete?- dissi retoricamente.
Weasley si mostrò visibilmente disgustato mentre Hermione rimase immobile.
-voi, avete buone notizie invece?-
Scossero entrambi la testa. Dovevamo metterci al lavoro, il più presto possibile.

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora