Mentre sentivo i nostri corpi strusciarsi l'uno all'altro sul suo viso iniziarono a formarsi piccole smorfie di piacere che mi resero ancora più teso. Era tutto così strano ma perfetto, lui era perfetto coi capelli biondi che gli ricadevano dolcemente sulla fronte leggermente sudata e il suo viso malizioso con tratti marcati nei punti giusti, il candore della sua pelle che quasi risaltava nel oscurità. Passai una mano sulla maglietta bianca che aveva addosso sentendo gli addominali accennati sotto il tessuto. Senza pensarci gli tolsi quella specie di velo che copriva la presunta intimità dei nostri copri. Diciamo che rimasi davvero senza fiato, anche se senza occhiali ero una specie di talpa riuscivo a vedere quanto bastava per farmi venire la pelle d'oca. Un ghigno malizioso gli si stampo sulle labbra appena prima che lui stampasse quelle labbra sulle mie. Mi tolse la maglietta e i nostri corpi entrarono in contatto. Era il paradiso. I suoi baci umidi finirono sul mio collo e sentì il biondo che iniziò a succhiare in quel punto con una innata dolcezza e io andai a posizionare le mani sulle sue natiche. Dopo qualche secondo si staccò e andò a baciarmi i capezzoli. I miei respiri pesanti ormai erano gemiti e il suo sguardo compiaciuto mi fece arrossire. Le sue mani delicate scivolarono lungo i miei fianchi andando a giocherellare con l'elastico delle mutande. -Draco...- balbettai. Lui accennò un leggero 'shh' e mi sorrise. -mi fermo solo se non te la senti.- mi rincuoro lui. Non sembrava neanche più il Serpeverde della sera prima, era come un altra persona affettuosa e dannatamente eccitante. Scossi la testa mentre il mio desiderio aumentava. Infine notando i miei fremiti incontenibili fece scivolare via le mutande e prese in mano la mia erezione iniziando a fare su e giù dapprima dolcemente, poi sempre aumentando il ritmo, mentre il mio piacere veniva dimostrato dai fragorosi gemiti che mi sfuggivano dalle labbra iniziai ad accarezzare il rigonfiamento dei suoi boxer. Tenendo una mano sul mio membro iniziò a baciarmi con foga e senza resistere gli tolsi le mutande. Ammetto con tutta la sincerità del mondo che Draco era davvero molto dotato. Presi in mano l'erezione e iniziai a fare su e giù anch'io mentre le espressioni di piacere del biondo mi appagavano. Continuammo a segarci a vicenda mentre il nostro ansimare fragorosamente riempiva tutta la stanza. Sentivo che stavo per arrivare al culmine del piacere e dalla rigidezza di Draco anche lui non era molto lontano. Il mio piacere si riversò in gran parte sul mio stomaco come quello del ragazzo sopra di me d'altronde, la cosa che però mi fece sbarrare gli occhi fu che quando venne urlò il mio nome, e si accasciò stanco sul mio petto. Cercai di non farci caso ed iniziai ad accarezzargli i capelli fino a che non sentii che i suoi muscoli si erano rilassati e capii che si era addormentato. Io avevo davvero troppe cose a cui pensare per potermi godere un sonno tranquillo. L'immagine del biondo che dormiva era davvero tenera, avvinghiato a me beato mentre io lo tenevo stretto. Ecco questa era una delle cose a cui dovevo pensare. Che cosa stavo facendo? Avevo appena avuto una specie di incontro di preliminari con Mlafoy! Era davvero assurdo, impossibile, punibile, surreale, inimmaginabile ma fottutamente perfetto. Non ne capivo il motivo, ma il sonno mi trasse in trappola prima che potessi rimuginarci su.
Quella mattina mi svegliai di buon umore Draco dormiva ancora e non volevo svegliarlo così mi alzai senza far rumore. Misi una maglietta pulita la giacca e i misi soliti jeans. Prima di andarmene lo guardai qualche secondo. Era davvero bello. Lo coprii con la coperta perché non prendesse freddo e me ne andai col mantello sigillando la porta. Decisi di andare nella stanza delle necessità. Prima di andare però trovai Ron ed Hermione, erano molto tesi. Decisi di parlargli tanto di tempo ne avevo. Così li tirai da parte e mi scoprii. -miseriaccia Harry.- disse Ron tenendosi una mano sul petto. Io sorrisi di gusto, ero davvero troppo di buon umore quella mattina. -hai sentito la notizia?- chiese Hermione come indignata. -no... Cosa... Cos'è successo?- borbottai. -Malfoy è scappato! Quel lurido verme, dopo tutto quello che la Mcgranitt ha fatto per lui...- sputò Hermione con acidità. -️beh, avrà avuto le sue buone ragioni.- dissi calmo. Lei mi fisso con uno sguardo isterico. -Amico come puoi difendere quella feccia?!- chiese Ron agitato. -non è feccia.- dissi io opponendomi. -da quanto la pensi così?- chiese scandalizzato il rosso.
-Harry...- non feci caso a Hermione il suo tono era inespressivo. -non lo so Ron ma non penso che dovremmo discriminarlo così!- lo rimbeccai. -Harry...- disse di nuovo Hermione. Non la badai nuovamente mi stavo arrabbiando con Ron non avevo tempo che lei si mettesse in mezzo per fare pace. -HARRY POTTER ASCOLTAMI SUBITO!- urlò lei a squarcia gola. Prima di chiedersi se qualcuno l'avesse sentita mi guardo quasi con delusione. -cosa c'è?- chiesi allarmato. -cos'hai li?- chiese secca. -li dove?- tentennai cercando di sembrare sicuro. La ragazza mi premette un dito sul collo senza la minima delicatezza. -qui!- sbraitò togliendo immediatamente l'indice per far si che Ron lo notasse. Cercai di farmi vedere indifferente e confuso mentre mi si chiudeva lo stomaco. Mi ero dimenticato del livido che Draco mi aveva lasciato qualche ora prima. Hermione frugò nella sua borsa ed estrasse uno specchietto argentato. Me lo posizionò davanti in modo che potessi vedere il livido violaceo che avevo sotto la guancia destra. -ecco io...- balbettai tremante. -Harry, chi e quando?- chiese Weasley. -non ho tempo per parlare ragazzi scusate, devo andare a cercare l'Horcrux. A dopo.- così dicendo mi misi addosso il mantello e corsi via imbarazzato quanto sconcertato. Mi tirai su il più possibile il colletto, non dovevo avere altri simili incidenti. Mentre camminavo notai la professoressa Mcgrantitt parlare con la Professoressa Spirte. -hai già piantato il tranello del diavolo intorno alla scuola?- chiese. -certo minerva, ed è anche nascosto parecchio bene, Severus non lo capirà mai. Stai tranquilla.- disse l'altra con un fare leggermente goffo. -ottimo, ti ringrazio Pomana.- disse la Mcgranitt. -dobbiamo fare in modo che nel caso i mangiamorte si facessero vivi qualcuno riesca a tenerli fuori.- aggiunse alla fine. -Filius ha già creato una barriera attorno al castello.- commentò la più bassa sistemandosi il cappello. -si, si ne sono consapevole, io stessa l'ho pregato purché lo facesse.- rispose. -molto bene.- commentò. Mi ripresi e mi accorsi che non potevo stare li a perdere tempo ascoltando i loro discorsi, comunque la Mcgranitt sapeva già tutto riguardo Piton, lei sapeva come difendere la scuola. Arrivai nel corridoio della stanza e riuscii ad entrare senza problemi. La stanza era la stessa in cui avevo trovato Draco quella volta. Iniziai a guardarmi in torno per cercare qualcosa di simile ad un diadema ma niente, solo un sacco di cianfrusaglie. Rimasi a cercare per quasi due ore fino a quando il mio stomaco non mi fece capire che era ormai ora di pranzo. Velocemente scesi nelle cucine e mi feci dare da mangiare per poi tornare da Draco.
STAI LEGGENDO
Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissuto
FanficHarry continua le ricerche degli Horcrux in giro per il mondo babbano ma non sa cosa lo attende, Voldemort non sarà l'unica e vera minaccia di quegli istanti di paura, a volte l'odio si trasforma in amore. PS molti particolari della storia sono camb...