Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissuto

Capitolo 35. Il Pianto della Serpe

Lei mi posò una mano sulla spalla. -Non ora Ginny!- sbraitai. Corsi giù per le scale ed entrai in cucina, dato che era deserta iniziai a chiamare: -Draco!- sibilai a denti stretti. Nessuna risposta, non era semplice trovare un ragazzo che voleva nascondersi da me coperto dal mantello dell'invisibilità. Tirano all'ingresso, solo in quel momento notai che la porta era leggermente aperta, i mantelli degli altri altri c'erano tutti. Draco era scappato. Uscire in quel momento sarebbe stato un vero e proprio suicidio, ma non avevo altra scelta. Uscii velocemente dalla porta e iniziai a guardarmi disperatamente in giro, la strada era deserta e un vento gelido soffiava imminente nell'oscurità che devastava quella serata. Solo alcuni lampioni schiarivano le circostanze, non sapevo come sarei riuscito a trovare Draco. Iniziai a pensare ad un qualunque anche banale modo per trovarlo, quando finalmente uno straccio di idea anche se all'apparenza impossibile, arrivò.
-Accio mantello.- sussurrai brandendo la bacchetta. Quello in qualche secondo venne a me, lasciandomi intravedere un Malfoy tristemente rannicchiato su una panchina. Mi avvicinai velocemente. Ero davvero furioso, non poteva scappare così rischiando di farci vedere entrambi, feci per parlare ma notai che era in lacrime, non riuscivo ad essere arrabbiato con lui, ero solo dispiaciuto, e mi sentivo in colpa. -Draco...- dissi dolcemente sedendomi vicino a lui. Si voltò dall'altra parte per non incrociare il mio sguardo. -ti prego Draco.- dissi con voce tremante. -non è stata colpa mia, non lo volevo.- continuai. -ma non l'hai fermata.- disse gelidamente. La sua voce mi fece rabbrividire. -non volevo ferirla.- dissi velocemente. -e hai preferito lasciarla fare?! Lasciare che tutto ciò che è appena successo ferisse me?- chiese, la sua voce era indecifrabile un misto fra rabbia e tristezza. -no, assolutamente no!- affermai deciso. -ma non hai comunque fatto niente Potter.- disse guardandomi finalmente, quelle iridi argentate mi sembravano così lontane nonostante la nostra vicinanza. -Harry.- cercai di correggerlo. Lui esitò pensieroso per qualche secondo. Come indeciso... -Harry...- ripeté con le lacrime brillanti che gli bagnavano le guance. Poi me lo ritrovai improvvisamente fra le braccia, tremava per il freddo e scosso dai singhiozzi mi stringeva a se. Gli accarezzai dolcemente i capelli biondi, mentre lo tenevo fra le mie braccia come se volessi fargli trovare riparo nel mio cuore. Poi dopo numerosi minuti rimasti in silenzio, e non appena i suoi singhiozzi si furono placati si staccò da me e mi osservò. -nessuno si metterà fra me e te capito?- dissi dolcemente, era più un affermazione che una domanda. Lui annuii cercando di sorridermi. -dai, dove hai lasciato il vecchio Malfoy altezzoso sempre pronto a schernirmi?- chiesi cercando di tirargli su il morale. -è sempre qui, e resterà pronto a prenderti per il culo non appena ne avrà l'occasione.- disse alzando la testa altezzosamente, aveva ancora gli occhi gonfi per il pianto ma stava già sicuramente meglio. -scusa, per prima.- balbettai alla fine. Lui scosse il capo per seppellire il rancore. -bene, ora che stai meglio diciamo... Possiamo tornare dentro? Qui si gela.- dissi. -oh, si giusto, andiamo.- sorrisi e gli porsi il mantello, lui se lo rimise e rientrammo nella casa. Lui cercò la mia mano e io afferrai quasi avidamente la sua. Mentre salivamo le scale Ginny ci bloccò. -Harry stai bene?- chiese preoccupata. -benissimo- dissi io. -ascolta per tutto quello che è successo prima...- Draco strinse la mia mano quasi a farmi male -non importa, dimenticatene- dissi dolcemente. Sorrisi e continuai diretto alla mia stanza. Ero convinto di trovarvi Ron invece era vuota, a differenza di un bigliettino sul mio letto.
Dormo con Fred e George sta notte, ringraziami amico.
Ronald.
Sorrisi compiaciuto a quelle parole. Ron ci aveva lasciato la stanza tutta per noi. Mi girai verso Draco che aveva già tolto il mantello. -saremo soli sta notte.- lui mi guardò storto. -ah beh, si, questa stanza avrei dovuto condividerla con Ron.- dissi spiegando brevemente. -quindi lenticchia ci ha lasciato la stanza.- disse increspando le labbra. -quel Weasley inizia a starmi simpatico.- accennò maliziosamente. Risi appena e poi mi guardai intorno. -faccio un incantesimo sigillante alla porta.- commentai. -e silenziante. Fidati di me.- disse lui provocante. Si mosse sensualmente verso di me mentre recitavo l'incantesimo e iniziò a baciarmi il collo. Inspirai profondamente non appena le sue labbra si posarono sulla mia pelle, quella sensazione familiare di calore mi stava inondando ogni cellula del corpo. Finii quello che stavo facendo e e mi girai verso di lui, -non sai proprio aspettare vero?- chiesi sarcastico con un piccolo ghigno. -aspettare? Io non aspetto, io mi prendo quello che voglio.- disse con voce roca. -e cosa vuoi tu adesso?- chiesi mordendomi il labbro. -sapessi tutto quello che mi passa per la testa, ma ora le tue labbra sulle mie... Non mi dispiacerebbe.- disse col solito ghigno Malfoy. Quella sua espressione mi fece impazzire e lo spinsi indietro fino a farlo sedere sul letto. Poi mi misi a cavalcioni su di lui e attaccai le nostre labbra, sentivamo il calore l'uno del corpo dell'altro che ci eccitava febbrilmente. Mentre le mie labbra restavano sulle sue sentivo il rigonfiamento dei suoi pantaloni crescere fra le mie gambe. I miei respiri iniziarono a farsi pesanti mentre iniziavo a strisciarmi su di lui, il nostro bacio inizio a farsi famelico, succhiai più volte il suo labbro inferiore, poi passai al collo, lasciai piccoli lividi violacei su ogni parte di pelle candida che trovavo, ogni tanto davo dei piccoli morsi e lo sentivo fremere sotto di me. Mi tolsi velocemente la maglietta e sbottonai la sua camicia. Il suo corpo mi faceva impazzire ogni volta che lo osservavo. -ti piace quello che vedi vero Potter?- chiese lui ghignando. -voglio assaporare ogni centimetro della tua pelle Malfoy, voglio sentire ogni attimo passato assieme dentro di me.- detto questo tornai a contentarmi su di lui, lasciando una scia di baci lungo tutto il torace.
•
Allora, spero che il capitolo vi sia piaciuto, comunque, ho una brutta notizia, io domani parto per un campo scout, il che vuol dire che non avrò il telefono per un po' (15 giorni per l'esattezza) domattina sul presto pubblicherò un nuovo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate ci sentiremo presto. Buona lettura per ora, non so come farò senza di voi.